Servi della gleba international LTD

09 August 2003 | By benty in Senza categoria

Molti pensano che io sia un coglione ad essermi trasferito qui. Io non ho mai risposto "Ehi amico, ti stai sbagliando !". E’ una opinione che rispetto e , devo ammettere, è un pensiero che spesso sfiora pure me. Ora però non si deve ritenere che io sia l’unico coglione che per amore viene ad affrontare una vita senza futuro in Grecia. Ve ne menzionerò altri due, consapevole che in giro ce ne devono essere vari altri.

Chi avesse avuto la malasorte di imbattersi nel mio (finora) unico racconto pubblicato ( per il racconto completo link alla vs destra), dovrebbe ricordarsi del mio fido aiutante tetesco ti Cermania, Dominik. Lavorava (?) con me in quel teatrino di casi umani che era la Autoline. Il folle, che abitava a Berlino, arrivato in Grecia aveva una relazione di 7 anni con una tipa. Ma ha incontrato una greca, che ha fottuto anche lui. Ha mollato la sua tedeschina (con inaspettato contorno di drammoni familiari che non sto qui a dirvi) e , una volta presa la laurea in Germania, se ne è tornato in Grecia. Non chiedetemi a fare che, perchè credo che una risposta non potrebbe darvela nemmeno il diretto interessato. Ciò che posso aggiungere è che tutt’ora non spiccica una parola di greco e che lui, fondamentalmente, odia la Grecia. Suo nonno era un nazista ed in qualche isola della Grecia ha ordinato la fucilazione di parecchi partigiani. Poi , a nazismo concluso, ha passato un periodo in una prigione greca. Secondo Dominik quello fu il periodo più bello della sua vita, e tutt’ora quando ne parla gli brillano gli occhi dalla commozione.Questa parentesi sul nonno non c’entrava una mazza ma ce l’ho messa lo stesso.

Poi c’è Alan, un irlandese. Alan viveva a Londra e lì ha incontrato Maria, amica di Dimitra, ovviamente greca. Alan lavorava a Londra come architetto. Ho ripetuto due voltre Londra ( e con questa tre) non a caso, ma per farvelo rimanere ben impresso. Cioè , se sono coglione io che da Fabriano ci sono venuto a Salonicco , cosa dire di chi viveva a Londra ? Neanche Alan parla una parola di greco. Ad Alan sono stato costretto a mentire sui munifici stipendi elargiti dalle aziende greche, perchè se sapesse quello che prende un impiegato qui se ne tornerebbe in UK di corsa. Alan è venuto qui ed intende trovare lavoro come architetto : la sua ragazza è altrettanto architetto e lavoro l’ha trovato dopo anni di ricerche vane, pagato come part time, anche se in realtà deve lavorare oltre le otto ore al giorno. Alan conta molto su di me, sia per ambientarsi che per farsi coraggio. Non sa ancora che mi hanno licenziatoe non credo che nessuno avrà il coraggio di confessarglielo fino a settembre.

E’ mia ferma intenzione formare una associazione di cittadini europei che hanno in comune la tragedia di essersi innamorati di una greca. La quale, ovviamente, non ne vuol sapere di lasciare ‘o mare e ‘o sole e la feta del suo paese. I tapini sono pertanto costretti, fra mille disagi, a trasferirsi in una paese troppo difficile in cui vivere, dove non c’è neanche un alfabeto normale . Queste infide greche ci hanno raggirato, noi abbiamo il diritto di chiedere un rimborso spese alla comunità europea per il risarcimento dei traumi e dei disagi che siamo costretti a subire. Incredibile a dirsi ma anche la Grecia fa parte della comunità europea, anche se non confina con nessun paese della comunità stessa.

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