Alan

11 October 2003 | By benty in Senza categoria

Alan è irlandese, ed è qui in Grecia per il mio stesso motivo : una donna. E’ un ragazzo tranquillo e sufficientemente divertente. Inoltre ci troviamo a meraviglia davanti ad una serie di birre medie chiare, di numero non inferiore a cinque, con il costante rimpianto che non siano Guinness, più comprensibile da parte sua a dire il vero. Sin da prima del suo sbarco a Salonicco contava molto sulla mia presenza seppure ci fossimo visti una volta solamente in precedenza. A quel tempo la ragazza di Alan, Maria, mi aveva implorato di non rivelagli quello che prendevo di stipendio con i fantastici lavori che avevo trovato qui. Lui lavorava a Londra, da tre anni come architetto, che era proprio quello per cui aveva studiato e guadagnava quello che guadagnano gli architetti a Londra, corrispondente a circa otto volte quello che guadagna un laureato italiano in economia in Grecia, nel mio caso. Poi ad un certo punto Alan, di Londra e del suo casino si era stufato, ed aveva deciso di seguire Maria e trasferirsi a Salonicco, che non è proprio un’oasi di serenità, con il suo milione (e mezzo ?) di abitanti. Greci per giunta, il che significa che anche per dirsi “Buon giorno come sta?” sembra sempre che stiano lì lì per menarsi e che guidano come se avessero un codice della strada autonomo, ognuno il suo. Da quando Alan è arrivato a Salonicco è scattata di nuovo la drammatica operazione “Inserimento greco-sociale di uno straniero” . Rivedo in Maria, lo stesso tipo di disperazione ed ansia che leggevo l’anno scorso nel volto sconsolato della mia ragazza dopo l’ennesima giornata di merda, che la porta compulsivamente a chiedergli “Alan ti diverti ? Alan ti piace qui ? Non è bello ? Eh Alan ?”. Che poi almeno io lavoravo, perché un minimo di comprensione del greco ce l’avevo e mi sono abbassato ad accettare lavori di ogni tipo, ritrovandomi in situazioni che adesso non vi sto a dire, ma che se proprio ve ne va potete leggervi anche qui. Alan non è così coglione. Si rifiuta sistematicamente di accettare qualunque tipo di lavoro che si discosti un minimo dalla professione di architetto. Lui quello sa fare e quello intende fare, e per me fa benissimo. A tal proposito ha già declinato un paio di offerte che la povera Maria si era prodigata di procurargli, sguinzagliando familiari e conoscenti. Cosa non da poco per la Grecia, trovare lavoro. Le amiche di Maria le dicono “Alan non può farti questo ! Andrea non faceva mica così lo schizzinoso!”. Andrea sarei io. Alan mi ha confessato che i soldi che aveva messo da parte prima di venire in Grecia stanno inesorabilmente diminuendo,e che forse non avrà neanche quelli necessari per tornare in Irlanda a Natale. Per me Alan a mangiare il panettone non ci arriva, e non solo perché qui il panettone non c’è .

4 Comments on “Alan”

  1. Un coro s’innalza dalla curva “Alan torna a casa finchè hai i soldiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!”

     

  2. credo che se l’essere umano non fosse in calore 365 giorni l’anno starebbe ancora sulle piante. in fondo si fa tutto per una cosa. anche andare a vedere un film di bertolucci. Il quale del resto fa questi film perchè la tal cosa piace anche a lui, e la vuole far conoscere a tutti con inquadrature quanto meno ravvicinate.
    Salvate il giovane Alan!!
    kape

     

  3. kape, le tue interpretazioni sono sempre, stranamente a senso unico…:)
    ila

     

  4. Kape te fai sgamà sempre, per la miseria. ‘Ste cose non se dicono anche se le sanno tutti