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Amor fou

September 21st, 2007 | By benty in Senza categoria | 6 Comments »

Ogni tanto ci si ricorda che una volta si parlava pure di musica in questo blog. Qui in Grecia latitano i concerti, in Italia e all’estero invece abbondano le uscite, in rete impazzano i blog recensori e si rinfocolano le usuali polemiche fra blog musicali e giornalisti di settore (che poi sono blogger a loro volta, innescando spirali di odio e incomprensione, altro che festival dei baci). Tutto normale, normale dunque anche che di musica si straparli in giro. E allora pure io. Degli Amor Fou pero’ non e’ che se ne sia parlato tantissimo, mi sembra, a mio avviso non abbastanza. Tempo fa Inkiostro accennava al nuovo progetto di Alessandro Raina, ma dopo la lettera aperta dello stesso Raina tutto fini’ in cagnara e del nuovo progetto nulla si seppe. Comunque il primo ottobre esce il loro esordio la Stagione del Cannibale per Homesleep

Parto apertamente dal pregiudizio che a me Raina sta simpatico: perche’ scriveva cose bellissime sulla mailing list dei Giardini ni Miro’, perche’ mi fece scoprire anni e anni fa i Julie’s Haircut scrivendone non mi ricordo dove e curandone una distribuzione postale mooolto diy, perche’ si rivelo’ attento e originale osservatore di Salonicco, e perche’ cantava nei GdM indossando t-shirt dei Blonde Redhead che gli ho invidiato per anni. Inoltre me lo presento’ PL2 ad un Homesleep festival anni fa e mi parve assai gentile e timido, cosa curiosa per un frontman (e davvero ho faticato a capire chi lo accusava in rete di spocchia e vanagloria) e caratteristica che ho ritrovato anche nelle sue produzioni musicali successive.

Mi posso buttare in una definizione da pseudo giornalista musicale? E’ musica pop d’autore dalle influenze molteplici e altissime (Tenco, Battisti, Smiths, Gainsbourg, Radiohead, etc..) e abbondano pure i riferimenti extramusicali, cinematografici, letterari o squisitamente estetici. Raina canta in Italiano (a me la sua voce piace parecchio, dai tempi dei Giardini) liriche al sapore di autunno, appoggiate su basi venate di quell’elettronica malinconica, che ho cominciato ad amare dai tempi di Neon Golden. Fine del grossolano tentativo di giornalismo musicale. In genere mi astengo dal commentare album o artisti su questo blog, se non dopo averli visti da vivo. Converrete con me che faccio anche bene. Ma mi sento di fare un’eccezione per gli Amor Fou.

Ci sono tre pezzi in rete da ascoltare sul loro myspace .

Qui un’intervista al gruppo

qui il profilo su rockit