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Benty’s readers digest

June 26th, 2004 | By benty in Senza categoria | 14 Comments »

Ultimi giorni greci

1000 kilometri in 30 ore per vedere dei Pixies con un Frank Black in forma assoluta, forse la nascita di una vera amicizia ed infine un assaggio dell’assurdo traffico ateniese. Adesso sono pronto per affrontare Città del Messico, credo. Poi giusto il tempo di fare le valigie e togliersi dai piedi. Volevo scommettere dieci euro sul passaggio della Grecia contro la Francia all’europeo, ma poi ho desistito. Soldi buttati, credo di aver detto. I Mogwai hanno hanno dedicato un brano alla Grecia "…in particular if you beat England". Ma poi ci ha pensato il Portogallo, per fortuna.

Day one

Quella che doveva essere la serata clou dell’evento dell’anno a Fabriano city, la notte prima del Palio (un giorno ci scriverò un post nostalgico, siete avvertiti), si è rivelato un flop, come in tutti gli ultimi anni. Il declino inesorabile di una manifestazione e per riflesso di una popolazione giovanile, per cui la massima forma di divertimento resta la serata pizza e dvd; il cui assessore alla cultura e alle politiche giovanili proclama dalle pagine del giornale di sinistra locale che portare qui per la data zero artisti come Vasco Rossi e i Lunapop ha dato grande lustro a questa città, utilizzando termini come fermento culturale. E noi, anche chi non vive più qui, ancora a lamentarci e a lambiccarci il cervello, a maledire la mentalità di questo buco di culo di paesello. Mai fatto un cazzo a riguardo però eh… In realtà dilaga ancora l’alcolismo, grazie a Dio.

Sara

Sara è bellissima, lo è da sempre. Il fatto che fosse scomparsa in seguito a relazioni pluriennali extracittadine e non, non le ha tolto un briciolo del suo splendore. Un corpo da togliere il sonno e le movenze da gatta, occhi azzurri in cui annegare dolcemente. Mi ha stupito quella confidenza che ha mostrato verso di me, dopo che non ci parlavamo da anni. Mi ha sorpreso la sua insistenza nello sfiorarmi, la sua dolcezza un po’ posticcia e un po’ alticcia, come se quel furtivo bacio sulle scale, ad un capodanno di otto o nove anni fa, fosse successo ieri, come i suoi ricordi ancora ben freschi del liceo. Sara sostiene che dovremmo esserci tutti al matrimonio della sua amica, e dovremmo tornare a formare quel fantastico gruppo di amici che eravamo. Un gruppo di merda, come si è visto chiaramente, scioltosi fra recriminazioni e ripicche, pettegolezzi e malevolenze. Tenuto in piedi da uno sputo alla vodka. Ma tanti anni devono averglielo fatto dimenticare. Ho dovuto mentirti Saretta, mentre mi imploravi con gli occhi, e tu non lo sai. Ma quel giorno ci sono i Sonic Youth a Bologna, e non credo che mi avresti mai potuto capire.

Day two

Il delirio alcolico inizia presto e finisce presto. Trovo irritante che continuino a sbatterci fuori dai bar per il coprifuoco indetto proprio in occasione del Palio (hai visto mai che dovessimo pure divertirci). Rivaluto di colpo anche la fottutissima Grecia. Del Palio neanche ci accorgiamo, ebbri di gioia che siamo per la vittoria do Portugal contra dos fodidos inglesos (messaggio in lingua originale arrivatomi in nottata). Vedere quella mezzasega di Beckham che fallisce il rigore e si inchina davanti ai miei lusitani mi ha fatto godere come poche altre donne hanno saputo fare.

Day three: degli europei di calcio (3). L’uomo giusto nel posto sbagliato.

Non c’entra nulla immagino, ma quando nel 98 i Sonic Youth erano in tour estivo in Europa io sarei stato in tre dei paesi in cui avrebbero suonato. Stavo finendo l’Erasmus a Lisbona, sarei tornato per un breve periodo in Italia, sarei subito ripartito per andare per la prima volta Grecia, da lei. Ci sarebbero stati tre concerti a cui sognavo di andare. Riuscii a perderli tutti e tre per pochi giorni, ero sempre nel posto sbagliato. Ecco, ora la Grecia e il Portogallo festeggiano in strada, ed io sono qui ad imbarcarmi in ulteriori imprese a sfondo etilico, sul cui inviolabile segreto vige un patto di ferro. Potrei finire incaprettato, questi non scherzano mica. Sui miracol(at)i greci non ho parole, ma mi dà tanto il sapore dei poveri e piccoli che vincono contro ogni pronostico sui grandi e ricchi, come in certi stupidi film americani e devo dire che sarà pure retorica a basso costo, ma mi piace, mi piace davvero.

Benty vs people/ Benty meets the bloggerz

Su gente che si compra kit per produrre birra in casa, gente che si sta ingozzando di tapas a Granada fra chicas andaluse e una pioggia di chupitos, su gente che celebra i ritorni di vecchi pirlas, o che strappa allegramente carte di identità, su gente che si sposa per la seconda volta con la stessa donna, su gente che va a Cuba con la ragazza, sulla giovane Angelina e su altre persone di cui aspetto con ansia pacchetti regalo e di cui non ho ancora colpevolmente promosso le ultime fatiche: beh, su questa gente non ho ancora nulla di preciso da dire se non esprimere un confuso sentimento di amore e affetto incondizionato. In compenso me ne scompaio volentieri in Sicilia, per poco, abbastanza pronto ad incontrare giovani bloggers sotto il palco dell’iguana il 10 luglio a Torino. Preparatevi all’evento. A presto ladies and genltemen, riguardatevi.