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Feste, varie ed eventuali

March 14th, 2005 | By benty in Senza categoria | 1 Comment »

Oggi

Oggi in Grecia è festa, c’è un sole tiepido e il cielo è finalmente sgombro delle nuvole delle settimane scorse. Salonicco è vuota, sono tutti in gita, in campagna. Oggi infatti è il Lunedì pulito (Katarì deftera) il giorno in cui tradizionalmente si fanno volare gli aquiloni, che decreta la fine delle settimane grasse dei festeggiamenti carnevaleschi (apokries) che sarebbe il corrispondente del nostro giorno delle ceneri, ovvero (se non vado errato) dell’inizio della quaresima. Per i religiosi sarebbe pure l’inizio di un periodo di digiuno o almeno astinenza da carne, latticini e uova, fino alla Pasqua Ortodossa (che cade il primo maggio). Molti greci a questo supplizio preferiscono essere soppressi in modo violento e rapido.

Personalmente, da stakanovista perennemente squattrinato, me ne andrò a lavorare pure oggi. Ho una lezione privata a casa di Kristina, mia novella studentessa. Kristina abita a Panòrama, la zona dei ricchi e ha studiato per due anni negli USA. Vive con la famiglia in una villa di tre piani con giardino. Lei si è accaparrata un piano, arredato con mobili scuri e pesantissimi in legno massello, con caminetto in muratura e ampio balcone, da cui gode di una vista incredibile su tutta la città e sul golfo Thermaikò. Avrei potuto chiedere tranquillamente il doppio dei soldi che me li avrebbe dati, se non avessimo già concordato il prezzo.

Ieri

Ieri a Patrasso e Xanthi si sono celebrati i più grandi carnevali del paese, anche se la gente è scesa in strada un pò ovunque. Migliaia di persone in maschera hanno sfilato dietro i carri (abbastanza pauperistici), al ritmo di canzoni latineggianti. Appartengo a quella grande magioranza a cui i carnevali hanno sempre fatto un po’ tristezza. Se si eccettua quelli brasiliani, che il magone te lo fanno venire per via della loro inarrivabilità. Il che non vuol dire che io non mi sia mai mascherato o che abbia perso un’occasione buona per sbevazzare, figuriamoci. Io ho festeggiato il carnevale riguardandomi "A Clockwork Orange" con la compagnia di birra a e pizza. Il tentativo era quello di smaltire i postumi del sabato lavorativo-alcolico.

Prima

Venerdì mi telefona Juan Ramon, un collega fricchettone spagnolo a cui dedicherò sicuramente un post più avanti, con cui abbiamo in comune soprattutto una smodata passione per l’alcool. Il piano è il seguente: ce ne andiamo alle terme vicino Aridea a fare il bagno, insieme a un gruppo di spagnoli amici suoi e qualche greco imbucato da me. Detta così sembra una gita di pensionati che vanno a Montecatini. Invece non stanno proprio così le cose, c’è il lato più "adventure". Finisco di lavorare alle 22.30, partiamo alle 23. Ci fermiamo a mangiare in uno dei milioni di psitopolia (grill) dove per 7 euro ci scofaniamo due vassoi di carne deliziosa e ne lasciamo praticamente un terzo. Arriviamo alle terme alle 2. Si tratta delle cascate di un fiume che forma un laghetto di acqua calda. E’ custodito ma pubblico, quindi gratis, e aperto fino alle 3 e mezza di notte. Fuori c’è il ghiaccio, noi ci cambiamo tutti insieme per metterci il costume e ci buttiamo, un po’  titubanti vista la temperatura esterna polare. Me ne sono stato placido placido immerso un’ora nelle acque pulitissime e fumiganti, mentre il naso rimasto fuori mi si ghiacciava, a farmi massagiare la schiena dalle cascatelle tiepide o a guardare le stelle incorniciate dalle foglie dei platani. Le bestemmie che avete sentito sabato mattina verso le ore due in Italia erano proprio le mie, all’uscita dalle terme.

Oggi festeggerò il Lunedì Pulito riguardandomi "Requiem for a Dream" o "24hrs Party People", tutta roba che i nostri cinema non li ha neanche sfiorati, immagino.

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