Dear Catastrophe Teacher

13 October 2003 | By benty in Senza categoria

Signore e signori si comincia a fare sul serio. Finora erano state solo lezioni di supporto ad altri insegnanti o lezioni private con uno studente al massimo. Da stasera si scende in campo davvero. Giornata tiepida e ventilata, spalti gremiti : avrò una classe di ben dieci elementi. Ma le cose sono cambiate in gran fretta. Altro che ritmi greci. Solo ieri ho saputo dai miei datori di lavoro che non dovrò affrontare una classe di livello italiano intermedio (come ero stato inizialmente informato), con cui almeno mi sarei potuto esprimere in Italiano dall’inizio. Eh no . Troppo facile. Invece stasera inizierò ad insegnare in un corso elementare. Non vi dico la gioia. Soprattutto visto che non mi ero affatto preparato ad una tale evenienza, non essendomi stati neanche forniti i libri per vedere che cacchio devo insegnare a gente per cui l’Italiano è come l’arabo. Molto bene. Mi rimangono cinque ore per inventarmi una lezione di livello basico e , come hanno sottolineato, per pensare qualcosa in modo da riuscire simpatico ai ragazzi. E invece ritengo più costruttivo venir qui, in piazzetta a spiattellare tutto a voi, fedeli e voraci lettori. Se ritenete che ne valga la pena fatemi gli auguri. Io dico che sarebbero sprecati, comunque.

5 Comments on “Dear Catastrophe Teacher”

  1. Gli auguri non te li faccio però una raccomandazione sì: trasforma il tutto in qualcosa di assolutamente grottesco! Almeno divertiti.
    Spaghetti, mafia, mandolino e baffi neri….io inizierei da queste parole base.

     

  2. in bocca al lupo ellenico, caro benty.
    ho una fiducia smodata nelle tue capacità! ( quest’ affermazione puzza di cazzata pazzzzesca)
    io comincerei con l’ alfabeto…magari, poi con gli insiemi 🙂 per poi portare la tua scolaresca ( che concetto alto!!!) verso orizzonti lessicali propri della stirpe benty……
    cmq sia, divertiti 😉

     

  3. io ho insegnato inglese all’asilo, che non è proprio uguale, ma l’abc di ogni insegnante per ragazzini è sempre lo stesso: polso e divertimento. e mi raccomando i supporti multimediali, ché se tutto il mondo è paese, sarà un arcaico mangianastri: falli cantare, però!

     

  4. supporti multimediali a gogo. E’ che non sono proprio ragazzini, bensì giovani studenti universitari, che forse è pure peggio. Soprattutto quando il libro (che per noi è legge e salvezza) ci impone ascolto e ripetizione ad alta voce nientepopodimeno che dell’alfabeto italiano, non leggo esattamente l’entusiasmo nei loro occhi. Cheppalle

     

  5. auguri, prof. io comincerei dalle parolacce, ma magari quelle le sanno già