Posts Tagged ‘homecomings’

Incontri troppo ravvicinati – post locale

April 9th, 2004 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

Si era già parlato di localizzazione dei blog. Anche se non credo che intendessero esattamente questo, eccovene un assaggio, così ci ripensate. Le ultime dalla ridente città della carta:

La ex dell’amico stava al pub con la ex dell’altro amico, io ed entrambi gli amici seduti a qualche tavolo di distanza. Piccolo il mondo. Giochi di doppi sguardi incrociati, propositi di abbandonare il locale, poi abortiti. Benty aveva fino ad allora finto di non conoscere/non riconoscere/ aver improvvisamente perso la vista. Quando poi c’è stato l’imbarazzante contatto. Drammatiche parole di circostanza, pronunciate praticamente in stato catalettico. Ricordo solo di aver ripetuto tre volte in una frase le parole "Vacanze di Pasqua" ed aver augurato per sbaglio "Buon Sesso" a entrambe le ex. Momenti di notevole ilarità.

La figlia di un ex candidato sindaco trombato che ieri sembrava avere tutte le intenzioni di seguire le orme del padre. Non tanto nella politica, quanto nel farsi trombare nel succitato pub, da un giocatore della squadra locale di basket ( a cura del comitato "Bagaglino: scuola di fine umorismo"). Insistenti le voci che circolavano a proposito di piercing vaginali e di scambismo di giovani donne fra i cestiti locali. Inquiteudine fra i suppporters per la tenuta fisica dei giocatori in vista dei possibili play-off.

Piero, che non arriva a farsi la seconda birra, fra gli insulti giustificati del pubblico pagante. Buccetto che confessa a Piero i trascorsi sessuali della sua attuale donna, rivelando delle tresche fin lì ignote al povero Piero. Piero che invece di farsi un’altra birra corre a casa con propositi di violenza coniugale (bei momenti davvero).

Una giovane donna che ha scatenato nella truppa veri ormoni da quindicenni, esibendo inavvertitamente ma per lungo tempo, le sue mutandine rosa istoriate da Teddy Bear o Winnie the Pooh.

Allo stesso tavolo una giovane donna sfoggiava una scritta in paillettes sui jeans recitante la parola "KATTIVA" mandando in visibilio orde di trentenni ancora fermi alla seconda birra, ma immediatamente pronti per la terza. Si è vero ci basta poco. In particolare si rimaneva perplessi per le reazioni scomposte di un direttore finanziario legato al fosco mondo delle cooperative che, sull’onda dell’entusiasmo per la sua momentanea condizione da single, proponeva per la serata successiva il revival di antichi costumi postadolescenziali, quali i rinomati puttan tour. Ferma opposizione del gruppo fino alla terza birra. Poi un cauto apprezzamento dell’iniziativa alla luce di nuove considerazioni a latere.

Girovagando affrante in cerca di una terza birra, le truppe venivano decimate e si approdava ad un ristorante riconvertito a pub. Musica dal vivo, repertorio dai Police ai Pink Floyd. Pubblico acclamante, in particolare una giovane donna che puntava dritto al cantante, sfoderando come fine arma di seduzione un tanga (serata di mutande, mi limito a riportare i fatti ben separati dalle opinioni) che fuoriusciva abbondantemente dai pantaloni a cavallo basso. Sarebbe riuscita a baciarlo sull’angolo della bocca a fine serata, "Ma non farti delle idee" le abbiamo suggerito all’unanimità.

Terza ex di un altro amico (era serata anche di ex altrui, evidentemente): pur di evitarla Benty aveva imbastito una improbabile discussione musicale col barista.

Il gruppo di musica dal vivo era composto da due elementi: chitarrista che sbagliava gli accordi di Wish you were here (si proprio quella) cantante come il rasta di Ovosodo, possibile protagonista di @lessandra, che scordava le parole di Wish you were here (si sempre quella). Pubblico in visibilio incontrollabile.

Finale glorioso con incontro fra fabrianesi emigrati. Uno ero io. L’altro oltre ad essere il cantante degli osannati Motozzappa , gruppo di rock-blues agricolo demenziale, vanto della scena musicale cittadina, è attualmente un giornalista di Rainews24 che vive in America da 7 anni, dopo aver lavorato in Italia per l’Herald Tribune a Milano. Nella pagina linkata è ovviamente quello con la pancia di fuori: mai lasciarsi ingannare dall’apparenza.

I don’t wanna grow up

August 20th, 2003 | By benty in Senza categoria | Comments Off on I don’t wanna grow up

A un certo punto di ieri ho avuto come l’impressione che fossimo di colpo invecchiati. Dopo una cena lauta e abbondantemente innaffiata di vini (criticatissimo quello greco che ho portato io, in effetti faceva cagare, ma ‘sti sommelier non si reggono più) ascolatavamo comodamente seduti in terrazza Herbie Hancock a un volume accettabile, assaporavamo costosi sigari cubani (Patargas Lusitanias) sulle cui eccellenti caratteristiche venivamo illuminati dagli esperti in materia, e sorseggiavamo del Moscato e dell’ottimo Pampero. Ecco , ci siamo ho pensato , inchiodati da troppi sintomi di trentennità, non si fugge, stavolta siamo davvero cresciuti. Poi invece, ho capito che il rischio non lo correremo mai : come ai vecchi tempi del liceo, oltre ad una giusta ed inevitabile dose di revival e di spassosi aneddoti sulla Esanatoglia da bere, gli argomenti di discussione non sono cambiati. Amiamo da sempre parlare del posto da cui tutti proveniamo, tema che non finirà mai di sorprenderci, affascinarci ed entusiasmarci. Non parlo delle Marche.

Quel che piacerebbe a me…

August 19th, 2003 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Quel che piacerebbe a me…

Mi si è seccata la lingua a forza di rispondere alle solite domande rivolte alla mia debole persona da parenti e conoscenti pseudo interessati alle mie tribolate sorti elleniche. Domanda ricorrente : ma che cavolo ci stai a fare ancora in Grecia ? Ma quando torni ? Il mio dramma è che tento anche di non annoiarmi e quindi faccio sforzi sovrumani per differenziare le risposte, non riuscendoci. Sono reduce da una due giorni passati nel paisello di mio padre, fra parecchia noia e piccole gioie revivalistiche di un passato adoloscente (e non solo) con ex-amici-ormai-quasi-perfetti-estranei a cui, come è giusto, nulla più mi lega se non ricordi dai contorni sempre più indefiniti. So che non c’entrerà molto dirlo in questa sede, ma la maggiore consapevolezza che ho avuto da questi due giorni di ri-contatti è che non sono ancora affatto pronto a fronteggiare il dolore, la solitudine e la malattia, e la loro ineluttabilità, visto che a stento ne sopporto la vista e lo stoico, vano ed obbligatorio opporsi di certi miei cari. Stasera è nel fitto programma di impegni una cena con tutti i miei amici, praticamente il sogno di un anno che diventa vero davanti a pasta e , credo, molto buon vino.Poi da venerdì l’Homesleep weekend, da cui molto mi attendo anche in termini di nickname e indirizzi email che si tramutano miracolosamente in gente a cui presentarmi con una birra in mano, al mio solito. Nel mezzo dovrebbe anche starci una festa organizzata da certi comunistacci amici di mio fratello (e orgogliosamente affermo anche miei). Il mio sogno segreto e piccolo per quella sera è anche di piazzarmi (seppure per poco) dietro un paio di cdj a dispensare buonumore e bella muzak. Ma non l’ho ancora detto a nessuno, neanche a voi in verità. 

Suvenirsditalì

August 19th, 2003 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Suvenirsditalì

Sentita in un ristorante a ferragosto

Il mar Adriatico fa schifo perchè lo inquina il Po (e fin qui…ndB) nel Po confluiscono i rifiuti di tutta Europa, ci scaricano dentro anche la merda del Lussemburgo e del Belgio (sic!!!). Certo che la Svizzera è pulita, ci mandano tutta la mondezza a noi e loro fanno gli ecologisti.

Letta alla bacheca di un ipermercato ad Ancona

Autista offresi automunito de patente (testuale)

Vacanze italiane

August 12th, 2003 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

Credo che ‘sta storia della disoccupazione me la stia prendendo un po’ troppo euforicamente. Ma due mesi di ferie non ce li avevo dalla 5^ liceo credo, governava ancora Andreotti, preistoria. Sale inarrestabile l’entusiasmo per le prossime cene e feste (si parla di un accapatoio party, oltre ad un Loser ferragosto…) per i prossimi concerti al Mamamia, e all’Homesleep Weekend. Stasera quasi arriverei a Perticara, solo sapessi dov’è per Julie’s Bugo e ODM. Purtroppo, nonostante fossi arrivato in Italia in forma quasi impeccabile, le bordate di pasta al forno che mi sto sparando da quando sono arrivato (complice mia madre in versione mangia figghiuzzu) , mi faranno apparire agli occhi di chi chi da tanto non mi vedeva come un vecchio obeso. Non sono vecchio. Sono totalmente immerso in un dolce relax senza pensieri, un benessere che non ricordavo da tempo immemore. Durasse…

Finchè la barca va

July 19th, 2003 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Finchè la barca va

Ancora devo riprendermi dalla sbornia di ieri, che è arrivata puntuale e possente, come scientificamente previsto da tempo, senza possibilità di errore. Il primo impatto con la ridente città della carta è stato dato dal colpo d’occhio ai manifesti dei concerti affissi sui muri. In sequenza : Lou Reed, R.E.M., Vinicione Capossela, Carmencita Consoli. 4 bestemmie di seguito.Non ne vedrò neanche uno. Poi , finalmente, il sollievo : Orietta Berti presenzierà la sagra delle spuntature (Cacciàno ? Marischio ?) mi sono subito sentito meglio, Fabriano never lets me down. Ho rivisto un sacco di gente che non vedevo da molto prima di partire, alcuni anche abbastanza poco necessari. Altri invece assolutamente indispensabili. La cosa che mi fa abbastanza ridere è che nonostante me ne stia in Grecia da oltre un anno, ancora fungo da collante per gente che si rivede solo in occasione dei miei fugaci ritorni. In realtà trasudo leadership, boria e birra da ogni poro. Ho trovato parecchie cose cambiate, altre immutate, altre peggiorate. In effetti dopo mesi che medito quando e se e come tornare in Italia, questo cazzo di paisello ha il potere di farmi ricredere dato un semplice colpo d’occhio. Basta una sera. Anche bellissima come quella di ieri. Intanto non ho fatto altro che lamentarmi e bere. Poi, puntuali sono scattati i canti religiosi, belle tradizioni che non si perdono.

Stasera matrimonio del Capo con una straordinaria lettura della Genesi da cui ho dedotto che Dio era uno scrittore abbastanza ridondante, e come blogger non credo avrebbe funzionato granchè. Sono già pronto a rispondere all’infinito alle seguenti domande. Come si sta in Grecia ? E’ diverso da qui ? Ma lei (Dimitra) a spostarsi non ci pensa proprio ? E il lavoro, il lavoro come va ? Si ma che lavoro fai ? E il costo della vita è come da noi ? Ma tu stai bene o pensi di tornare ? E con il greco, con il greco come va ? E’ il mare , il mare dev’essere bellissimo , vero? ma dell’Italia non ti manca nulla ? Certo non si mangia male in Grecia, ma come in Italia….

Se leggete questo blog, se mi volete bene, se non volete vedermi volgere gli occhi al cielo e poi imprecare verso il blogger della Genesi, vi prego, ‘ste domande non me le fate. Credo che la vera ragione per cui ho aperto il blog sia fornire risposte a tale quesiti oltre a un sacrosanto narcisismo. Penso che la soluzione più pratica sia approntare un ciclostile con le più simpatiche risposte a quelle ed altre domande, da distribuire prima della cerimonia.