All Posts from January, 2009

Mamma mamma, mi hanno remixato !

January 29th, 2009 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

La categoria dei mash-up o del bastard pop o del "paccatello" come si dice dalle parti mie (vino+sprite) se ben trattata puo’ offire risultati molto divertenti. In alcuni casi i risultati invece sono assolutamente folgoranti, vedi Radiohead vs Brubeck  (via Inklog) o per uscire dall’ambito musicale le sovrapposizioni di Il divo e Batman (via Akille). L’unico – che conosco –  che si dedica brillantemente alla forma d’arte del mash-up, partendo da materiale blogghico, che io sappia e’ Nuxx, il team9 di splinder, gia’ segnalato da ben piu’ illustri fan. Ora , essendo un mio post quello incrociato addirittura a "Dopo che", sublime brano degli idolatrati Massimo Volume, non posso non linkarlo, inchinarmi commosso di fronte al genio e constatare una volta di piu’ come spesso il remix superi – in questo caso di gran lunga –  l’originale. Mi sento come i Cornershop quando usci’ Brimful of Asha remixato da Fatboy Slim. E ovviamente attendo le royalties.

In Ivar we trust

January 24th, 2009 | By benty in Senza categoria | 7 Comments »
Tags:

Imprevedibili risvolti dei problemi dell’integrazione razziale: Povia ci fa una sega

January 22nd, 2009 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

Katerina e’ una delle mie studentesse della mattina che io chiamo le "Desperate housewives" . Fu probabilmente una pasionaria. Comunistissima, insegnante in scuola pubblica, racconta nostalgica dei suoi viaggi in Italia all’inizio degli anni 70, durante gli episodi di violenza dei mesi scorsi si schiera con gli studenti, coi disperati, con gli affamati, plaude il moto d’indignazione, si scaglia feroce contro i politici, a costo di sacrificare qualche amicizia, che non guarda in faccia a nessuno, lei.

Ieri l’hanno scippata, in strada, due in motorino. Una di quelle cose che a Roma commenti con un"Ah beh" e invece qui fa abbastanza scalpore, visto che non succede praticamente mai, men che meno nelle zone dove ci troviamo noi, suburbia benestante della metropoli.

Oggi, sull’onda dell’ira e dello shock, si scagliava altrettanto ferocemente contro gli immigrati, i giovani benestanti (e li’ gia’ mi ero perso), gli affamati, e cosa siamo diventati e dove andremo a finire signora mia. La cosa che mi e’ rimasta piu’ impressa e’ la descrizione di un quartiere (probabilmente ad Atene) a prevalenza pakistana, di cui dice di aver letto su un giornale. In quel posto i coltelli girano che non te ne fai un’idea, la droga per dimenticare il malessere te la tirano addosso (e io li a figurarmi queste oppierie periferiche greche) e inoltre poiche’ sono praticamente tutti uomini, e hanno esigenze sessuali che nemmeno le prostitute vogliono soddisfare, cito testualmente "Stanno diventando pure tutti froci, anche se prima non lo erano".

Io so

January 20th, 2009 | By benty in Senza categoria | 16 Comments »

Come Pasolini, come Saviano. Lancio nel nulla mediatico della rete un disperato urlo di indignazione, consapevolezza, e intransigente accusa. 

Io so che non basta averti aiutato a dipingere la parete di rosso scuro, come volevi, anche se la sala adesso pare un bordello dell’ottocento, ma non completato. E non basta aver mentito, dicendoti che mi fa impazzire.

So che non basta aver cambiato quella suoneria che ti dava tanto fastidio. Anche se era Love will tear us apart dei Joy Division, l’unica che avevo mai comprato e ce l’avevo da anni.

So anche che non bastera’ tirar giu’ dai muri tutti i miei poster da adolescente ritardato del cazzo, come ami difinirli con affetto.

Io so che non basta averti comprato un portatile nuovo di zecca e averti abilitato la connessione wireless, che in Grecia ce l’abbiamo praticamente solo noi, per farti guardare Maria De Filippi mentre sei a letto.

Io so che non basta averti cucinato il pesce che ti piace tanto, comprato le birre che ti piacciono tanto e aver pure lavato i piatti, come faccio sempre.

Io so che non basta portarti al lavoro in macchina tutti i giorni e quando posso venirti pure a prendere.

So anche che non basta essermi offerto di riportare io quelle vernici "effetto lucidante" da trentacinque euri al barattolo che volevi, ma poi ti sei pentita perche’ costavano troppo, mentre i commessi mi guardavano malissimo e non volevano mica ridarmeli i soldi. Gli persino ho sentito sibilare "Pezzente italiano".

Io so che non basta sostituirti al lavoro quando non ci hai voglia di fare lezione con gli studenti piu’ capre, anche se sai che mi odiano, a me. Ma preferisco che tu ti riposi dal tuo lavoro part time, e allora mi sobbarco io le tue ore, con un sorriso. E in quanto tuo datore di lavoro te le pago anche, perche’ secondo me te le meriti.

Io so che non basta comprarti il dolcetto al cioccolato prima di tornare a casa, anche se me lo chiedi e poi non lo mangi.

So anche che non basta averti preparato un nastrone con le canzoni piu’ belle del 2008, stando attento a ogni volta che ascoltando una canzone intuivo che ti piaceva e anche includendo "Since I don’t have you" dei Guns’ n’ Roses, come sapevo che volevi, ma che secondo la mia personale e raffinatissima opinione di compilatore non c’entrava una beata mazza.

Io lo so che non basta rinunciare a rivendicare i seppur modesti compensi di scommesse vinte. Inoltre so benissimo che se avessi vinto tu la scommessa io i 50 euro li dovevo cacciare, e pure in fretta.

Io so che non basta seguire alla lettera tutte le tue infinite e incomprensibili fisime sul come si deve dormire a letto secondo il tuo karma (le posizioni permesse e quelle proibite, quali film e a che volume guardarli, perche’ non posso alzarmi, ne’ leggere libri, perche’ non posso tenere il braccio fuori dalla coperta anche se sudo come un cammello etc…)

Io lo so che non basta offrirti il caffe’ da starbucks tutte le mattine, come adori, anche se mi costa uno stipendio al mese. E anche se poi ti lamenti che sono uno spiantato. E io ti do ragione.

Io lo so che non basta comprarti la tazza "delicious"  rossa, sempre da starbucks, che mi costa come un’ora di lavoro, per vederti sorridere, anche se ti dimenticherai di essa due ore dopo l’acquisto.

Io lo so che non basta quel gigantesco televisore che abbiamo ordinato e non sappiamo neppure dove mettere in sala, ma che almeno possiamo vederci come si deve quella cagata orrenda di Grey’s Anatomy, che non piace nemmeno a te, ma ormai tocca finire la serie, dici.

Io so che non mi credi anche se ho promesso di mettermi a dieta sulla testa di mia madre, di non sporcare e mettere in disordine, anche se ho smesso di esprimere pareri di qualsiasi tipo su qualsiasi argomento per paura di contraddirti e scatenare l’armageddon psicanalitico, anche se ho smesso di fumare, anche se fingo di interessarmi al Grande Fratello, anche se ho rinunciato a vedere i film in lingua originale per farti contenta.

Non ho le prove, ma semplicemente so, che al primo errore mi farai senza problemi, rimpianti o rimorsi di alcun tipo, un mazzo tanto.

E soprattutto, lo sai tu e lo so anche io evidentemente, per qualche motivo a me ancora ignoto, me lo saro’ ampiamente meritato.

3 dj is megl che uan

January 1st, 2009 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »