Posts Tagged ‘viaggiano i perdenti’

The Fairy Tales Of Young Benty

May 9th, 2005 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

Ieri ho visto per la quinta volta gli Yuppie Flu in concerto, stavolta nella zona industriale di Corridonia, presso il No Name Cafè. Molta più gente fuori dal bar che dentro a sentire gli inutili Mothra come support, e poi verso mezzanotte i pupilli di casa Homesleep. Locale abbastanza squallido, ma acustica ottima. Bravissimi come sempre dal vivo i miei compaesani, sempre più maturi, il nuovo album sembra ai primi ascolti bellissimo, caratterizzato da melodie facili da mandare a memoria (melodie beatlesiane, sfiorando a volte i Belle and Sebastian che suonano con gli strumenti degli Weezer), pop meno vicino alle cose oblique degli esordi, suono più catchy, brani più "radio friendly". Così mi hanno detto dei beninformati. Quindi speriamo nel botto commerciale, così potremo ricominciare a scannarci sul significato della parola indie, come da giovani. Nel frattempo sono riuscito a non riconoscere "I feel lucky" dall’attacco, che è fra le mie canzoni preferite di un album che ho consumato, caldeggiato, suonato, consigliato in quel di Salonicco.  A fine concerto ho provato a convincerli a venire in turnè in Grecia, mi sono fregato un poster, ho comprato una maglietta, due cd e pure due spillette. C’erano anche le mutande, ma non mi sono lasciato tentare. Domani riparto, che ho un sacco di cose da fare, fra cui cercarmi la quarta casa in tre anni, da arredare col poster di Toast masters.

Christos anesti (Cristo è risorto, e pure io mi sento meglio)

April 23rd, 2005 | By benty in Senza categoria | 12 Comments »

Ancora preda dell’ubriachezza post dj set al Cuervo, vi avverto che per la celebrazione della Pasqua ortodossa il vostro eroe greco preferito se ne torna al villaggio, in patria.  Che poi le cose cambiate sarebbero dovute essere parecchie, ma alla fine forse no, o invece mi sa proprio di si. Aver rinunciato all’insistito invito ad una festa erasmus da parte di un gruppo di spagnole ubriache, so che mi attirerà parecchie antipatie, se non scatenerà proprio dei dubbi sul mio orientamento sessuale. Ma sono un fottuto romantico, che ci posso fare. Si, la frase di prima si legge "coglione". E adesso (domani ndB) in viaggio, di nuovo. Mi sono ritrovato a mettere gli Arcade fire e ben sette minuti di rumorosissimi Sonic Youth senza che i capi del locale facessero una piega, e questo è cosa buona giusta. Ma se vedi gente che canta e ballicchia nel frattempo ti arrendi al potere del noise. Quindi ho gloriosamente concluso la serata con Jessica Rabbit. Dudududududuuuu like some other meeeeeeen dooooooo. You’ll understand guys, bright new days are coming. Stay tuned.

Christmas with the yours (Easter what you want)

December 23rd, 2004 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

Fedeli al richiamo del panettone, muniti di mutanda rossa in vista del capodanno in avvicinamento, pronti alle crudeli abbuffate delle feste. Si torna in patria, prevedibili come il tacchino a Natale e le lenticchie al veglione del 31. Magari ci si vede pure. Nel frattempo mi porto avanti con gli auguri, che in uno slancio ecumenico estendo a tutti, tranne a Rutelli e Prodi (che gli venga lo squaraus di Natale). Adesso lasciatemi in pace, che ancora devo preparare la valigia.

Mi dispiace devo andare, il mio posto è là

September 23rd, 2004 | By benty in Senza categoria | 14 Comments »

E’ ormai autunno e come tradizione comanda domani si riparte verso la terra che ha dato i natali ed il nome a questo blogghetto. Migrazioni stagionali, le chiamano. Potrei latitare abbastanza a lungo,  che a casetta nuova la connessione ancora non c’è. Niente gesti sconsiderati in mia assenza, mi raccomando. Sulle ali di questa disdicevole citazione dei Pooh vi lascio al vostro destino, fletto i muscoli e sono nel vuoto.

In Iggy we trust

July 9th, 2004 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

Si parte fra poco alla volta di Torino, per via dell’iguana, fiduciosi oltretutto di conoscere schiere di blogger famosi. Pesa un po’ rinunciare ai Blonde redhead al Mamamia. Ma se ho ancora le forze Suzanne Vega a Sanseverino marche domenica sera, non me la perdo. In cammino.

Benty’s readers digest

June 26th, 2004 | By benty in Senza categoria | 14 Comments »

Ultimi giorni greci

1000 kilometri in 30 ore per vedere dei Pixies con un Frank Black in forma assoluta, forse la nascita di una vera amicizia ed infine un assaggio dell’assurdo traffico ateniese. Adesso sono pronto per affrontare Città del Messico, credo. Poi giusto il tempo di fare le valigie e togliersi dai piedi. Volevo scommettere dieci euro sul passaggio della Grecia contro la Francia all’europeo, ma poi ho desistito. Soldi buttati, credo di aver detto. I Mogwai hanno hanno dedicato un brano alla Grecia "…in particular if you beat England". Ma poi ci ha pensato il Portogallo, per fortuna.

Day one

Quella che doveva essere la serata clou dell’evento dell’anno a Fabriano city, la notte prima del Palio (un giorno ci scriverò un post nostalgico, siete avvertiti), si è rivelato un flop, come in tutti gli ultimi anni. Il declino inesorabile di una manifestazione e per riflesso di una popolazione giovanile, per cui la massima forma di divertimento resta la serata pizza e dvd; il cui assessore alla cultura e alle politiche giovanili proclama dalle pagine del giornale di sinistra locale che portare qui per la data zero artisti come Vasco Rossi e i Lunapop ha dato grande lustro a questa città, utilizzando termini come fermento culturale. E noi, anche chi non vive più qui, ancora a lamentarci e a lambiccarci il cervello, a maledire la mentalità di questo buco di culo di paesello. Mai fatto un cazzo a riguardo però eh… In realtà dilaga ancora l’alcolismo, grazie a Dio.

Sara

Sara è bellissima, lo è da sempre. Il fatto che fosse scomparsa in seguito a relazioni pluriennali extracittadine e non, non le ha tolto un briciolo del suo splendore. Un corpo da togliere il sonno e le movenze da gatta, occhi azzurri in cui annegare dolcemente. Mi ha stupito quella confidenza che ha mostrato verso di me, dopo che non ci parlavamo da anni. Mi ha sorpreso la sua insistenza nello sfiorarmi, la sua dolcezza un po’ posticcia e un po’ alticcia, come se quel furtivo bacio sulle scale, ad un capodanno di otto o nove anni fa, fosse successo ieri, come i suoi ricordi ancora ben freschi del liceo. Sara sostiene che dovremmo esserci tutti al matrimonio della sua amica, e dovremmo tornare a formare quel fantastico gruppo di amici che eravamo. Un gruppo di merda, come si è visto chiaramente, scioltosi fra recriminazioni e ripicche, pettegolezzi e malevolenze. Tenuto in piedi da uno sputo alla vodka. Ma tanti anni devono averglielo fatto dimenticare. Ho dovuto mentirti Saretta, mentre mi imploravi con gli occhi, e tu non lo sai. Ma quel giorno ci sono i Sonic Youth a Bologna, e non credo che mi avresti mai potuto capire.

Day two

Il delirio alcolico inizia presto e finisce presto. Trovo irritante che continuino a sbatterci fuori dai bar per il coprifuoco indetto proprio in occasione del Palio (hai visto mai che dovessimo pure divertirci). Rivaluto di colpo anche la fottutissima Grecia. Del Palio neanche ci accorgiamo, ebbri di gioia che siamo per la vittoria do Portugal contra dos fodidos inglesos (messaggio in lingua originale arrivatomi in nottata). Vedere quella mezzasega di Beckham che fallisce il rigore e si inchina davanti ai miei lusitani mi ha fatto godere come poche altre donne hanno saputo fare.

Day three: degli europei di calcio (3). L’uomo giusto nel posto sbagliato.

Non c’entra nulla immagino, ma quando nel 98 i Sonic Youth erano in tour estivo in Europa io sarei stato in tre dei paesi in cui avrebbero suonato. Stavo finendo l’Erasmus a Lisbona, sarei tornato per un breve periodo in Italia, sarei subito ripartito per andare per la prima volta Grecia, da lei. Ci sarebbero stati tre concerti a cui sognavo di andare. Riuscii a perderli tutti e tre per pochi giorni, ero sempre nel posto sbagliato. Ecco, ora la Grecia e il Portogallo festeggiano in strada, ed io sono qui ad imbarcarmi in ulteriori imprese a sfondo etilico, sul cui inviolabile segreto vige un patto di ferro. Potrei finire incaprettato, questi non scherzano mica. Sui miracol(at)i greci non ho parole, ma mi dà tanto il sapore dei poveri e piccoli che vincono contro ogni pronostico sui grandi e ricchi, come in certi stupidi film americani e devo dire che sarà pure retorica a basso costo, ma mi piace, mi piace davvero.

Benty vs people/ Benty meets the bloggerz

Su gente che si compra kit per produrre birra in casa, gente che si sta ingozzando di tapas a Granada fra chicas andaluse e una pioggia di chupitos, su gente che celebra i ritorni di vecchi pirlas, o che strappa allegramente carte di identità, su gente che si sposa per la seconda volta con la stessa donna, su gente che va a Cuba con la ragazza, sulla giovane Angelina e su altre persone di cui aspetto con ansia pacchetti regalo e di cui non ho ancora colpevolmente promosso le ultime fatiche: beh, su questa gente non ho ancora nulla di preciso da dire se non esprimere un confuso sentimento di amore e affetto incondizionato. In compenso me ne scompaio volentieri in Sicilia, per poco, abbastanza pronto ad incontrare giovani bloggers sotto il palco dell’iguana il 10 luglio a Torino. Preparatevi all’evento. A presto ladies and genltemen, riguardatevi.

Viaggiano i perdenti, più adatti ai mutamenti (*)

April 3rd, 2004 | By benty in Senza categoria | 8 Comments »

Giusto il tempo di indossare la mia maglietta da perdente preferita ed eccomi in viaggio per l’Italia, di nuovo. Fra le cose memorabili di questo viaggio annovererei

  • La scritta in inglese sul biglietto della Aegean Airlines "God bless you", così sai chi ringraziare se arrivi intero.
  • La classe romana delle medie di ritorno da Creta, tottiani convinti e pronti a far scattare l’applauso con tanto di fischi all’atterraggio.
  • Le bottiglie di brandy e di vino in frantumi che hanno innaffiato tutti i miei vestiti, per le quali ho dovuto litigare in greco con un paio di funzionari. E mi sono imposto con gran signorilità, al mio solito.
  • L’arrivo a Roma e il contatto con questa gente che sembra tutta composta da manager che spendono 800 euri di cellulare al mese e devono farlo sapere ad alta voce in treno. Poi passa una zingara col bambino al collo che fa lìelemosina e loro si girano dall’altra parte.
  • Una pioggia di birra e ginlemon che si è riversata su me e mia cuggggina, fra colle Salario, piazza Vescovio e San Lorenzo, in un posto che sembrava un centro sociale, ma da bere costava come in discoteca. Impressionanti i manifesti nuovi del nano, un sacco di numeri bellissimi, bene, bravo, bis.
  • L’arrivo trionfale a Fabriano accolto dalla solita tonnellata di pasta al forno, e stasera Ferretti. Alè.

(*)  titolo alternativo e autocelebrativo "Fatti trenta facciamo trentuno"

… e partiva l’emigrante

January 6th, 2004 | By benty in Senza categoria | 5 Comments »

Rieccomi di nuovo a dannarmi fra valigie da chiudere, regali e bottiglie da imballare, amici da salutare e il mio solito generoso ultimo contributo all’editoria musicale italiana (si certo i blog, ma le mie belle copie di Rumore e Mucchio me le sono prese lo stesso). Stasera ci si fa una discreta mangiata di parenti a Roma e domani si ri-vola in Grecia, verso Salonika City. Non chiedetemi se ne ho voglia, perchè davvero non saprei rispondervi; è un sentimento complicato. Comunque i miei bei quattro chili di souvenir, sottoforma di rotoletti di grasso e di lineamenti gonfi e deformati dall’overdose di cibo e alcol, me li riporto a casa come tradizione natalizia comanda. Ma tanto, si sa, con l’anno nuovo mi segno in palestra, faccio footing, smetto di fumare, non bevo più (ah ah), guardo solo cinema d’autore, leggo più libri, compro più cd, rapino più banche, passo meno tempo sul piccì, mi faccio fare i tarocchi, sarò più buono, pratico sesso tantrico, mi trovo l’amante, e voto forzitaglia. Anno nuovo vita nuova, o anche no.

Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare.

September 4th, 2003 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

Ultimo post dall’Italia, bella gente. Domani riparto per la Grecia e chissà quando torno. Anzi lo so : a Natale. O forse prima, se le cose dovessero andare davvero male. Devo andare a cercarmi un lavoro, diverrò con tutta probabilità un professore di italiano all’estero. Da ammazzarsi dalle risate. Non è che abbia tantissima voglia di tornare, a dire il vero, ma il mio destino di uomo folgorato dall’ammmmore per le strade lusitane mi richiama ad un futuro ancora ellenico, e senza di lei sembra proprio che non ce la posso fare. E poi ‘sto blog non si chiamerebbe Tragedie Greche se non scrivessi da lì. Dunque si parte. Vi saluto, vi abbraccio, vi bacio, parecchi di voi anche con la lingua, ma è solo affetto, lo giuro. A presto.  

Riportando tutto a casa

August 10th, 2003 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Riportando tutto a casa

Come dicono i Marlene, il lavoro debilita l’uomo. Ed infatti questo provvidenziale licenziamento mi ha consentito di rigenerarmi, riposarmi e preparare il mio ritorno in Italia con gran calma. Posso fermarmi finchè voglio, tornare e portarmi qualche amico e passarci del tempo. Ho racimolato una sommetta di liquidazione che mi permetterà di stare tranquillo o quasi per un paio di mesi (almeno l’affitto pagato). Ho già iniziato a bombardare di curricula tutte le maggiori scuole dove si insegna l’italiano qui a Salonicco (sono molte, moltissime) e stasera mi hanno già chiamato da una delle più importanti per fissare un colloquio. Ma le lezioni non cominceranno che ad ottobre, il che significa che ho davanti almeno due mesi buoni di ferie. Fantastico direi. Ho già un programma fittissimo di concerti da vedere in Italia e a settembre , quando tornerò ci saranno i Placebo ad Atene. I bagagli ovviamente sono stati rimandati all’ultimo minuto di domattina. Sono qui pronto a partire, con una cinquantina di cd vuoti per recuperare il tempo perso senza l’adsl. Birra a destra, sigarette e posacenere a sinistra, computer davanti. Sprizzo gioia da tutti i pori. Adesso vado a nanna che domani si viaggia.