Tragedie greche

I tipi di campeggio che ho sperimentato nelle mie vacanze (parlo di campeggio come attitudine e non come strutture) sono fodamentalmente 2.

1) campeggio alcolico: ci si sventra di alcol con qualunque cosa sin dal tardo pomeriggio , si devastano i bar del campeggio in cui si risiede , si fa di tutto per farsi odiare dai residenti con  divertenti escamotage quali

• costringerli ad ascoltare "Supercafone" der Piotta a palla per trenta volte consecutive
• cospargere la piazzola di vuoti di birre e superalcolici
• rientrare tardissimo cantando a squarciagola
• importunare qualunque essere umano di sesso femminile 
• ruttare in modo altisonante.

Verso le 5 di mattina se si ha ancora la forza di tornare in tenda si collassa , incapaci di togliersi le scarpe , ci si alza la mattina sotto un sole cocente e si vomita ,se non si è già proceduto a tale basilare operazione la sera precedente. Fra le recenti imprese avvenute in tali frangenti l’ardito furto di due bocce di whiskey e l’occupazione del palco dove si esibiva una cover band. Fattibile solo in branchi di maschi solitari , meglio se all’estero dove si può far comunque finta di non capire una mazza e poi l’italiano casinaro fa sempre tanta simpatia.

2) campeggio analcolico: ci si sveglia presto la mattina e soprattutto sobri, si fa colazione con cibi salutari, si prende tanto sole,  si fanno tante chiacchiere sotto l’ombrellone, si fanno tanti bagni in cui addirittura si nuota, si cercano bei posticini dove far cena e poi dove prendersi un bel drink; alle due al massimo tutti a nanna. Realizzabile solo se gays o trentenni accoppiati in compagnia di altre tristissime coppie spesso accompagnate dai fastidiosissimi cani.

Vi lascio indovinare il mio tipo di campeggio preferito