E tutti vissero felici e contenti

21 October 2003 | By benty in Senza categoria

C’era tanto tempo fa (quasi sette anni) un paesino medievale posto in cima ad una collina. Questo paesino, che c’è ancora, divenne in seguito famoso per determinati metodi di insegnamento che si usavano applicare nella piccola ma antica università , che è tutt’ora anche la maggiore industria del luogo. In questo bel paesino ogni anno a maggio , come in tutti i cazzo di paesini medievali della zona, veniva organizzata una festa popolare, la “ festa della spada ”. In questa festa si beveva tanto e il giovane Benty quando ci andava beveva tanto pure lui insieme ai suoi amichetti e faceva casino, fondamentalmente perché era giovane e cretino. Proprio come oggi, a parte che non è più tanto giovane. Però si divertiva parecchio, questo si. In quello strano paese, prima mettevano in circolazione sottocosto dei quantitativi di vino al bisolfito spropositati, e richiamavano gente proprio in virtù delle matte bevute che ci sarebbero state. Poi si incazzavano che c’era sempre troppo casino e troppi ubriaconi in giro. Strani abitanti direte voi. Anche un po’ stronzi aggiungerei io. Ma d’altronde se apri le osterie e abbeveri una fra le comunità di studenti universitari più fancazziste d’Europa (affermazione contestabile, lo riconosco) poi non è che pretendi che ti lascino dormire in pace. Anche perché poi, il cittadino, comunque ci lucrava su tutta la faccenda. Ma siccome il cittadino era proprio un po’ stronzo e siccome in questi paesetti non succede una benemerita mazza tutto l’anno, proprio durante questa festa la cittadina veniva blindata. Carabinieri in ogni angolo di strada in assetto abbastanza poco amichevole, che manco al G8. Benty beveva sempre e festeggiava, povero scemo. Cosa non si sa. Non ci ricordiamo il motivo per cui Benty quella fatidica sera di maggio non bevve affatto. Forse una birra, come dire nulla. E’ probabile che la sua temporanea astinenza da alcool fosse dovuta a qualche sbornia presa nei giorni precedenti. Ma, vale la pena ricordarlo, Benty era cretino. Passò una pattuglia di carabinieri e lo stolto non trovò meglio da fare che intonare una canzoncina su mestieri poco affascinanti dati dalla disoccupazione ai simpatici carramba boys, per di più con braccio in alto rivolto alla pattuglia. Benty non strillò affatto, né riuscì peraltro a completare il famoso ritornello (mancava proprio la parte dell’insulto) ma la pattuglia se ne avvide e lo redarguì aspramente (“ti metto le mani sul collo”), stilò un verbale e poche settimane dopo partì la denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale e manifesta ubriachezza. Proprio quella volta che il fessacchiotto neanche aveva bevuto, pensate un po’ voi. In particolare la seconda denuncia Benty ,che era deficiente, se la appose al petto come una medaglia al valore. Leggendo analiticamente il verbale si ritrovavano perle letterarie fra cui : instabilità emotiva ed umorale, incapacità a mantenersi in equilibrio e crisi di pianto, che furono inventate di sana pianta dalla fervida immaginazione degli omini in uniforme. Che fantasiosi ! Così fantasiosi che ci tirarono dentro anche un amico di Benty che non c’entrava nulla, ma nulla proprio. Sarà stato che c’aveva i capelli troppo lunghi. Vi furono ben due processi , in cui i testimoni dei carabinieri si presentarono in alta uniforme o con tenute da battaglia, alla Rambo. Entrambi i processi terminarono con esito positivo : Benty risulta ancora incensurato e probabilmente in tutto ciò non c’è davvero giustizia. Ma questo è un altro discorso. Nel frattempo, i simpatici caramba boys non si dettero per vinti , e nonostante le due sentenze di assoluzione, denunciarono metà dei testimoni di Benty per falsa testimonianza, reato parecchio più grave. Cioè, ‘sta povera gente era fiduciosamente andata in tribunale a dire cose del tipo “Ma guardi ero lontano non ho sentito bene , ma mi pare che…” riferendosi ai fatti di una notte di due anni prima e quelli aprirono un processo incidentale, nonostante le due sentenze di assoluzione per il processo principale (che peraltro si basava su accuse molto meno pesanti). Ma si sa che i giudici sono antropologicamente diversi se non proprio dei disturbati psichici. L’altro ieri dopo una prima sentenza di condanna a 10 mesi e dopo circa 7 anni dall’accaduto, gli amici di Benty sono stati tutti definitivamente assolti, fra i velati insulti rivolti ai carabinieri da parte dei giudici di secondo grado (di questo tenore : ma guarda tu se ci tocca perdere tempo con ‘ste stronzate).

Morale della favola

  • sceglietevi gli amici giusti e non dei cretini, che sennò possono essere cavoli amari, vostro malgrado.
  • la giustizia trionfa sempre (o quasi)
  • La sapete quella dei carabinieri che vanno a puttane ? Allora …
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2 Comments on “E tutti vissero felici e contenti”

  1. giudici tutti comunisti! benty vada in galera! viva il garantismo! viva i caramba! abbasso i giudici tutti matti!

     

  2. …. la disoccupazione, v’ha dato un bel mestiere…
    ma parliamo di un benty canterino d’ altri tempi.
    bai bro