Posts Tagged ‘autismi’

Altri nomi

February 13th, 2011 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

Non ne parlo, ma mi manchi. E mi manca il casino bello e faticoso, allegro e doloroso che siamo stati. Mi manca quello specchiarsi e trovarsi a perfezione, quel sentirmi a casa da te, che casa mia non eri. Certe cose vanno meglio ora. Certe no anche se dovrebbero, e non abbiamo ancora capito come si fa a trovarne di migliori, ma ho fiducia. Non te l'ho mai detto, ma sei bella da togliere il fiato. E quella bellezza che si vede colorata e riflessa in mille occhi degli altri come in un caleidoscopio, quei frammenti che riconosco come fossero parti del mio corpo, a vederli adesso mi fanno un po' male. Eise panemorfi, na ksereis

Avventi

December 18th, 2010 | By benty in Senza categoria | 1 Comment »

Solito post piuttosto inutile (non che gli altri etc etc) per segnalare alcune cose meritevoli d'attenzione soprattutto per i miei stalker

  • Il Post Sotto L'Albero, se non sapete cos'è ve lo spiega Akille, se volete sapere cos'è lo scaricate da qui.
  • La classifica dei migliori 20 albumdel 2010 di Vitaminic, roba per palati sopraffini. 20-11 e 10-1 con i video e le motivazioni. Dài che imparate qualcosa pure voi.
  • Per capodanno invece se vi va di abballare il Roghenroa ci si vede qui, che la musica la metto io. Il Roghenroa sarebbe questa cosa qui

Music is my girlfriend

October 2nd, 2010 | By benty in Senza categoria | 6 Comments »

Giochino facile facile, prendi una ex pensa alla musica che la contraddistingueva, spiegati delle cose

Hootie and the Blowfish: gruppo di AOR americano di una certa inutilità che nella vita di una persona media può destare l'attenzione al massimo in un paio di casi. Una prima volta perché citati in un episodio di Friends e una seconda perché la “ex-quella-davvero-ricca” si intigna e sbraita che deve assolutamente riavere indietro la sua fottuta audiocassetta di H&tB che mi aveva regalato. Tutto ciò dopo che l'avevo lasciata preferendole – inspiegabilmente – un anno di crassi bogordi a Lisboa. Cassetta registrata, peraltro.

Aqua: fastidiosissimo combo di pop-house-commerciale-plasticoso, imperdonabili autori di una hit mondiale che ha devastato i testicoli dell'umanità anni orsono. Rappresentano perfettamente “il nemico” per un giovine grunge degli anni 90. Mai vi aspettereste di incontrare il loro capolavoro quale UNICO cd presente in libreria appena entrati a casa della della donna che, dichiarandosi per mesi fan sfegatata degli Smiths, vi ha addirittura convinto a trasferirvi in Grecia. I'm a Barbie girlfriend in a coma.

Cure: Gruppo simbolo della “ex-quella-gotico/darkettona”, quella dei polsi tagliati, dei pianti di notte, dei lunghi capelli neri, delle poesie, degli esoterismi, delle depressioni interminabili, delle lettere pesantissime, dei silenzi gravidi di pensieri e degli sguardi intensi che significano-più-di-mille-parole. Quelle che non possono durare oltre le due settimane, altrimenti uno inizia a riconsiderare davvero l'opera omnia degli Aqua.

Umberto Balsamo: indimenticato autore di “Balla”, brano che ha conosciuto purtroppo una seconda giovinezza con un remix nei primi anni 90, quando sarebbe stato meglio evitare che ne vivesse una prima, di giovinezza. Canzone che si lega indissolubilmente all'ossessione sentimentale dei 18 anni, relazione sbocciata dentro un'orrenda discoteca dell'entroterra marchigiano – appunto sulle note di “Balla” – e abortita in meno di 24 ore, ma con strascichi incredibilmente pesanti per almeno un anno e mezzo. Una storia così platonica che Platone a confronto sembrava John Holmes. Visto l'accompagnamento musicale mi piace crederla una specie di punizione divina.

Litfiba: una delle pagine più ignominiose del mio tutt'altro che impeccabile curriculum di fan. Una cotta musicale presa a 17 anni, il gruppo di cui ho visto il primo concerto al paisello e di cui ho assistito incredulo alla vergognosa decadenza. Il gruppo che dal 1991 al 1995 (sì, anche Spirito) ho ascoltato più spesso in macchina, sulla gloriosa Panda rossa modello base, dove ho tentanto i primi goffi approcci sessuali con la “ex-quella-che-ti-lascio-ma-scusa-non-è colpa-tua-sono-io-che-ho-dei-problemi”. Retrospettivamente forse erano i Litfiba il problema e non potrei manco darle torto. Come non fosse stata sufficiente la macchina scomoda.

Rick Astley: recentemente tornato ai clamori delle cronache per una specie di meme di proporzioni mondiali, autore nel tardi anni 80 del tormentone “Never gonna give you up”. Basso, fuori moda già ai suoi tempi, vestito come un testimone di Geova la domenica mattina, col vocione da crooner dei poveracci. Non poteva essere che l'inno di un due di picche epico, ancora più doloroso perché somministrato da una che ti moriva dietro da due anni. Una specie di gol a porta vuota sparato invece mestamente in tribuna. Ogni tanto, di notte, ancora sento i fischi dagli spalti.

Avril Lavigne: esempio di musica per iggiovanidoggi. Un rock finto cantato da una vera giovane finta ribelle. Un gran successo e una gran tristezza, soprattutto per uno che di rock si ciba fin da piccolo. Si sarebbe potuta bellamente ignorare senonché la “ex-quella-che-voleva-fare-la-cantante-alternativa” ne era affascinata e ne traeva apertamente ispirazione per i suoi pezzi, tragicamente autografi e autoprodotti, che ero costretto ad ascoltare con sguardo concentratissimo, commentare contrito, “consigliare” agli amici dj. Raramente il sesso anale ha assunto connotati più punitivi, per quanto mi riguarda.

Hana-bi: gruppo misconosciuto di noise greco, pretenziosissimi, gentaglia uscita da centri sociali che credeva d'essere i Sonic Youth, invece di abbracciare la sacrosanta via del tornio. La “ex-che-viveva-nella-comune” diceva che erano suoi amici, che erano un sacco bravi, che avrei dovuto assolutamente metterli nei miei dj-set, che di lì a poco sarebbero esplosi, altro che Fugazi. Un ascolto, un ipocrita “Si, davvero bravi”, una fine della relazione rapida, un cd immediatamente scagliato dalla finestra con maestria.

James: gruppo di britpop dalle misteriosissime quanto eclatanti fortune in Grecia. Per ogni italiano che ascolta i Negramaro c'è un greco che ascolta i James, sono per i greci oggi quello che gli U2 erano negli anni 90 per l'Italia. Universalmente acclamate le loro tre-quattro hit, sempre sold out i loro concerti in terra ellenica, tormentoni sempre presenti nei dj set poprock salonicchesi, e se non li suoni tanto te li chiedono. La “ex-che-una-botta-e-via-basta-e-avanza” li scelse come colonna sonora dell'unica serata passata insieme. Non c'è da spiegare molto altro sul perché del suo nome d'arte.

U2: gruppo da menzionare unicamente perché autori di Zooropa che, registrato su una cassettina bianca, ti venne regalato dalla “ex-che-se-la-tira-perché-abita-in città” ben diciassette anni fa. Cerbiatta altezzosa di cui avresti incrociato il cammino a più riprese. Il pezzo più melenso, più uduistico in senso dispregiativo, era “The first time”. Ovvero il pezzo che cantavate insieme. E che poi ti struggevi a sentirlo da solo in cameretta dopo che a settembre lei, come sempre, ti lasciava. Lo stesso pezzo che hai cantato anche ieri sera proprio insieme a lei che, con soli 15 anni di ritardo, è diventata finalmente tua moglie.

(I know what you did) Last summer

August 7th, 2010 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

In pienissima estate sabbatica, costantemente sotto un ventilatore coi 38 gradi che ci sono qui a Salonicco, la vita scorre lieta fra una visita dal medico e una visita dal medico. Per fortuna che a casa ci abbiamo l'amaca e ora anche il gatto, Tommaso. Per il resto voglia di scrivere poca e dirottata su altre "testate" o su progetti che non decollano, vacanzuole che si prospettano e batterie che si ricaricano. Ancora devo fare i bagagli per il ritorno e già ci ho l'agenda piena di cose da fare, musiche da ascoltare, posti da visitare e soprattutto persone da vedere e rivedere, che saranno l'unico rimedio buono per farmi passare il maldigrecia. Sì perchè, forse non ve l'avevo detto, fra poco la ragione sociale del blog verrà meno: sempre tragedie sono ma assai meno greche.

Intanto per i fan duri e puri in astinenza dalle mie imprescindibili perle di saggezza (ciao mamma!) vi linko in differita di pochi mesi – ovvero mi linko per tenerne traccia –

E ne ho in serbo altre divertentissime.

update il podcast delle ultime quattro chiacchiere che abbiamo fatto l'altroieri su Radio24 con Achille a Giro di Vita

Riabilitazioni, revisionismi, sdoganamenti e la morte ti fa bella

July 30th, 2009 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

Allora, togliamoci subito il prevedibile trittico di frasi fatte che uccidono questo genere di discussioni: il mondo e’ bello perche’ e’ vario, de gustibus non disputandum est, mi farei uccidere per difendere la tua liberta’ di esprimere un’idea diversa dalla mia. Bene, ok, siamo tutti d’accordo, poi vi dico anche quella delle mezze stagioni. Ora proviamo ad andare avanti.

Il problema e’ che a un certo punto della tua vita ti imbatti in Diaco, in Ferrara, Gasparri, Gigi D’Alessio,  Darko Pancev e devi prendere posizione. Ti piacciono? Li rispetti? Devi dire cosa ne pensi, devi tuo malgrado schierarti. Ignorarli non vale, le sfumature qui non esistono, non ci provare nemmeno. Sono espressioni assolute del male, declinato in vari campi dell’esistenza umana. So di essere manicheo, so anche che solo gli stupidi non cambiano mai opinione. Pero’ a volte occorre fissare dei paletti. Qualche giorno fa Veltroni riabilitava Craxi, D’Addario la madonna. Sul Guardian invece Alan Mc Gee (mica Luzzato Fegiz) riabilitava nientepopodimeno che i Bon Jovi. Allora, dove vogliamo arrivare?

Il continuo e ciclico riproporsi di mondezza culturale e politica della nostra societa’ e la sua conseguente elevazione a modello "da seguire" sembra essere lo sport preferito dei media (per una voltra non solo dei nostri). Mi vengono in mente innumerevoli episodi e personaggi: da Robbie Williams a Michael Jackson (che per vent’anni nessuno ha cagato o difeso, a parte Dispenser), da Goffredo Fofi che sdogana Nino D’Angelo a tutto lo scolo di fogna riesumato da Fabio Fazio con la sua nostaglia del passato e i suoi programmi di merda. Pensate alle mirabili operazioni "simpatia" che hanno permesso a gruppi come i Cugini di campagna di poter ancora andare in giro a definirsi musicisti, anziche’ pulire cessi.

Non e’ il tipo di riabilitazione che si effettua dicendo che anche Hitler innaffiava con amore le sue piantine, o che Mussolini ha bonificato l’Agro Pontino e faceva arrivare i treni in orario. Quelle sono argomentazioni di persone che prendono frasi fatte e scorciatoie cerebrali, persone prive della capacita’ stessa di argomentare. Rivalutare Jovanotti, alla luce del percorso artistico che ha compiuto, magari non lo condivido, ma lo posso anche capire, al limite. Riabilitare qualunque artista o politico caduto in disgrazia solo perche’ muore o perche’ e’ passato tempo sufficiente per parlarne -per qualche motivo – bene e’ un’operazione che mi ha francamente sbrindellato i coglioni. Oggi riabilitiamo Craxi e domani riabilitiamo pure Berlusconi, Alberoni, Minghi e Renato Portaluppi.

Banalita’ del giorno

July 9th, 2009 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

In certe mattine inondate dal sole di luglio, certi abbracci da togliere il fiato alla fermata dell’autobus spiegano piu’ di 1000 parole, 100 promesse e anche di un paio di matrimoni, secondo me.

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Revolution starts at home

June 12th, 2009 | By benty in Senza categoria | 5 Comments »

Mi rivolgo a voi, Carfagne, Gasparre, Calderole, Vespe e via vomitando. E’ l’appello di un giovane marito, assai preoccupato per le sorti del suo matrimonio.

Cosa avete fatto a mia moglie? Cosa le avete fatto, per l’amor del cielo? COSA LE AVETE FATTO ?!

Dov’e’ quella donna dolce, prodiana dentro, a tratti fassiniana, cresciuta a pane e Espresso, attenta e pacata commentatrice dell’attualita’ italiana, della sua politica, sempre capace di una battuta beffarda, di chiudere ogni discussione con una risata, seppure amara? Che fine ha fatto?

Avrei dovuto forse accorgermi – oh giullari di corte, oh melma che infesta l’etere e il parlamento- che dava segni di cambiamento, direte voi. Cenni di squilibrio sempre piu’ frequenti e indignati davanti alle vostre continue malefatte politiche – oh bugiardi prezzolati, oh razzisti maligni, oh casta putrida e sfacciata. Avrei dovuto interpretare meglio i suoi "Ma hai letto? Hai visto quello che ha fatto?! " sempre piu’ spesso e sempre a volume impercettbilmente piu’ alto "Ma che davvero hanno fatto passare quella legge!?" "Ma sono scemi?" , come ho potuto lasciarmi scivolare addosso quei "Ma veramente hanno fatto ministro a QUELLA!? Ma che scherziamo?". Era in atto una metamorfosi, ma ora che e’ giunta al suo completamento e’ ormai tardi e indietro non si torna – oh maledetti lecchini, oh servi ciechi del potere, oh scarafaggi in grisaglia.

Forse si, forse non sono stato attento, ho peccato di leggerezza. L’ho lasciata troppo tempo da sola a esporsi eccessivamente agli effetti nefasti di youtube, blog, tumblr e quotidiani online. Dove passano informazioni, piccole e grandi tutti i giorni, che fanno travasare la bile a litri, opera vostra – oh briatori ministeriali, oh dignita’ da smacchiare, oh schiuma immonda del ciarpame politico-mediatico. 

Che rapporto ha quella donna che amavo dolcemente con quella invasata fanatica politica, che oggi vive con me? Colei che in mattinata ha esordito dicendo che Gheddafi aveva ragione e andrebbero capite meglio le ragioni del terrorismo, nel senso che lei una pallottola su una gamba a Borghezio gliela pianterebbe volentieri.

Chi e’ questa pasionaria che commentando l’intervento della Brambilla a Ballaro’, batteva i pugni sul cruscotto sbavava, urlava che la Serracchiani avrebbe dovuto percuoterla in testa con un bastone a quella serva demente, e poi basta a fare quelli di sinistra comprensivi e che ascoltano composti. Basta cazzo !

Da dove arriva questa sconosciuta esagitata che giace nel mio letto, che oggidi’ e’ uscita dall’auto sentenziando solennemente, "Ormai qui non c’e’ alternativa, occorre impugnare le armi !" ?

Io non so – oh odiosi governanti, schiavi spudorati, sicari della democrazia, pompinare di regime  – non so piu’ chi sia costei, questa violenta fomentatrice d’odio politico, questa iraconda potenziale assassina, questa brigatista kamikaze che mi ritrovo al mio fianco al posto di mia moglie.

Pero’ mi fa abbastanza sangue, quindi ci tenevo a ringraziarvi.

6 anni e 25 minuti

June 3rd, 2009 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

Mi sono stati concessi 25 minuti per dire quello che ho da dire. Come sempre in queste occasioni non ho assolutamente un cazzo da dire. Ma sono occasioni a cui tengo. Solo io, e non si sa esattamente perchè.

Non metto dischi da un mese e mezzo : l’esperienza al Sarai si è conclusa presto, come sempre "musica assolutamente inadatta al locale" la causa dell’interruzione del rapporto di lavoro. Poi ho messo i dischi in Italia, senza clamore.
Non compro dischi da un mese e mezzo: doppio acquisto al concerto degli Zen Circus, ho preso Villa Inferno e Dr. Seduction, now in heavy rotation. Sempre stato fuori tempo massimo.
Non fumo da quasi 5 mesi : ivi non incluso il narghilè a Istanbul.
Non gioco a calcio da oltre un anno: ma resto sempre una spanna sopra il 70% dei blogger che conosco.
Non mi interesso seriamente di calcio da molti anni.
Non vado a un concerto da quattro giorni: università Aristotele di Salonicco, gruppo cretese nemmeno malvagissimo, gli Hainides.
Non vado a un concerto serio da un mese e mezzo: Zen Circus, al Thermos di Ancona
Non scarico musica illegalmente da un’ora.
Non bevo birra da 10 minuti.
Non vado in Italia da quasi un mese e mezzo.
Non voto Berlusconi da prima di nascere.
Non credo di votare mai più per il PD. Fatto una volta nella vita, pentitomene amaramente, grazie tante, alla prossima. Se Franceschini candida Gino Flaminio potrei ripensarci.
Non bestemmio da circa 5 minuti.
Non indosso scarpe da donna per allargarle da ben tre minuti.
Non aggiorno il mio status su Facebook da settimane e nessuno sembra risentirne, tantomeno io.
Non ho smesso di scrivere su splinder per 6 anni esatti esatti, nonostante gli esiti discutibili. Quando vi siete rotti fate un fischio voi, sennò mi sa che io quasi quasi continuerei ancora per un  po’.

Meravigliosi quadretti familiari II

May 26th, 2009 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

AH ! L’antica arte del karaoke mattutino ! Si prenda Winterlong dei Pixies, si stampi il testo, si scarichi la canzone in formato mp3, la si introduca nel lettore con cuffiette auricolari. Si salga in macchina con la consorte, addetta alla gestione del lettore e alla manipolazione dei testi e ci si ponga alla guida di un automezzo con targa italiana in terra straniera. Non resta che divincolarsi nel traffico di una citta’ di un miilione e mezzo di abitanti dando un’occhiata ai testi e rischiando ripetutamente di schiantarsi. Cimentatevi ora in cori a due voci di cui voi, elemento virile e villoso della coppia, effettuerete dei virtuosi falsetti. Un duetto alla Ike & Tina, o se preferite alla Al & Romina, dove voi, quello con la barba, fate la parte di Romina.

Meravigliosi quadretti familiari

April 29th, 2009 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

Le avrete viste in certi film dal vago sapore ozpetekiano o peggio (?) mucciniano, le scenette di famiglie modello che cantano tutti insieme appassionatamente in coro Battisti o Mina, no? Persino Moretti ci e’ caduto.

Nell’ultima settimana, mia moglie ogni mattina sale in macchina, mette Emilia paranoica dei CCCP a tutto volume, prima ripete a squarciagola il falsetto e la risata isterica di apertura, poi inizia a fare lo stupefacente balletto del "tacchino robot", che e’ una cosa a cui e’ impossibile rendere giustizia a parole. Sostiene "Mi da’ energia". E questo dopo nemmeno un anno di matrimonio.

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