Italians do it better (*)

13 March 2004 | By benty in Senza categoria

La mia precaria carriera da mischiadischi al Casablanca sembra già in crisi, a causa di un violento giramento di coglioni che non sto qui a spiegarvi, ma che insomma ogni tanto me lo potrò pure permettere, no? Nel frattempo sono stato ingaggiato per passare musica alla festa organizzata dalla scuola in cui insegno, domenica prossima. Da un certo punto di vista sarà meno squallido di ciò che sembra a leggerlo: qui quando le scuole private di lingue si mettono ad organizzare feste, affittano locali coi controcazzi e partecipano parecchie persone, visto che se magna gratis. L’anno scorso c’erano oltre 400 sfaccendati, mica cavoli. Insomma non è che vi dovete immaginare un raduno di bambini dentro la palestra, coi festoni di carta colorata e il ballo del Qua Qua a mandarli in delirio, ecco. Da un altro punto di vista è parecchio peggio di quello che potrebbe sembrare, perchè nel mio contratto, che prevede una lauta retribuzione sottoforma di calorose strette di mano e qualche pacca sulle spalle, è previsto che il diggei italiano suonerà solo musica italiana – o per essere più chiari cantata in italiano – , in attesa del concerto degli “Aroma Caribe”, che proporranno della insopportabile musica latinoamericana. Sono ordini impartiti dall’alto, ne va del mio posto di lavoro, quello vero. Della musica tricolore che si ascolta qui già sapete: non fa impazzire nessuno in genere ma, ad esempio, Tiziano Ferro ancora furoreggia, per dire. E quello mi verrà richiesto, se non proprio qualche pezzo di Ramazzotti e della Pausini o Felicità, di Al Bano Romina, che per quelli siamo famosi nei paesi del terzo mondo. Ma io sono un temerario, sappiatelo. Il piano di sabotaggio situazionista che ho già ben chiaro in mente, riguarda, oltre ad una vergognosa sbornia gentilmente offerta dai miei datori di lavoro, il passaggio di robetta tipo Elio e le Storie Tese. Sarò ripagato in pieno dell’assurdità della situazione godendomi le espressioni di imbarazzo delle mie colleghe, quando si troveranno sopraffatte da richieste di traduzione del tipo “Cos’è il leggendario Anal Lube ?!”.


Se vi viene in mente della musica italiana ballabile e vagamente in tema con l’atmosfera surreale della serata, i vostri generosi suggerimenti saranno ben accetti.


(*) il precedente titolo mi sembrava criptico e si prestava a troppe chiavi di lettura. Se non vi sta bene inoltratemi le vostre lamentele

5 Comments on “Italians do it better (*)”

  1. Ballabile, italiana e surreale, si? Bene, copmincia a segnare. Senzabenza. Fichissimi. Negazione. Squallor ( mi raccomando solo che il riempipista sia Curnutone). BriganTony. Nino D’Angelo prima maniera. Gianni Celeste. Natalino Bagheria. Puppe a pera di Francesco Nuti. L’inno del corpo sciolto di Roberto Benigni. Cripple Bastards. Te ne servissero altri fammelo sapere, eh?

     

  2. A pareccchi dei nomi che fai non avevo pensato. Mi metto alla ricerca che il tempo stringe. E grazie, figlio illegittimo di Iggy

     

  3. Ciao, Benty!

    E in quale frontistirio italikon stai lavorando a Salonicco? Sai, bello, non basta essere italiano di madrelingua per poter insegnarla a dei studenti stranieri. Cerca di chiarire loro la differenza tra pronomi diretti e indiretti…^__^
    l’uso corretto delle preposizioni che in greco non ci sono così “abbondanti” siccome c’è la declinazione dei nomi e dei sostantivi e perciò le usiamo meno; quando si usa il passato prossimo e quando il passato remoto 🙂

    Lo sbaglio più grande che fanno certi italiani, che, pur non essendosi laureati in Lettere, lavorano come insegnanti d’italiano ad un greco è che non ci riescono a spiegargli sufficientemente il perchè di certi fenomeni morfosintatici; non perchè essi stessi non ne sono capaci, ma perchè conoscono la loro lingua nativa soltanto per intuizione.

    Geià sou apò tin Athìna kai kalès douliès.
    Alèxandros

     

  4. concordo con l’amico aléxandros. che cazzo credi di stare a insegnare una lingua che non hai studiato, brutta facciazza di moussaka? al massimo il fabrianese potresti insegnare, altro che i morfosintatticismi dell’italiano. a lavorare in miniera, piuttosto!

    (mi piaccion le sbarbine degli skiantos, mi ami dei cccp (“prof. benty, cosa sono gli ingoi indigesti?”), capito? dei gatti di vicolo miracoli, veramente eccezzziunale, comprami di viola valentino)

     

  5. sono assolutamente d’accordo con voi.A mi ami ci avevo già pensato. Rischierò volentieri il licenziamento. Tanto Xdono devo metterlo per contratto.