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Da Yann Tiersen allĀ“inverno caldo: sprazzi di un impegnato novembre salonicchese.

November 19th, 2009 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

Mi lagno quasi sempre che non c´é niente da fare e poi arriva novembre. A Salonicco comincia il festival internazionale del film, la cittá ribolle di proiezioni, concerti ed eventi. Inoltre il 17 novembre come sempre c´é stato il corteo per la commemorazione dell´entrata dei carriarmati dei dittatori dentro il politecnico di Atene occupato, che causó feriti e morti.

Lunedi siamo andati a vedere al Principal Yann Tiersen: non mi ero mai soffermato sulla sua opera a parte qualcosa della colonna sonora di Amelie e Goodbye Lenin. Mi aspettavo un Principal vuoto, certo di spaparanzarmi sui divanetti e gustarmi un´oretta di fisarmonichine tanto colte e radicalchic, violini struggenti, atmosfere da sbadiglio. Quello che ci vuole dopo una dura giornata di lavoro. Conteplavo persino la possibilitá di schiacciare un pisolino. Invece mi ritrovo il locale pieno (capienza un migliaio di posti) come quando venne Morrissey (nonostante sia lunedí e il biglietto costi 30 euri a capoccia), tanto che abbiamo trovato solo uno strapuntino in alto, defilati e accalcati. Yann Tiersen, la fotocopia di Mastrandrea, si presenta con una maglietta rossa con la falce e il martello che non puoi non volergli bene e attacca a suonare. Parte lento e poi continua in crescendo, quasi senza interruzioni, sfumando spesso un pezzo nell´altro. Una tirata eclettica ed elettrica, con pochi passaggi piú atmosferici, un po´di elettronica, tre chitarre (due elettriche, che diventano una quando si mette a dare qualche strapazzata geniale al violino). Ma si tratta per la maggior parte dei pezzi di indie.pop.rock pulito pulito (whatever it means) che ricorda un po´ troppo da vicino gli Arcade Fire, certe intro sembrano addirittura pinkfloydiane, mia moglie ci vede un tiro un po´ alla Baustelle, io piú gli A toys orchestra, certa roba di Graham Coxon e i Grandaddy. Comunque bravo anche se me lo aspettavo meno pestone e assolutamente privo di qualunque piglio punk o rock. E invece gli piace fare casino, schitarrare col distorsore a manetta e creare finali sonici di rumore orchestrato.  Poi quando si mette al violino tende a violare analmente dei passeracei.

Martedí giornata piena. Scuola chiusa per la commemorazione di cui sopra, nel pomeriggio abbiamo visto un film scelto completamente a caso dal nutrito programma del festival, El Ultimo Verano de la Boyita, coproduzione spagnola argentina e francese. Bello, delicato, colorato, non scontato, attori meravigliosi, insomma parecchio apprezzato; se potete andatevelo a vedere. Il solito culo nostro nella ricerca random dei film, applicato alla probabilitá sempre alta di beccare un buon film ispanico al festival. Per la cronaca l´Italia partecipava con the Dreamers di Bertolucci (roba di tre anni fa) e un paio di opere di Carmelo Bene. Per il resto, come sempre, dal nuovo cinema italiano qui non arriva una mazza (ultima presenza ´ragguardevole´ La meglio gioventú e mi pare che basti). E non é proprio un festivalino ignobile questo, per dire che Tony Manero film dell´anno scorso che ha mietuto parecchi premi in seguito, prima era passato da qui. Ecco.

Dopo il film cominciavano i tradizionali cortei del 17 novembre di cui ho giá parlato. Migliaia di persone perlopiú pacifiche (organizzazioni politiche e studentesche e semplici cittadini) hanno sfilato per le vie del centro, fermandosi davanti all´ambasciata americana, inneggiando contro gli USA, colpevoli di essere dietro al regime dei colonnelli, per poi finire il corteo davanti al Politechnio ovvero la facoltá di Ingegneria. Come prevedibile, viste anche le sommosse dell´anno scorso, alla fine del corteo sono scattati duri scontri fra manifestanti e forze dell´ordine, con lanci di pietre, cariche, cassonetti e auto bruciate, spreco di lacrimogeni, vetrine rotte, centro cittadino militarizzato, esplosioni di granate luminose da parte dei MAT (le truppe antisommossa) e molotov lanciate dai manifestanti barricati all´interno della Universitá, che é asilo politico. Oviamente é saltato anche il concerto gratuito nell´aula magna, o almeno crediamo visto che non ci hanno lasciato passare.

Da quando il Pasok, che di socialista ha solo la sigla, ha vinto le elezioni l´atteggiamento della polizia -in particolare verso gli anarchici- si é fatto piú duro. Come se dovessero dimostrare che non é solo la destra ad avere le palle e che sanno manganellare pure loro a dovere questi scapestrati. Ad Atene hanno fermato 280 persone dopo le manifestazioni. Mesi fa hanno effettuato retate a tappeto senza motivo nei quartieri piú rossi della capitale, come Exarchia. I media dipingono Exarchia come una specie di favela dove se entri non esci vivo, quando invece si tratta di un posto dove la gente del quartiere crea parchi pubblici occupando terreni destinati a garage e li autogestisce come in una comune. Non si respira un bel clima in Grecia, soprattutto in vista del 6 dicembre, primo anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos, il 15enne ammazzato proprio nel cuore di Exarchia dai proiettili della polizia. E hanno posticipato a poco dopo l´anniversario il verdetto sull´omicidio,  tentando inutilmente di portare il processo lontano da Atene. L´anno scorso ci furono sommosse e manifestazioni che durarono giorni in tutte le maggiori cittá greche dopo l´omicidio. La polizia aveva finito le scorte (nazionali) di gas lacrimogeno. Vediamo quest´anno che succede, ma non ho un buon presentimento.

The age of vaffanculo

November 15th, 2009 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

The age of stupid è un film-documentario che parla dell’ambiente e in base a previsioni scientifiche realistiche disegna scenari piuttosto inquietanti. E’ fatto molto bene e consiglio di vederlo per una serie di motivi che vado a esporre.

Per iniziare, mentre guardi il film, avverti in bocca lo stesso sapore amaro che si prova guardando i lavori di Michael  Moore, documentari come The Corporation o An inconvenient truth di Al Gore. Non ce ne siamo persi uno che fosse uno. Per la durata del film torni dunque quel 18enne ambientalista capellone, contestatore del sistema, pacifista e anche un po’ più magro. Un’esperienza che raccomando a tutti i quasi qurantenni.

Poi senti dentro tutta l’ingiustizia del mondo, ti senti un ipocrita, decidi che si può cambiare, non è ancora troppo tardi, mediti la partecipazione a Mi Illumino di Meno, l’iscrizione a Greenpeace e al WWF, ti penti di aver scansato bruscamente i militanti ambientalisti quando provavano insistentemente a fermarti per strada. Da ora in poi si cambia, cacchio.

Infine coroni gloriosamente la tua presa di coscienza ambientalista progressiva,  ripromettendoti di scendere in piazza a ogni occasione contro le odiate multinazionali, no anzi ancora meglio, decidi di diventare  un ecoterrorista, per compensare l’inaccettabile ignavia che ti ha pervaso fino ad oggi.

Pensi anche per fortuna che c’è ilpremionobelperlapace Obama ora in USA che vuole decisamente virare l’economia verso il verde e le cose stanno per cambiare. HOPE, CHANGE, YES WE CAN, FUCKYEAH! Non come con quel fantoccio delle oil company di Bush.

Rifletti sul fatto che perfino uno dei cinesi più ricchi è uno che ha fatto i soldi proprio con l’energia pulita, quindi ci siamo, la direzione è quella giusta, vai cazzo !

Ti dici che adesso è tempo di grandi decisioni c’è il vertice di Copenaghen e che possiamo finalmente invertire questa assurda tendenza al suicidio del pianeta dettata solo dalla sperequazione e dal consumismo ingordo.

Batteremo Global Warming, Buco nell’ozono, Effetto Serra, Cambiamenti climatici, Scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari, CO2, Ingiustizie nel mondo, differenze economiche, guerre per il petrolio. Ce la possiamo fare, abbiamo le energie pulite, il risparmio energetico, le politiche di decrescita felice, il car pooling, il bookcrossing !

Pensi, cazzo adesso torno a casa e davvero spegno tutti i led degli elettrodomestici prima di andare a nanna, vado sempre e solo a piedi, non prendo mai più un aereo in vita mia e se mia moglie si azzarda a lasciare una luce accesa a casa giuro che le mozzo le mani. Così i bambini dell’Africa troveranno finalmente un sorriso anche grazie a quelli responsabili (da oggi) come me. Saremo tutti una grande famiglia, salveremo la nostra Madre Terra !

Poi torni a casa e trovi questo . E decidi contestualmente che quest’anno l’albero di Natale lo fai pure col doppio delle lucine e vaffanculo. Salutatemi i bambini dell’Africa, ditegli che è durato poco ma è stato bello. E ora che ci penso devo pure mettermi a dieta.

Liberate Wanna Marchi

November 12th, 2009 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »
Facebook, si sa, é un po´ il regno dell´allocco. Ci sono gruppi che contano solo in Italia oltre un milione di iscritti , stretti a coorte perché hanno paura di pagare per i servizi del social network. Facebook non ha mai annunciato servizi a pagamento. É vero notoriamente che fondare un gruppo FB risolve di solito quasi tutti i problemi, ma solo se si raggiunge un certo numero di iscritti, se no niente da fare. Non a caso sono nati gruppi per liberarsi dall´alopecia e da Brunetta, tutti molto efficaci come é sotto i nostri occhi. Oltre a contare gli allocchi peró ho trovato un passatempo nuovo. Contare gli allocchi di destra. L´umanitá varia che molti chiamano Paese Reale (marchio registrato) che compone FB é piú bella, colorata, amabile se di destra. Ci trovi di tutto, dai fascistoni sgrammaticati ai nazistoni anortografi, dagli integralisti cattolici dislessici alle strappone da rodeo, dai gruppi Paolo Brosio a Medjugorge (c´é) a quelli di estrema destra che amano le forze dell´ordine a quelli di estrema destra che le odiano. In questi giorni circola fra i gruppi di destra questa storia del biglietto avvelenato. Prendete i popcorn e mettetevi comodi

IMPORTANTE=leggete molto attentamente.
ad una stazione di senvizio,un uomo si è avvicinato ad una signora che era intenta a fare il pieno alla sua auto.
Gli a offerto i suoi servizi come imbianchino e gli ha lasciato il suo biglietto da visita.
La signora gli ha detto di non avere bisogno,ma ha accettato il suo biglietto per dare prova di buona fede.
L’uomo è allora entrato in un’atomobile condotta da un altro signore.
Mentre la signora lasciava la stazione di servizio, ha visto gli uomini seguirla.
Quasi immediatamente,ha iniziato a sentirsi confusa e stordita facendo fatica a respirare.
Ha provato ad aprire il finestrino rendendosi conto che uno strano odore veniva dalla sua mano,la stessa mano che ha accettato il biglietto del signore alla stazione di servizio.
Ha allora notato gli uomini che erano attaccati dietro la sua automobile.
Capito che dovesse fare qualcosa,è entrata nel primo parcheggio che ha trovato,ha fermato la sua automobile e ripetutamente si è messa a suonare il claxon per chiamare aiuto.
Gli uomini sono fuggiti,ma la signora stava sempre male.
è soltanto dopo moti minuti che ha potuto finalmente riprendere a respirare normalmente.
Apparentemente,c’era una sostanza sul biglietto che avrebbe potuto seriamente stordirla.
Questa droga si chiama BURUNDANGA ed è utilizata da persone che vogliono colpire le vittime per rapinarle o violentarle.
Questa droga e più pericolosa delle normali droghe o sonniferi.
Essa è trasmissibile su semplici carte.
Attenzione, non accettate questi generi di biglietti da sconosciuti.
Attenzione queste persone fanno visite a domicilio lasciando i biglietti nella buca delle lettere o sotto la porta,restando in zona per poi aggredire le vittime.
CAMERATI INVIATE A TUTTI QUESTO MESSAGGIO ,A TUTTI I VOSTRI CONTATTI AFFINCHè TUTTI SAPPIANO COME COMPORTARSI ALLA LUCE DI QUESTI SPIACEVOLI FATTI.
A NOI. UN SENTITO GRAZIE AL CAMERATA GABRIELE BUSSOLIN PER IL COMUNICATO

Il mash-up definitivo

November 7th, 2009 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Il mash-up definitivo
 

 
via Kekkoz