Secondo Mondiale, gli Usa

07 June 2006 | By TheHighwind in Senza categoria

e quindi, risolto il primo mondiale con un nulla di fatto, riesco ad arrivare impreparato pure al secondo. dove si gioca? perchè si gioca?  ma mi faccio perdonare subito. partecipo al dramma di Sacchi (odi et amo diceva qualcuno) e pure a quello di Baggio (amo et amo), le prime partite me le becco in colonia con la scuola ad Alassio.

Alassio è un posto traumatico se non siete pronti al peggio; roba tipo milioni di persone, ombrelloni ogni due metri quadrati, caos, il budello, dolciumi e cazzeggio. a nove anni scopri il paradiso e ti rendi conto che attorno a te appaiono i primi topless ed è tutta campagna. il maestro Roberto che ti sveglia alle 7.45 per farti fare mezz’ora di ginnastica è un trauma; la panzetta, non più traumatica come a Italia 90, ringrazia.

il prete di turno è un omaccione tremendamente simpatico (pur essendo un salesiano) che ha fatto piazzare un televisore notevolmente sproporzionato per i tempi in giardino del villino che ci ospita. il sole ci batte contro e non aiuta a scorgere un Pagliuca che prende palloni dove non dovrebbe. il prete per non farci perdere i numeri del divin codino armeggia con pannelli, teloni, lenzuola, per portare ombra attorno al televisore, seguire è un’impresa. poi il divin esce per far spazio a Marchegiani, e non è più la stessa cosa. l’italia arriva in finale ed allora mi accorgo del vero miracolo italiano.

Pizzul.

la figura di brunone mi era sempre rimasta marginale, ma Usa 94 segna l’inarrivabile. "Frrrraseggio a centrocampo, Roberto Baggio, Dino baggio, ancora Roberto, ancora Dino, la palla si spegne a fondo campo… ma stiamo giocando bene…"

arriva fino alla finale, e lì ci siamo spostati fino a casa della zia in montagna, e Pagliuca bacia il palo, i crampi di Baresi, Los Angeles val bene 56 gradi all’ombra, e poi Baggio tira quel rigore.

"Se segna l’Italia è ancora in gioco. Rrroberto Baggio… Rrroberto Baggio… Rrroberto Baggio… La palla è alta, il Brasile è campione del mondo…"

cazzo. questa volta ci sono andato vicino. Marco di italia ’90 intanto si è trasferito con la famiglia fuori Torino, io la bandiera l’ho portata in soffitta, ho finalmente visto come va a finire i Cavalieri dello Zodiaco, comincia l’espansione economica dell’era Clinton, il mondo può diventare un posto migliore, ma ci han fottuto lo stesso. qualcosa non va, forse dovrei essere più partecipe. Francia ’98? sì, si può fare…

3 Comments on “Secondo Mondiale, gli Usa”

  1. io del mondiale 94 ricordo le rigide disposizioni delle sedie, da non cambiare nulla. e cuore che spingeva a tifare nigeria. poi però sul rasoterra del divin codino si esultò

     

  2. off topic per gli egregi gestori di questo già prestigioso blog. ma mettere un contatorino no?

     

  3. abbenti, gestore ce sei pure tu.

    io non mi vergogno a dire che la Nigeria la tifavo davvero. pure io ricordo in quanti e quali eravamo, a casa mia, e Gam Gam passata a squarciacasse negli intervalli interminabili. e anche la fine che hanno fatto tutti: chi medico, chi architetto, chi insegnante al liceo. l’unico morto di fame è rimasto quello che scrive