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I miei ragguardevoli venerdì sera

May 30th, 2009 | By benty in Senza categoria | 10 Comments »

Ormai – per motivi che non sto qui a spiegarvi – siamo pappa e ciccia con dei pezzi grossi dell’ "Italia a Salonicco". La solita insopprimibile vena mafiosa di noi italiani all’estero. Una di questi è arrivata addirittura a chiamarmi "Amore mio" davanti alla augusta presenza di mia moglie, peraltro. Ciò significa che ogni volta che in questa città si verifica qualcosa che ha a che fare con l’Italia mi arrivano gli inviti a casa. 2 novembre, 2 giugno e altre simpatiche feste sempre snobbate in patria, qui mi vedono a volte in prima fila. Si tratta di manifestazioni a cui partecipa la crema della società italica trapiantata a Salonicco. Consoli, ambasciatori, presidenti di camere di commercio, direttori di istituti e banche, alte sfere militari, manager di grandi industrie, politici, direttori di tv locali e uno stuolo agghiacciante di zombie-parvenu. Praticamente un incubo, in cui manca solo Ambrogio e i Ferrero Rocher.

Ma io ormai ho il mio vestito del matrimonio,  e quindi non temo niente e nessuno. Quando c’è un’evenienza del genere mi chiudo in una cabina telefonica come superman e voilà ! divento l’irriconoscibile (fighissimo!) italiano all’estero in giacca e cravatta che partecipa a queste orrende situazioni.

Perchè lo faccio? Perchè come tutti i bambini sono attratto letalmente dalla merda e ci giochicchio, mi ci impiastriccio, ci faccio castelli, mi impacchio nel trash, mi rotolo nelle situazioni assurde, paradossali, nell’essere incredibilmente fuori contesto. E’ come drogarsi, credo, di certe sostanze che ti fanno viaggiare in mondi paralleli. Non puoi credere di essere lì con quella gente a fare quelle cose. Non credevi nemmeno esistessero davvero. Come stare a parlare con l’unicorno. Fatto per una o due volte l’anno è quasi salutare confrontarsi con queste persone: vedersele davanti e ringraziare il cielo di non essere ancora diventati così. Mia moglie la vede allo stesso modo. Odia tutto quel contesto, non ne vorrebbe mai fare parte, non ci riesce fisicamente (le viene il maldistomaco dopo un po’) ma pure lei ne è irresistibilmente attratta, come le mosche dalla lucina blu, che alla fine le frigge.

Inoltre non dimentichiamo altri due fattori importantissimi: primo, in genere in queste occasioni si mangia benone e prodotti italiani che qui costano un occhio, e non dimentichiamoci che noi semo italiani, se magna aggratis, quindi si parte e di corsa pure. Secondo: ci ho un blog in crisi di ispirazione, e da cose del genere due righe le tiri fuori sempre. Quindi, forti dei nostri vestiti da supereroi, ci buttiamo a capofitto, letteralmente da "morti di fame". Ma strepitosamente belli ed eleganti.

La serata di ieri, per i festeggiamenti del 63esimo anniversario della Repubblica, organizzata dal locale Istituto di Cultura Italiana e finanziato dall’Eni, che qui sta portando il metano, prevedeva una serata di grandi canzoni italiane. Solo per strada abbiamo capito che il buffet non era previsto e stavamo quasi per decidere di tornare a casa. Poi il trash l’ha avuta vinta, di nuovo.

Arriviamo a teatro e ci sbattono in prima fila, bersaglio di fotografi che all’indomani pubblicheranno le nostre belle facce in prima pagina. Smadonniamo. Inizia una lunghissima premiazione di quanti avessero in pratica finanziato l’evento. Interminabili discorsi di ringraziamento. Continuiamo a smadonnare.

Prima entra un coro di vecchiette italiche importate appositamente dall’Inps che intona l’Inno d’Italia, poi quello di Grecia, poi il Va’ Pensiero. Alle prime note dell’inno di Mameli (ribattezzato dalla bionda tradutttrice L’Innomanelli) tutti si alzano in piedi. Avreste dovuto vedere le facce mie e della mia consorte indecise fra il gelo e il panico. Non mi era mai capitato. Non so come abbiamo fatto a non rotolarci per terra ridendo in preda alle convulsioni. Mi sentivo come Gattuso, ero pronto anche a fare un po’ di stretching prima di spezzare le caviglie a Zagorakis.

Comincia poi il concerto vero e proprio come da scaletta. Il maestro Severino sembra un incrocio tra Massimo Ghini dopo anni di crack e Neri Marcorè che imita Gasparri. Viene presentato dalla biondissima traduttrice come artista famosissimo in Italia (faceva il consulente per Sarabanda e ha partecipato a Telethon, in pratica ci propina dell’insulso piano bar. Non male per uno uscito dal DAMS, credo). Indossa una sciarpetta, che fa tanto "maestro" così come le mossette sul palco, gli occhi chiusi mentre canta stravolgendo ( a la Dylan!) canzoni a volte già brutte di loro. Propone uno scontato mischietto di musica anni 60-70 più Ramazzotti e la Pausini che non sfigurano mai. Oltretutto il concerto è funestato da incidenti tecnici (il Dio della musica c’è!) che però – purtroppo – non stroncano la performance definitivamente, bensì allungano solo la nostra agonia e quella dei vari Modugno, Paolo Conte e Carosone buttati in pasto a una platea di ottuagenari. In uno di questi imbarazzantissimi momenti, frutto della brillante organizzazione italiana e dell’avanzata tecnologia greca, saltano le casse, e il maestro Severino per alleggerire l’atmosfera imbarazzante venutasi a creare, recita testualmente "IT’S THE BIUTIFUL OF THE DAIRECT"  e ridacchia. Da solo, ovviamente, poichè immagino che nessuno in quel teatro pieno di gente, sia arrivato a connettere le sue parole astruse col tentativo di battuta pippobaudiana in inglese (e allora perchè non l’intramontabile Give it today, give it tomorrow ! ). Comunque cala una cappa di gelo antartico e io continuo a ripetermi, no, non l’ha detto, non è possibile, no lui non mi rappresenta, no, Belrusconi non mi rappresenta, oddio no, ma che davero davero mi rappresentano questi?

L’italiano ruffiano piano barista si palesa in tutta la sua infamia su una canzone di Modugno in cui modifica l’intro, allungandola a dismisura e trasformandola praticamente nel celebre syrtaky, il che scalda i cuori dei greci presenti. E scatta di nuovo il battimani. E’ l’unica cosa che in genere gli italiani conoscono della cultura greca contemporanea, ed è stata resa famosa da un film non greco. Poi arriva l’orripilante momento Renzo Arbore, in cui il percussionista prende un djembè e scende dal palco per far fare il battimani al pubblico, sfidando le artriti degli attempati (e abbioccati) spettatori. Ovviamente non lo segue nessuno a tempo e diventa un momento quasi situazionista. Una cosa che ancora ora a pensarci mi provoca conati di vomito e brividi lungo la schiena. Erano anni che un concerto (o una sostanza stupefacente, o del cibo andato a male) non mi provocava tutte queste sensazioni. C’è il momento in cui il maestro decide di proporci sue composizioni, che (dice la traduttrice assumendosene le responsabilità) verranno presto interpretate da un grandissimo protagonista della musica italiana. Canzone di genere melodico napoletano, contentente le rime amore cuore, marechiare e nun ce lassamm cchiù, finestre vicoli sole spiagge. Praticamente l’anti Gomorra, per la gioia di Apicella e Noemi. Scatta il toto-grandissimo interprete destinato a trasformare questa chiavica – troppo bassa pure per Gigi D’Alessio- in un successo. Infine, come temuto, il bis. Prima Volare. Di cui sbaglia pure un paio di versi (ma si può?). E poi? Ovviamente l’inno degli italiani all’estero. Lasciateli cantare. Con la chitarra in mano. Cambia anche una strofa (‘perchè sono ricco-sono a Salonicco’) che fa venire giù il teatro. Voglio vedere quando lo invitano a Tel-Aviv che s’inventa. Lasciamo il teatro ancora basiti, ripetendoci che non è possibile, e che mai più, e che non può essere che ancora nel 2009 noi italiani nel mondo siamo quest’ammucchiata invereconda di stereotipi da dopoguerra, ma insomma.

Poi le chiedo  – "Oh ma lo hai saputo che ci sono in giro le foto dei festini a Villa Certosa con le donnine in topless?". E lì realizzo che nel 2009, noi, gli italiani, siamo percepiti ed amati nel mondo per tutto questo (volare, pizza, ferrari) e in qualche modo rappresenta il meglio di quello che abbiamo da offrire -come immagine – al momento, nel Berlusconistan. Magra consolazione, ma lasciateci cantare, va.

Update: post gemellato qui e video del momento incirminato courtesy of pattymeet

 

Piantala con ’sti bonghi, non siamo mica in Africa

May 29th, 2009 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Piantala con ’sti bonghi, non siamo mica in Africa

Verona e’ un bel posto. Se ti ammazzano a calci cinque fascisti non c’e’ nessuno, se stai in piazza a suonare arriva la polizia

Nipresa

 

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Stella e Ralph (the real Malph)

May 27th, 2009 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

C’era un periodo in cui gli studenti che improvvisamente smettevano di venire a lezione dicevano tutti di aver trovato un lavoro. Tutti. E non si presentavano mai piu’, perche’ erano sempre lavori fuori citta’, in genere lontanissimo. Quest’anno invece vanno molto le operazioni alla vagina, ma per i maschi un po’ meno.

Insomma mi arriva questa che mi deve circa l’80% dei soldi della retta, avendo seguito ben oltre la meta’ delle lezioni. In teoria funziona che tu paghi circa la meta’ all’iscrizione a ottobre, una volta che hai deciso di seguire le lezioni. Pagherai circa la seconda meta’  prima di Natale e il resto (briciole, un centinaio scarso d’euro) a febbraio. Come ogni maggio invece mi ritrovo a perdere ore di telefonate per chiamare i ritardatari. Siamo per il pagamento elastico, c’ e’ la crisi e ci fidiamo. La maggior parte – va detto – paga. Ma questa -Stella – no.

Lo capisco subito, perche’ mi si presenta insieme al ragazzo, anzi al gambros, il fidanzato promesso sposo. Quando si presentano col supporto psicologico si mette sempre male. Lui e’ una specie di Ralph the Malph, pero’ anoressico. Appena lei parla lui conferma. Uno yesman che Bondi e Fede al confronto sono due bastian contrari. Tipo lei dice "Fa caldo" e lui incalza  e prontamente sente l’insopprimibile bisogno di rilanciare "Un caldo incredibile, una cosa insopportabile, guarda come sudo tutto e poi le previsioni dicono che …". Ecco, ci siamo capiti. Ci eravamo sentiti per telefono e avevamo detto che , vabbe’, poiche’ Stella aveva perso tre mesi di lezione le facevamo uno sconto di un centinaio d’euro.  Che imprenditore dal cuore d’oro, mi ero pure complimentato con me stesso. A trovarne !

Sosteneva di aver parlato sia con la sua ormai ex-insegnante che con gli altri ex-compagni di classe della sua serissima operazione ginecologica, versione smentita in seguito da tutti. Mi si presenta dunque oggi, polemicissima, agguerrita e accoppiata. E mi fa: " Ma insomma io non ho mica fatto tutte le lezioni non posso pagare tutti quei soldi". Dico si, ma io ti avevo detto quando e di che ammontare fossero i pagamenti. Non facciamo firmare contratti, e questo ci penalizza, perche’ la gente magari a Natale decide di andarsene e per noi e’ ok. Spiace ma e’ ok. Ma a Natale, non a marzo. Le faccio il classico paragone della salsiccia, che se te la compri la paghi. Poi se la mangi tutta o un pezzo solo saranno pure cazzi tuoi: al macellaio, che nella fine metafora sarei io, basta che la paghi. Che se tutti facessero come lei avrei chiuso da un pezzo baracca e burattini, che l’accordo era chiaro: lei avrebbe dovuto pagare tre mesi fa l’ultima rata e io invece – coglione – non riesco bene nel mio ruolo di mastino spaccadita dammesuord.

Non si molla, si alzano i toni. Arriva ad accusarmi di aver chiuso pure a Natale per due settimane per ferie(siamo praticamente obbligati per legge, come tutte le scuole dell’Ellade). Capisco che Stella e Ralph sono ossi piu’ duri di quello che credevo. Deve aver imparato da Fonzie, quello si che e’ un duro, hey!

Finge di propormi duecento euro e minaccia rossa in volto di infamarmi ovunque, dice che ne ha gia’ parlato con chiunque e che da nessuna parte ha sentito che dovresti pagare per servizi che non ti vengono erogati. Dico di si, ma sono servizi che cionondimeno hai richiesto tu – cretina – , e per i quali vengono approntate risorse. E nemmeno io in 4 anni che ho la scuola ho sentito mai discorsi del genere. Ma d’altronde e’ una specie di guardacostiera pubblica, roba che Brunetta se la magnerebbe con lo sguardo.

Finisce che io dico, senti, guarda, non mi va di litigare oltre. Molla il duecentone e sparisci.

Se ne va con Ralph the Malph e mi dice stizzita, "Allora buon pomeriggio". Alle 8 di sera. E non sono neppure riuscito a dire a Ralph di salutarmi the Fonz, e di stare attento ai conti per il banchetto nuziale, che se poi non mangiava tutto tutto magari poteva chiedere lo sconto su quello che aveva concordato, che di solito funziona proprio cosi’.

Morale della favola: da ottobre scatta il contrattino per tutti e all’indomani delle date di pagamento delle rate  lasceremo come gadget dal gusto tradizionale italiano delle simpatiche teste di cavallo davanti casa, altro che pagamenti eleastici. Mettero’ un annuncio sul giornale per assumere uno spezzadita- addetto al ritiro dei contanti, chi e’ interessato mandi un curriculum.

Meravigliosi quadretti familiari II

May 26th, 2009 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

AH ! L’antica arte del karaoke mattutino ! Si prenda Winterlong dei Pixies, si stampi il testo, si scarichi la canzone in formato mp3, la si introduca nel lettore con cuffiette auricolari. Si salga in macchina con la consorte, addetta alla gestione del lettore e alla manipolazione dei testi e ci si ponga alla guida di un automezzo con targa italiana in terra straniera. Non resta che divincolarsi nel traffico di una citta’ di un miilione e mezzo di abitanti dando un’occhiata ai testi e rischiando ripetutamente di schiantarsi. Cimentatevi ora in cori a due voci di cui voi, elemento virile e villoso della coppia, effettuerete dei virtuosi falsetti. Un duetto alla Ike & Tina, o se preferite alla Al & Romina, dove voi, quello con la barba, fate la parte di Romina.

Nuovi leader per la sinistra

May 25th, 2009 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

Ormai le scelte si restringono, le elezioni sono alle porte, secondo alcuni il governo di Papi Ciulo è agli sgoccioli. Dobbiamo costruire ora una opposizione seria, queste le mie proposte per i nuovi leader della sinistra di domani. Se ne avete di più concrete fatevi sotto

1 Gianfranco Fini

Ormai a difendere parlamento, stato laico e costituzione mi ci è rimasto solo lui. Nel suo partito Berlusconi lo odia, i suoi colonnelli manco lo salutano più: perchè ormai si sa che lo scambio è stato fatto. Gli diamo Rutelli e la Binetti e ci danno il presidente della Camera, il compagno Gianfranco. Hasta il delfino, siempre !

2 Veronica Lario

Ho già detto abbondantemente perchè dalla Pasionaria Veronica ci aspettiamo tanto qui a sinistra. Rimarrebbe l’unica vera protagonista della probabile caduta del governo del vecchio pedofilo nano. Dove Prodi, D’Alema, Veltroni e Franceschini non hanno potuto lei si è spinta. Metterlo in difficoltà, farlo tremare. Porque a Macherio llegamos cantando o non llega ninguno!

3 Famiglia Cristiana e CEI

Gli ulitmi veri baluardi alla immoralità berlusconiana dilagante del paese, tignosi peggio che Repubblica a voler sapere tutto sul Noemigate, unici difensori dei diritti degli immigrati, esprimono preoccupazioni per questa Italia intollerante e razzista, mica come Fassino che li rimanderebbe a casa a calci quelli sui barconi ! Evviva il Vaticano e la LI-BER- TA’ !

4 Gino Flaminio

Un uomo del popolo, come ripete meccanicamente egli stesso, praticamente autocandidandosi, nella videointervista di Repubblica. Le sue sopracciglia mal depilate non tradiscono a riguardo, sembra uno di  quei buzzurri finto-veraci che vanno dalla De Filippi o in trasmissioni come the CLUB. Uno del popolo, di quel popolo che fa un po’ ribrezzo, ma il cui voto occorre captare per vincere e governare. Anche il suo italiano lascia abbastanza a desiderare, quindi possiamo anche togliere voti a Di Pietro sul piano dell’analfabetismo e dell’anortografia. Inoltre è l’unico che abbia un motivo più di tutti voi per avercela con Berlusconi: gli ha soffiato la donna. El pueblo de Gino jamas serà vencido !

L’oroscopone, ovvero il complotto stalinista dell’instant porno

May 25th, 2009 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare l’ora del porno per me e’ lunedi’ mattina, cioe’ tipo proprio adesso. Si lascia il venerdi’ sera emule aperto a fare il suo porco lavoro (ciao Sarko’ !) e lunedi’ mattina, mentre si sorseggia il caffe’, si verifica quanti di quelli scaricati sono film normali e quanti invece dei porno sotto falso nome. Oggi devo registrare il grande tempismo con cui il porno produce titoli d’attualita’ e anche una insospettabile vena di protesta politica e di costume, celata fra un pompino e l’altro. Un po’ come fanno Libero e il Giornale. Quello scaricato stamattina al posto di un vecchio film di Verdone era "Porno Veline, belle e porcelline", diretto da J.F Romagnoli, con David Perry, Karim, Milky Blue e Horst. La trama assai intricata e davvero imprevedibile ve la lascio immaginare, senza rischiare di rovinarvi il fianale. Ditemi voi se, a partire dal titolo, questo non e’ il solito complotto della sinistra stalinista e liberticida.

Test: scopri in che paese vivi

May 19th, 2009 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

1) C’e un paese travolto dagli scandali, corruzione e mazzette che coinvolgono in particolare politici, e ancora piu’ in particolare ministri e governo. A quel punto cosa fa quel governo – peraltro di destra?

A) Accrocchia una una roba tipo il lodo Alfano per rendere intoccabili le prime 4 cariche dello stato e continua la sua tradizionale propaganda mediatica per delegittimare la magistratura (le "toghe rosse" i "mentalmente disturbati" etc etc).

B) Modifica la legge sulle responsabilita’ dei politici per semplificare l’iter che permette al parlamento di mettere sotto accusa i suoi membri per i reati previsti dal codice penale, sperando di restituire un minimo di credibilita’ alle istituzioni della Repubblica

2) Credete che i vostri stipendi siano fra i piu’ alti o i piu’ bassi d’Europa (fonte OCSE) ?

A) Sicuramente fra i piu’ alti, noi eravamo fra le sette potenze industrializzate ai tempi di Craxi e fra le razze elette ai tempi di quell’altro pelato, come si chiamava …

B) Probabilmente piu’ bassi, ma in crescita costante. A parte quello che spendiamo in caffe’, ma questa e’ un’altra storia.

3) Avete recentemente partecipato all’Eurovision ?

a) No, noi che c’entriamo con quella musica di merda?! Tse’, noi abbiamo Sanremo, con Povia e Al Bano.

b) Si e abbiamo fatto davvero schifo anche quest’anno.

4) Il vostro ministro della difesa ha di recente insultato con espressioni come "Non contano un fico secco"  enti internazionali che per la loro opera umanitaria hanno vinto due volte il nobel per la pace?

A) Si, perche’ quelli che arrivano coi barconi sono tutti criminali evasi dalle prigioni e ci rubano i posti di lavoro, a noi criminali onesti e del luogo. Che li ospiti Gheddafi, cosi’ gli passa la voglia di viaggiare. E poi cosa volete che siano due nobel contro tutti i nostri telegatti e le coppe campioni ?

B) No, ci limitiamo a respingere gli immigrati in modo disumano come fanno tutti, pero’ senza fare tanto casino

4) Il vostro presidente del consiglio tresca con delle minorenni e minaccia i giornali che vorrebbero saperne di piu’ a riguardo?

A) siete i soliti comunisti, liberticidi, menzogneri, c’e’ un monopolio ormai interstellare dei mass media in mano ai bloscevichi che trama contro di noi, mi consenta

B) ma per chi ci avete preso per il Burundi?

Se avete risposto in maggioranza A, siete italiani. Vivete in uno stato con gli stipendi fra i piu’ bassi d’Europa. Vi girate indietro in cerca di conforto e ops, stavolta la Grecia non c’e’, come da tradizione. E’ li’, davanti a voi, insieme alla Spagna che vi fa ciao ciao con la manina. Avete Ministri come La Russa e La Carfagna. Il vostro pres.del.cons. abusa di viagra e nemmeno riesce piu’ a vincere gli scudetti. Se ne e’ rotta le palle perfino la moglie, ma voi ancora lo votate compatti e adoranti. 

Se avete risposto in maggioranza B siete greci, o piu’ banalmente vivete in un paese quasi normale. Pero’ avete fatto schifo all’Eurovision.

Scrubbing the barrel’s bottom

May 15th, 2009 | By benty in Senza categoria | 10 Comments »

Come D’Avanzo !!! Vedo e rilancio le 10 domande di Repubblica a Berlusconi, con un classico di questo blog azzurrino, ovvero i miei 15 quesiti da non porre a un greco. Motivazioni: io ci ho poca voglia di scrivere, voi state per andare in vacanza e magari vi torna utile sapere certe cose sui mangia feta. A tutt’oggi le mie spinose richieste di chiarimenti non hanno avuto risposta. Ma occorre sempre qualcuno che ponga domande scomode al potere. In questo caso c’est moi. Poteva andarvi peggio. Forse.

Dieci cose da non chiedere a un greco

1) Non chiedere perchè nella pressochè totalità dei bagni pubblici e privati non si può buttare carta dentro al cesso. La risposta sarà "Perchè si intasano". Si ma perchè?

2) Non chiedere perchè il cliente di qualunque bar non ha il diritto di rovinarsi da solo il caffè con un quantitativo di zucchero che può definire soggettivamente il significato da dare alle parole "poco, medio e dolce" (ligo-metrio-glikò) ovvero le tre unità di misura di zuccherazione in Grecia, da comunicare obbligatoriamente al cameriere che provvederà alla bisogna. La parola "zuccheriera" è prevista solo in ambito domestico, non vi porteranno cucchiaini, ma sempre un bicchiere d’acqua di rubinetto. Nei bar più fichi al massimo un biscotto ed un cioccolatino.

3) Non chiedere perchè si portano dietro ancora quell’alfabeto assurdo, dove la P è la erre, la H è una delle loro 5 i ( e ci sono anche due tipi indistinguibili di O ma non c’è una vocale nell’alfabeto per la U che si ottiene da OY), la B è la vu e ma la Delta non corrisponde alla nostra D, per descrivere la quale in greeklish si usano NT così come per la nostra B occorre il binomio MP, dove la Y può essere pronunciata V, F, U, I, a seconda del giorno e del mese. Ricominceranno con la storia che quando i nostri avi erano sugli alberi i loro creavano la filosofia, il teatro e metà dei vocabolari occidentali etc…

4) Non chiedere perchè i cani randagi di città si aggirano spesso in branchi numerosi ed abbaiano lanciandosi contro le auto ma non attaccano i normali pedoni. Avete però appena ottenuto la risposta alla domanda "Perchè tanti cani giacciono spalmati ai bordi delle strade greche?"

5) Non chiedere perchè da bere (caffè inclusi) costa così tanto e come mai i bar sono SEMPRE pieni anche se i salari sono così bassi. E’ il cosiddetto "grande mistero dell’economia greca", sembra che dietro ci sia Tremonti.

6) Non chiedere perchè è assolutamente necessario fumare almeno 4 sigarette con un caffè per un totale di minimo un’ora, e parliamo di un caffè veloce.

7) Non chiedere perchè in "taverna" è socialmente ammesso mangiare direttamente dai vassoi o dalle insalatiere nonchè è consigliabile la scarpetta finale, mentre al "ristorante" non si fa, che è da cafoni. Non chiedere neanche la differenza tra taverna e ristorante che è meglio.

8) Non chiedere MAI "Ma la Macedonia non è lo stato a nord della Grecia la cui capitale è Skopje?". Molti non l’hanno ancora mandata giù la storia del nome, specialmente dalle parti della Grecia del nord (fra cui figura la Macedonia nel senso di regione greca) e si incazzano come tori. Molti non hanno ancora mandato giù il fatto che Costantinupoli (Istambul) sia turca.

9) Non chiedere perchè i tassisti caricano tranquillamente altri passeggeri che si trovano sulla strada dopo che siete saliti. Basta che i nuovi clienti vadano verso una destinazione conveniente al tassinaro (trad taxizis o spregiativamente tarifa) che lui li fa salire. Non importa se state per perdere l’aereo o vostra moglie sta per partorirvi il primogenito in macchina, loro se la prenderanno col traffico. Non chiedere neanche il motivo dell’euro aggiuntivo di mancia sotto le feste.

10) Non chiedere perchè si può fumare ovunque. E’ qui che stata creata la democrazia, no?

Altre 5 domande da non porre a un greco

1) Perchè non costruivano le porte nei vecchi ascensori, causando il curioso ed inquietante effetto montacarichi, mentre nei nuovi ascensori pressochè obbligatoriamente c’è una voce elettronica femminile, del tutto superflua, che ti avverte gentilmente informandoti sul piano a cui sei arrivato? Tardiva compensazione?

2) Perchè la vendita del diesel è riservata solo ai taxi, ai camion, mentre ne è vietata la vendita (intendo anche di macchine diesel)? Attenzione all’inquinamento? E la moltitudine di Yugo Koral scassate, di fabbricazione slava che ammorbano l’atmosfera?

3) Perchè la vendita dei camper è proibita, mentre la circolazione di quelli stranieri no?

4) Perchè non esiste la figura professionale della guardia medica notturna, quando l’attesa media per l’accettazione ad un pronto soccorso cittadino sfora spesso le 4 ore, con scene di panico che neanche negli accampamenti per i profughi del Rwanda?

5) Perchè il governo deve giurare davanti al patriarca di Atene, anche se teoricamente esiste una scissione fra stato e chiesa?

Che cos’e’ il genio ?

May 5th, 2009 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Che cos’e’ il genio ?

Uno, da brinda con Papi, l’ennesima cazzata geniale di quel perditempo di Max, di cui parleranno presto i giornali come l’ennesimo tormentone della rete.

Due il solito gigantesco Miic con la sua Sceneggiata

felicissima sera

a tutte sti signure ’ncruvattate
a cchesta comitiva accussí allèra,
d’uommene scicche e ffemmene pittate!

Chi so’? Che ve ne ‘mporta
m’aggio purtat’a scorta
e so’ trasuto ccà…
Musica, musicante!
E auguri alla famiglia!
Stasera, ’mmiez’a st’uommene aligante,
abballa ‘o presidente del consiglio!
Zzà zzà zzà!

‘A signora se ne more
vo’ o divorzio, è colpa d’a sinistra
ma i’ aggio girat’a circonvallazione
sule pe’ ffa’ nu casting a ‘na ministra…

Chi só?
Vuje me guardate?
Só ’o papi…i’ sóngo ’o papi…
e ’a pôzz frequentà…
Musica, musicante!
ecco la collanina
io te frequent’annanz’a tutte quante
Addenócchiate, e…