All Posts from October, 2005

Ponti

October 26th, 2005 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

Oggi è San Dimitri, patrono della città, quindi non si è lavorato. Dopodomani è la festa del 28 ottobre, con cui già vi triturai i marroni a suo tempo, quindi non si lavora. In mezzo c’è un ponte, quindi non si lavora. Poi c’è il weekend, quindi non si lavora. Fuori c’è il sole, e la sera si gira ancora quasi in maniche corte. Non ho assolutamente nulla di significativo da comunicare al mondo, ma visti i concerti che ci sono in questi giorni in Italia volevo solo fare tirare un po’ il culo anche io a voi. Statemi bene, per i vaffanculo al sottoscritto c’è spazio sotto.

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Ian Brown a Salonicco

October 22nd, 2005 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

Ian Brown è un tamarro. Questo va detto subito a scanso di equivoci. Niente a che vedere con i fighetti impomatati e incravattati che vanno di moda adesso. Ci si presenta con dei pantaloni a cavallo basso, felpa con caratteri tribali, giacchetto di pelle. Capelli come vanno di moda a Tirana, faccia con un non so che di pasoliniano. Working class mancuniana, a partire dai lineamenti.

Il britpop da queste parti, nei remoti anni 90, ha spopolato, molto più che il grunge. Stone Roses, Happy Mondays e Charlatans erano gruppi largamente popolari in Grecia, a loro tempo. Il fatto è che parecchi greci delle mia età in quel periodo se ne stavano in Inghilterra a studiare, e l’epopea di Madchester se la sono vissuta in loco. Quindi Ian Brown qui è un nome che ancora infiamma i cuori. Il mio di meno. L’ibrido di dance e pop non mi ha mai convinto in questi termini, se si eccettuano alcune canzoni meritevoli. Però la penuria concertistica salonicchese di questo inverno mi costringe a presenziare anche quando potrei farne benissimo a meno.

Della sua carriera solista ingnoro, non mi sono neanche dato la pena di cercare qualcosa su internet. Ma è chiaro che non sono il solo, la gente è lì per sentire qualche pezzo degli Stone Roses e quindi ci si ritrova (di nuovo!) a un concerto per reduci. Essendo questo un tema ricorrente, mi verrebbe da azzardare un parallelismo col campionato di calcio greco, dove vengono parcheggiati gli scarti e i giocatori finiti degli altri campionati, ma mi astengo dall’ardita metafora calcistica. Ian Brown come Rivaldo all’Olimpiakos, mi pare davvero irriverente. Verso il glorioso passato di Rivaldo.

Ian Brown sul palco ci sa stare, ma a me non piace affatto come ci sta. E’ tutto frenetico, balla sempre, prende in giro il pubblico, è tutto mossetine, ammiccamenti, pose, insiste col greco ma quando parla col suo cacchio di british non si capisce una fava, continuamente si avvicina a dialogare col pubblico, indulge in varie ruffianate, fa addirittura il mimo con la faccia schiacciata sul vetro, prende un cellulare da un fan in prima fila e ci giochicchia, sputa,  invita tre ragazzine inglesi a cui prima aveva ceduto il microfono nei camerini, si insaliva le sopracciglia, si riempie la bocca d’acqua e poi la schizza sul pubblico. Davvero troppo per i miei gusti.

Già il malumore mi attanagliava dopo che mi avevano chiesto DODICIMILALIRE  per una stracazzo di birra. E poi al Mylos-apothiki Il suono fa schifo, lui stona a più riprese, la scaletta è maldistribuita: partono forte, con tre pezzi degli Stone Roses, I wanna be adored, Made of stone, e Waterfall. A quel punto si sarebbe potuto tornare a casa tranquillamente, e ci saremmo risparmiati, oltre ad un’altra ora e qualcosetta di noia, una orrenda cover dei Sex Pistols e tre inutili encore da una canzone l’uno. E’ musica in cui il ritmo si mantiene basso e costante, ed è cantata in maniera monocorde, alla lunga stufa. Trenta euro non se li meritava.

Quindi mi tocca amaramente concludere che oggi sono parecchio meglio i fighetti incravattati  – anche se scopiazzano-  che i tamarri un tempo originali.

Motivi di gioia della serata alcune conferme sui concerti che si terranno a Salonicco da qui a dicembre: a parte gli A-ha, ci saranno i Mercury Rev, i Cake, i Deus (che probabilmente non riuscirò a vedere), i Mission, e soprattutto torneranno a trovarmi quelle belle gioie delle Electrelane.

Chatolic block

October 20th, 2005 | By benty in Senza categoria | 11 Comments »

Loro non pagano l’ICI. Loro credono che i diritti nascano da Dio, d’altronde, della cui parola sono guardacaso gli unici distributori uffuciali e autorizzati. Loro si fanno assumere in tremila, dallo stato laico. Laico un par de palle. Sterile reazione bestemmiare, lo so, ma non mi viene in mente altro. Avete dei suggerimenti?

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Who do you love?

October 17th, 2005 | By benty in Senza categoria | 8 Comments »

We’ve all done it. We’ve all met someone new and fallen head over heels, jumped head first into a school yard-style crush, and had it all come to a screeching halt because of some expressed love of something horrible. Maybe it’s not something horrible, but something on your "I hate this crap" list or something on your "I’m sure any one who listens to this crap is an idiot" list. It’s a terrible moment. You have before you a wonderful, funny, smart, attractive person and you’re ready to dive into the fray, intentionally collide your two worlds, and suddenly you realize that getting into that person’s car means you’re going to have to endure a mix tape with tracks from Smashmouth, Black Eyed Peas, and Phil Collins. Now, this isn’t to say that you can’t enjoy a catchy Smashmouth chorus, laugh at the ugly Asian-looking dude from the Black Eyed Peas, or realize you have never felt it calling in the air at night. No, no, no… you can put aside your music snobbery long to get to the restaurant. The problem is that this is them. Their being. This is the object of your affection at their core. Forget politics and religion… they like Beyonce or Nickelback. Like, really, really like Beyonce or Nickelback.

Inquietante articolo sulle interferenze musicali nelle relazioni sentimentali, su tinimyxtapes via marinap. E adesso venite a dirmi che a voi non è mai successo.

Impara un sacco di arti e t’arrivano gli infarti

October 16th, 2005 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

La prima settimana dell’anno scolastico è passata, lasciando segni pesanti. Ma come sapete ora non sono più un semplice insegnante-dj-emigrato-per-amore-ma-a-tutt’oggi single. No. La figura di piccolo imprenditore si sta rapidamente impossessando di me e mi ha portato nelle ultime settimane a ricoprire vari ruoli, perlopiù inattesi. Tra cui quelli di

babysitter: l’elettricista si è portato i figli dietro quando è venuto a montare le illuminazioni dell’insegna e non mi ha fatto manco lo sconto.

facchino, trasportatore e montatore di mobili e tendaggi. Se le cose si mettono male mando il curriculum all’Ikea.

tassista la padrona dello studio che affittiamo è stata improvvisamente colta da fobia del taxi, e degli autobus e figli non c’erano a scarrozzarla,quindi  sono dovuto andare a prenderla, portarla a scuola per firmare il contratto e si è pure presa tre affitti di anticipo, la troia. Le insegnanti degli altri corsi abitano in centro, indovinate che le porta a casa a fine lezione?

operaio semplice e aiuto elettricista. Parliamo di me, un uomo incapace di impugnare un cacciavite fino a pochi anni fa senza procurarsi danni permanenti.

segretaria, contabile e addetto al marketing. La cosa che mi riesce peggio, nonostante la brillante laurea conseguita a stento. Non laurea come segretaria, spiritosoni.

organizzatore di happening e pr. Lo stress maggiore si è concentrato nel giorno dell’inaugurazione, nella mattina del quale non avevamo ancora nemmeno tutte le aule pronte. Poi alla fine tutto è andato bene, stranamente. Le scene disperate di fame, con i vecchietti in fila che sgomitano al buffet allestito in strada e se ne vanno con delle sporte piene di cibo resteranno indelebilmente impresse nella mia memoria. Per fortuna che Kalamarià, era una zona benestante.

donna delle pulizie. Ma sto cercando di smettere.

arredatore e architetto. Gli effetti esilaranti di questa ulteriore attività sono sotto gli occhi di tutti gli iscritti, che non sono ancora scappati, comunque.

ed infine si, anche insegnante.

Nel frattempo, in attesa dell’auspicabile pagamento della prima rata da parte degli iscritti, il lavoro che adesso mi consente di sopravvivere è quello di dj. Lo so, fa piuttosto ridere; a me di meno che non è che mi consente di scialare proprio, ultimamente. Il Kika ha svoltato decisamente, il locale (microscopico, va detto per onestà) è sempre pieno, e come si sa, un bar pieno richiama altra gente. Sembra essersi innescato un circolo virtuoso. Il proprietario, Panagiotis, sembra soddisfatto, i camerieri mi adorano e mi coccolano, io mi diverto e bevo come uno scemo, i clienti fanno lo stesso, mi fanno un sacco di inutili complimenti. Contrariamente al post di qualche settimana fa li vedo addirittura ballicchiare, i giovani bastardi. Son soddisfazioni. Ci ho anche gli avventori fissi, Andrea e Nausica, due giovani erasmus alle prese con Salonicco che costringo a venire tutti i sabati, loro malgrado. Venerdì me ne vado a vedere Ian Brown, vediamo dei due chi sta messo peggio.

ps questo post è stato punteggiato in stato di evidente torpore postprandiale

La notte brava del re dello tzatziki

October 11th, 2005 | By benty in Senza categoria | 9 Comments »

 Dopo Lapo, Calissano, Boy George e la Moss si allunga la schiera dei vip pizzicati a far uso di sostanze stupefacenti.

Salonicco

Il giovane imprenditore e blogger italiano B. e’ stato ricoverato all’ospedale Papanikolau di Salonicco a causa di un blocco gastrointestinale conseguente a un’overdose di tzatziki tagliato con certioli avariati. La crisi sarebbe sopravvenuta dopo un festino a base di sesso e rutti svoltosi nella sua abitazione. All’arrivo dell’ambulanza si presentava agli occhi degli infermieri l’apocalittico scenario dei resti dell’orgia, con bicchieri semivuoti di ouzo, resti di souvlaki e feta sparsi ancora in giro. Ad avvertire il 118 ovviamente le due immancabili modelle brasiliane, di cui una un travestito originario di Patrasso, che se non ti sballi con le brasiliane non sei nessuno al giorno d’oggi. Il giovane imprenditore era solito consumare la sostanza (che ricordiamo risulta letale per l’alito) in quantita’ notevoli, in genere organizzando serate a cui partecipava la Salonicco bene. “Lo tzatziki lo aveva procurato lui”, afferma uno dei partecipanti all’immondo raduno, “ ma questa volta deve aver esagerato con l’aglio”.

Carattere vulcanico, uno che se ti incontra di solito ti saluta con il medio alzato, segno per dire che tutto è ok, pero’ e’ meglio se non rompi i coglioni, quasi ogni giorno ne inventa una. Dai caffè, che pare non sappia parlare d’altro, ai dj set dove a farla da padrone sono sempre Toto Cotugno e Raffaella Carra’, passando per l’apertura di una scuola di lingua, lui che appena sa scrivere in italiano. E gli organizzatori di eventi esclusivi, come la partita di calcetto splinder RDP, se lo contendono come guest star, così come i giornali e le radio ai quali si racconta con naturalezza. Come quando racconta l’esperienza in fabbrica come operaio alla Imelca di Fabriano, a 13 anni, e quella di assistente personale di Kostas Simeonidis presso l’Autoline, in Grecia nel 2003. Il gossip naturalmente lo vede tra i protagonisti. La sua love story con Ragazza di blogger (ora ex fidanzata?), la giovane e bella blogger diventata famosa a forza di pompini, ha spesso animato le pagine dei giornali scandalistici. Ai quali lui si confessava così: "Ragazza è piena di energia, di entusiasmo. Dà il buonumore e anche altre cose. E piace a tutti nella nostra famiglia, soprattutto ai maschi”. Ora anche lei prende le distanze “Da mesi ci eravamo gia’ allontanati, avevamo stili di vita diversi, io preferisco la mozzarella alla feta”.

Come il cicciabbombo dei Take That

October 11th, 2005 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

Come Robbie Williams difendo Kate Moss: se ti devi drogare almeno fallo per bene, Cristo ! Non come i due simpatici vips recentemente beccati col nasino impolverato e finiti all’ospedale.

Ah e già che ci siamo, fate smettere anche la Aspesi di pippare, per cortesia. Andiamo sotto ad analizzare il suo pezzullo deferente su Repubblica.it di oggi, prova chiarissima del suo stato confusionale dovuto a utilizzo di stupefacenti.

Primo estratto del suo articolo

"E’ Lapo, più giovane, più brillante, talvolta sopra le righe, .." . Mi sembra un capolavoro di tempismo per uno appena finito in coma a causa di una overdose di coca.

Inoltre mi è piaciuto molto questo

"cerca consolazione, avventura, una sfida diversa, una compagnia qualsiasi, una pausa nera in una vita ricca, esaltante, elegante, un momento suo, in cui essere quello che non deve essere, in cui fare quello che non si può fare"

Per la gloriosa rubrica di Cuore "Parla come mangi" le due righe di cui sopra si sarebbero potute tranquillamente tradurre, "A Lapo finalmente gli tira e decide di andare a transessuali", che peraltro trovo anche più vicino alla realtà. Oppure da oggi in poi si parlerà di "sfidadiversa-tour"?

La migliore comunque mi è sembrata la Stella: probabilmente preoccupata che sua mamma facesse uno più uno, ha tirato in ballo stili diversi di vita, "ci siamo lasciati mesi fa figuratevi", me la immagino al prossimo Verissimo (c’è ancora Verissimo vero?). "Certe cose non le faccio, sono una brava ragazza io, cosa crede. Nel nostro ambiente al massimo ci si fa un chinotto".

E comunque io che Lapo sniffasse dalle nove della mattina avevo cominciato a pensarlo dopo che, riferendosi al Del Piero aveva detto "…ha un talento smisurato ed è un elemento che potrà offrire ancora parecchio alla cusa bianconera". I danni della droga al cervello sono tutti in questa frase, direi. Ci si potrebbero impostare campagne preventive in stile pubblicità progresso.

Ma da uno così voi comprereste una macchina? E i tedeschi, i giapponesi e i francesi delle pubblicità dell’estate scorsa, quelli che ringraziavano ogni volta che  compravate un’auto straniera, si staranno o no sbellicando dalle risate?

Sui giovani d’oggi scatarrare non basta più

October 3rd, 2005 | By benty in Senza categoria | 24 Comments »

Da repubblica.it di oggi, il solito illuminante articolo sui presunti slang giovanili attualmente in auge. Sul finale viene proposto l’esempio agghiacciante di un possibile dialogo fra gggiovanidoggi, che riporto sotto. Ditemi che non è vero, che si sono inventati tutto quei folli di Repubblica, vi prego.

"Bella raga (ciao ragazzi), chi si colla (collare=fare la colletta per il fumo) un doscu (scudo=5 Euro), un cade (deca= 10 Euro), una zame (mezza= 50 Euro) per il moffo? Poi ci prendiamo una rabi (birra) e via tutti a reballa (ballare)".

Ma andatevene locuaffan.

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Kika out the jams

October 1st, 2005 | By benty in Senza categoria | 8 Comments »

Ma che ci credevate sul serio che un dj di indubbio talento come il sottoscritto potesse restare a lungo senza un ingaggio? Al grido di "A noi ce piace er roccherolle" stasera si ri-debutta al Kika, in centro. Per una sorta di misunderstanding non si e’ parlato di compensi, ne’ esattamente di residence.Insomma potrebbe essere la mia prima e ultima volta, e magari alla fine mi tocchera’ pure pagarmi le bevute. No, non fa ridere, il dramma e’ che e’ gia’ successo.