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Beerhunter

July 27th, 2003 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Beerhunter

Ho capito tutto. Questa è la mia strada, altro che Grecia. Io sarò al suo fianco, in giro per il mondo, a caccia di birre con lui, Michael Jackson. Quello giusto però. Questo è un curriculum da invidiare.

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Dammi tre parole

July 27th, 2003 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Dammi tre parole

ti skato-rouca foràs ? Ma che cazzo di vestiti ti sei messo ?

sinavlia = concerto

triandakrònon = trentenne

bira = birra

trianda evrò ià aftì skato-musiki den tha su dosso ute an me parakalas = trenta euro per questa musica di merda non le do neanche se mi implori

Ci sono cose che rimangono. Altre che se ne vanno affanculo con me

July 27th, 2003 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

Lei mi telefona e mi fa che le sue amiche sono come "invecchiate". Che la sera non se la sentono più di andare in giro a sbevazzare per i numerosi di bar di Syros e la costringono a starsene in campeggio e a fare la nanna presto. Parliamo di gente di 27 anni, mica di ultraquarantenni. E qui mi si innesca una delle mie personalissime e inarrestabili pippe mentali.Allora parto. Ho come il sospetto di appartenere ad una generazione sbagliata o forse mi ero troppo affezionato alla fascia d’età dai 18 ai 24 e non me la sento di abbandonarla ancora, nonostante l’anagrafe mi richiami brutalmente alla mia trentenne realtà. Altrimenti non si spiegherebbe perchè, con tutte le cose che uno può comprarsi con 40 Euri io mi sono riportato a casa solo riviste musicali e fumetti , dall’Italia. Come prima conseguenza mi sento parecchio più giovane di gente che frequento ed è nata dopo di me, al punto che anche questi si sentono in diritto di trattarmi, a volte, come si tratterebbe un giovincello. A volte risulta fastidioso, nella maggior parte dei casi sorrido, li guardo come si potrebbe guardare uno che proprio non capisce e al limite mi dedico a cose più meritevoli, tipo un’altra birra. Sarà anche per il modo con cui mi ostino a vestirmi, che a trent’anni di senso ne ha più davvero poco. Si , per carità, poi lavoro e faccio tutte quelle cose che fanno le persone che convivono circa a 30 anni. Alcune non le posso/voglio fare in quanto emigrato, tipo guardare la TV o pianificare le vacanze con altre coppie, e in queste occasioni sento che venire in Grecia è stata una scelta vincente. Però non mi sottraggo a tutte quelle attività come uscire con altre coppie, parlare di lavoro, pagare le bollette e affittare DVD (dopo ore di insulti e solo raggiungendo un compromesso quando il videoclub sta per chiudere e il tizio alla cassa ci guarda storto già da un paio d’ore). Ovviamente vinco io, perchè (che cazzo !) mi hai fatto trasferire in Grecia e almeno il lungometraggio di South Park o almeno i tre DVD con tutta la prima serie dei Simpson me li devi. Si certo, costa 10 Euro, embè ? Però il fatto è che non mi diverto, e purtroppo, lo do molto a vedere. Vi giuro che qui è cominciata a girare la voce che soffro di depressione e di nostalgia per l’Italia. In realtà credo sia solo noia e delusione per tutte quelle cose che mi aspettavo di trovare nella grande città e invece non ho trovato (a parte l’abnorme numero di localini, che poi riflettono i gusti della gente come ovunque e quindi per la maggior parte fanno cagare, come ovunque). Kape prima di trasferirmi a Salonicco aveva detto che le esigenze di una coppia sono pienamente soddisfacibili in posti di merda tipo Fabriano, quindi non c’era bisogno di andare altrove a cercare chissachè. Aveva ragione ? All’inizio credevo di si, e gliel’ho pure detto. Poi ci ho ripensato : la mia insoddisfazione risiede tutta nell’impossibilità di invecchiare, al prescindere dal vivere in coppia o meno. Siccome per me il successo massimo di un sabato è andare a un concerto, spendere tutti i soldi rimanenti in birre, e poi se si può ballicchiare e fare gli scemi fino a tardi, ho realizzato che dov’ero prima ciò era facilmente realizzabile. Qui no, per i seguenti motivi : non ci sono concerti. Se ci sono, costano trenta euri, anche il peggiore dei concerti e quindi non restano soldi per le birre.E poi non ci sarebbe gente disposta al prosieguo della serata fino all’alba perchè sono TUTTi più vecchi di me, si stancano gli fa male la testa e altre scuse che solo Piero saprebbe accampare. E ci aggiungono quell’aria da sufficienza mentre tu sei lì lì pronto a schizzare in volo che finalmente hai trovato un posto dove ti suonano Killing in the name of. Stasera poi a Fano c’era Vinicio. Pazienza.

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