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Bloggo greco

August 14th, 2009 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Bloggo greco

Le esilaranti avventure di Bloggo Intestinale a Zakinthos

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Test: scopri in che paese vivi

May 19th, 2009 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

1) C’e un paese travolto dagli scandali, corruzione e mazzette che coinvolgono in particolare politici, e ancora piu’ in particolare ministri e governo. A quel punto cosa fa quel governo – peraltro di destra?

A) Accrocchia una una roba tipo il lodo Alfano per rendere intoccabili le prime 4 cariche dello stato e continua la sua tradizionale propaganda mediatica per delegittimare la magistratura (le "toghe rosse" i "mentalmente disturbati" etc etc).

B) Modifica la legge sulle responsabilita’ dei politici per semplificare l’iter che permette al parlamento di mettere sotto accusa i suoi membri per i reati previsti dal codice penale, sperando di restituire un minimo di credibilita’ alle istituzioni della Repubblica

2) Credete che i vostri stipendi siano fra i piu’ alti o i piu’ bassi d’Europa (fonte OCSE) ?

A) Sicuramente fra i piu’ alti, noi eravamo fra le sette potenze industrializzate ai tempi di Craxi e fra le razze elette ai tempi di quell’altro pelato, come si chiamava …

B) Probabilmente piu’ bassi, ma in crescita costante. A parte quello che spendiamo in caffe’, ma questa e’ un’altra storia.

3) Avete recentemente partecipato all’Eurovision ?

a) No, noi che c’entriamo con quella musica di merda?! Tse’, noi abbiamo Sanremo, con Povia e Al Bano.

b) Si e abbiamo fatto davvero schifo anche quest’anno.

4) Il vostro ministro della difesa ha di recente insultato con espressioni come "Non contano un fico secco"  enti internazionali che per la loro opera umanitaria hanno vinto due volte il nobel per la pace?

A) Si, perche’ quelli che arrivano coi barconi sono tutti criminali evasi dalle prigioni e ci rubano i posti di lavoro, a noi criminali onesti e del luogo. Che li ospiti Gheddafi, cosi’ gli passa la voglia di viaggiare. E poi cosa volete che siano due nobel contro tutti i nostri telegatti e le coppe campioni ?

B) No, ci limitiamo a respingere gli immigrati in modo disumano come fanno tutti, pero’ senza fare tanto casino

4) Il vostro presidente del consiglio tresca con delle minorenni e minaccia i giornali che vorrebbero saperne di piu’ a riguardo?

A) siete i soliti comunisti, liberticidi, menzogneri, c’e’ un monopolio ormai interstellare dei mass media in mano ai bloscevichi che trama contro di noi, mi consenta

B) ma per chi ci avete preso per il Burundi?

Se avete risposto in maggioranza A, siete italiani. Vivete in uno stato con gli stipendi fra i piu’ bassi d’Europa. Vi girate indietro in cerca di conforto e ops, stavolta la Grecia non c’e’, come da tradizione. E’ li’, davanti a voi, insieme alla Spagna che vi fa ciao ciao con la manina. Avete Ministri come La Russa e La Carfagna. Il vostro pres.del.cons. abusa di viagra e nemmeno riesce piu’ a vincere gli scudetti. Se ne e’ rotta le palle perfino la moglie, ma voi ancora lo votate compatti e adoranti. 

Se avete risposto in maggioranza B siete greci, o piu’ banalmente vivete in un paese quasi normale. Pero’ avete fatto schifo all’Eurovision.

Scrubbing the barrel’s bottom

May 15th, 2009 | By benty in Senza categoria | 10 Comments »

Come D’Avanzo !!! Vedo e rilancio le 10 domande di Repubblica a Berlusconi, con un classico di questo blog azzurrino, ovvero i miei 15 quesiti da non porre a un greco. Motivazioni: io ci ho poca voglia di scrivere, voi state per andare in vacanza e magari vi torna utile sapere certe cose sui mangia feta. A tutt’oggi le mie spinose richieste di chiarimenti non hanno avuto risposta. Ma occorre sempre qualcuno che ponga domande scomode al potere. In questo caso c’est moi. Poteva andarvi peggio. Forse.

Dieci cose da non chiedere a un greco

1) Non chiedere perchè nella pressochè totalità dei bagni pubblici e privati non si può buttare carta dentro al cesso. La risposta sarà "Perchè si intasano". Si ma perchè?

2) Non chiedere perchè il cliente di qualunque bar non ha il diritto di rovinarsi da solo il caffè con un quantitativo di zucchero che può definire soggettivamente il significato da dare alle parole "poco, medio e dolce" (ligo-metrio-glikò) ovvero le tre unità di misura di zuccherazione in Grecia, da comunicare obbligatoriamente al cameriere che provvederà alla bisogna. La parola "zuccheriera" è prevista solo in ambito domestico, non vi porteranno cucchiaini, ma sempre un bicchiere d’acqua di rubinetto. Nei bar più fichi al massimo un biscotto ed un cioccolatino.

3) Non chiedere perchè si portano dietro ancora quell’alfabeto assurdo, dove la P è la erre, la H è una delle loro 5 i ( e ci sono anche due tipi indistinguibili di O ma non c’è una vocale nell’alfabeto per la U che si ottiene da OY), la B è la vu e ma la Delta non corrisponde alla nostra D, per descrivere la quale in greeklish si usano NT così come per la nostra B occorre il binomio MP, dove la Y può essere pronunciata V, F, U, I, a seconda del giorno e del mese. Ricominceranno con la storia che quando i nostri avi erano sugli alberi i loro creavano la filosofia, il teatro e metà dei vocabolari occidentali etc…

4) Non chiedere perchè i cani randagi di città si aggirano spesso in branchi numerosi ed abbaiano lanciandosi contro le auto ma non attaccano i normali pedoni. Avete però appena ottenuto la risposta alla domanda "Perchè tanti cani giacciono spalmati ai bordi delle strade greche?"

5) Non chiedere perchè da bere (caffè inclusi) costa così tanto e come mai i bar sono SEMPRE pieni anche se i salari sono così bassi. E’ il cosiddetto "grande mistero dell’economia greca", sembra che dietro ci sia Tremonti.

6) Non chiedere perchè è assolutamente necessario fumare almeno 4 sigarette con un caffè per un totale di minimo un’ora, e parliamo di un caffè veloce.

7) Non chiedere perchè in "taverna" è socialmente ammesso mangiare direttamente dai vassoi o dalle insalatiere nonchè è consigliabile la scarpetta finale, mentre al "ristorante" non si fa, che è da cafoni. Non chiedere neanche la differenza tra taverna e ristorante che è meglio.

8) Non chiedere MAI "Ma la Macedonia non è lo stato a nord della Grecia la cui capitale è Skopje?". Molti non l’hanno ancora mandata giù la storia del nome, specialmente dalle parti della Grecia del nord (fra cui figura la Macedonia nel senso di regione greca) e si incazzano come tori. Molti non hanno ancora mandato giù il fatto che Costantinupoli (Istambul) sia turca.

9) Non chiedere perchè i tassisti caricano tranquillamente altri passeggeri che si trovano sulla strada dopo che siete saliti. Basta che i nuovi clienti vadano verso una destinazione conveniente al tassinaro (trad taxizis o spregiativamente tarifa) che lui li fa salire. Non importa se state per perdere l’aereo o vostra moglie sta per partorirvi il primogenito in macchina, loro se la prenderanno col traffico. Non chiedere neanche il motivo dell’euro aggiuntivo di mancia sotto le feste.

10) Non chiedere perchè si può fumare ovunque. E’ qui che stata creata la democrazia, no?

Altre 5 domande da non porre a un greco

1) Perchè non costruivano le porte nei vecchi ascensori, causando il curioso ed inquietante effetto montacarichi, mentre nei nuovi ascensori pressochè obbligatoriamente c’è una voce elettronica femminile, del tutto superflua, che ti avverte gentilmente informandoti sul piano a cui sei arrivato? Tardiva compensazione?

2) Perchè la vendita del diesel è riservata solo ai taxi, ai camion, mentre ne è vietata la vendita (intendo anche di macchine diesel)? Attenzione all’inquinamento? E la moltitudine di Yugo Koral scassate, di fabbricazione slava che ammorbano l’atmosfera?

3) Perchè la vendita dei camper è proibita, mentre la circolazione di quelli stranieri no?

4) Perchè non esiste la figura professionale della guardia medica notturna, quando l’attesa media per l’accettazione ad un pronto soccorso cittadino sfora spesso le 4 ore, con scene di panico che neanche negli accampamenti per i profughi del Rwanda?

5) Perchè il governo deve giurare davanti al patriarca di Atene, anche se teoricamente esiste una scissione fra stato e chiesa?

Greek riot II

December 9th, 2008 | By benty in Senza categoria | 12 Comments »

La rivolta sembrerebbe composta soprattutto da giovani, molti coetanei della vittima. La generazione di Facebook (sono nati in rete moltissimi gruppi antipolizia o in memoria del ragazzino) scende in strada. Le tv nazionali stanno spargendo con insistenza notizie secondo le quali gran parte di quelle squadracce di black block sarebbero composte da cattivissimi stranieri, albanesi e pakistani, dediti a veri e propri saccheggi dei negozi e non al semplice vandalismo. Sicuramente ci sara’ parecchia gente che della morte del ragazzino se ne frega e vuole fare solo casino giocando al rivoltoso li’ in mezzo, probabile che ci siano pure stranieri. Capita spesso coi movimenti di massa. Ma la cosa impressionante e’ vedere in tv servizi che provengono dagli angoli piu’ piccoli e sperduti di questo paese, da isole lontane come Rodi o Corfu’, da Cipro e da Creta, dalle province piu’ recondite, da cittadine davvero piccole, non solo da metropoli come Atene e Salonicco. Tutti gli studenti sono in rivolta, e non sono mai soli. Quasi tutte le rivolte sfociano in scontri con la polizia. La violenza e’ sempre da condannare, ci hanno insegnato. Ma questo paese sa dare un significato all’espressione "indignazione dell’opinione pubblica" che, al netto di vandali e roghi, sarebbe da ammirare. Sembra che riguardi tutti, senza distinzioni. O almeno moltissimi piu’ di quelli che mi aspettavo. Protestare, scndere in piazza, gridare che non ci stanno, che sono dispiaciuti e arrabbiati per la morte di uno di loro. Questo non giustifica gli episodi di violenza estrema che hanno messo in ginocchio i centri delle citta’ che sono state palcoscenico delle rivolte, ci mancherebbe altro. Comunque poca gente qui si e’ nascosta dietro frasi come "Pero’ se l’e’ un po’ voluta" come ricordo invece di aver sentito spesso dopo la morte del 21enne Giuliani a Genova, ucciso da un carabiniere. Certo, vanno fatti tutti i distinguo del caso. Pero’ l’opinione che sembra prevalere da queste parti e’ che a un quindicenne non si debba sparare, a freddo, nemmeno se, come nel caso di Alexandros, forse ti ha lanciato contro una lattina di birra. Vuota.

 

Un buon Natale dalla Grecia (Atene, davanti al Parlamento)

Greek riot

December 8th, 2008 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

Stessa storia capitata a Carlo Giuliani, un manifestante ucciso dalle forze dell’ordine. La polizia sostiene che abbiano attaccato l’auto in cui si trovavano i poliziotti e stessero per darle fuoco, testimoni oculari invece parlano di semplici insulti dei ragazzi e sproporzionata reazione dei poliziotti.

Stessa versione della polizia: l’agente avrebbe sparato in aria il proiettile, come quello esploso da Placanica, che sarebbe poi stato magicamente deviato in volo da uno sfortunato uccellino di passaggio. Non credo proprio che i poliziotti verranno promossi o presentati alle elezioni dalla destra attualmente al governo come da noi. Anzi. Il governo greco ha promesso una punizione esemplare per i due agenti protagonisti della triste vicenda. Da noi se ben ricordo Fini era andato a complimentarsi a Bolzaneto per il comportamento della polizia in quei giorni del G8.

Stessa parte politica al governo, una destra che si dice addolorata ma pronta a far rispettare la legge per le strade ora che gli anarchici sono in piena sommossa.

Stessa violenza di anarchici e blocco nero, che hanno messo a ferro e fuoco il centro di quasi tutte le principali citta’ greche.

Maggiore scalpore e impressione presso l’opinione pubblica sembra aver suscitato la morte della vittima per la sua giovane eta’, appena 15 anni. Forse riusciranno a non strumentalizzarlo e farne un’eroe.

L’unica vera differenza e’ che i due poliziotti sono stati immediatamente arrestati, verranno giudicati subito, due ministri hanno dato le dimissioni (respinte dal governo, ma gia’ il gesto e’ parecchio significativo in particolare se confrontato con l’atteggiamento autoritario-repressivo ai tempi del g8 dei nostri ministri). 

Indicate con una croce il paese più bigotto e omofobo fra i due proposti

June 7th, 2008 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

Italia 2008 "Così, prima con il Pontefice e poi con il segretario di Stato Tarcisio Bertone, si è speso in prima persona per fornire le massime "garanzie" sulle decisioni del governo su alcuni temi "sensibili": come la scuola cattolica, la tutela della famiglia, la legge sulla procreazione assistita e anche quella sull’aborto. Ad ogni argomento sollevato dai suoi interlocutori, ha risposto con un "possiamo farlo".

E ancora Italia 2008 "Aggressione a due giovani, picchiati perchè gay"

Grecia 2008 "Per la prima volta in Grecia due coppie omosessuali sono state sposate oggi dal sindaco socialista della piccola isola di Tilos, sfidando le minacce di azione penale da parte della magistratura e il duro no della Chiesa ortodossa. Ma il movimento omosessuale e’ pronto a ricorrere alla Corte europea dei diritti umani.

Com’era quella dell’Italia che sta un sacco avanti?

Dieci cose da non chiedere a un greco – Wedding edition

May 20th, 2008 | By benty in Senza categoria | 5 Comments »

1) Possiamo sposarci in Grecia pur essendo entrambi italiani?

In realta’ a questa domanda i greci rispondono presto e bene, con un’efficienza insospettabile, capace di smentire le pastoie burocratiche che hanno dato vita alla rubrica with a little less conversation. Certo aiuta molto avere il capo dell’anagrafe come coinquilino, e che il datore di lavoro della sposa sia un avvocato onnipotente, legato a doppio filo al consolato italiano, all’ambasciata italiana e in ultima ipotesi alla camorra napoletana. L’ambasciata italiana di Atene a questa domanda facilissima ci ha presentato tre risposte diverse, a seconda del grado alcolico di chi ci parlava, che variavano dall’"assolutamente no", al "forse in certi casi si". Moltiplicate cio’ per i rispettivi comuni di residenza dei nubendi, per farvi un quadro preciso di quello che abbiamo passato.

2) Che cos’e’ e a che serve la famigerata "Postilla dell’Aia"?

Bella domanda. E inoltre: e’ nato prima l’uovo o la gallina? L’universo e’ infinito? Qual e’ lo scopo della vita di un uomo? Cosa c’era prima del big bang? Ma veramente Mara Carfagna puo’ diventare ministro?

3) Perche’ in Grecia i proprietari dei ristoranti ti guardano male se dici che hai 50 invitati per le tue nozze?

Semplice, un matrimonio medio in Grecia si aggira sui 3-400 invitati, si parla di casi in cui salgono addirittura a 2000. La gente e’ costretta ad aprire dei mutui ventennali volti a coprire le spese per l’acquisto delle sole bomboniere.

4) Rivolgendosi al gestore del locale :"Ci preparate anche un aperitivo prima di iniziare la cena?"

Certo come no. A parte che l’idea di aperitivo qui non esiste. Se proprio devono sforzarsi di fare gli europei e assecondare le vostre richieste, imbandiranno un tavolo con bocce di whiskey e rum. Una cosina leggera. C’era gente completamente ubriaca prima dell’antipasto. D’altronde la sposa era ubriaca gia’ in municipio, ma questa e’ un’altra storia.

5) Come funziona lo scambio degli anelli?

Si tratta di una usanza che puo’ trarre in inganno e confondere le idee. Perche’ il testimone dello sposo mette l’anello alla sposa e il testimone della sposa allo sposo. Mia moglie e’ stata a lungo convinta di essersi sposata con il mio testimone, un fricchettone spagnolo. Era anche soddisfatta. Ma – ci teniamo a ripeterlo –  si era fatta a stomaco vuoto tre calici di spumante prima di dire "Lo voglio". C’e’ da capirla.

6) Alla pasticceria dove avete ordinato la torta nuziale: "Potreste scegliere voi la forma della torta?"

Mai, mai e poi mai rivolgere questa domanda, che implica il libero arbitrio del pasticcere pazzo. Noi abbiamo rischiato di ritrovarci con la torta a forma di due orrendi cuori sovrapposti, ("Vanno per la maggiore" ha detto la pasticcera)  roba che gli invitati ci avrebbero riso dietro per il resto della nostra esistenza. Abbiamo optato per un piu’ sobrio dolce a forma di due cigni che s’ingroppavano, che siamo comunque dei romanticoni.

7) Ma sara’ necessario un interprete perche’ gli invitati capiscano cosa dice l’officiante che vi sposa?

In effetti ce ne doveva essere una, che si e’ presentata invece solo all’ora di cena. La celebre puntualita’ greca. Il momento topico (quello del "Si lo voglio") in greco e’ passato dunque pressoche’ inosservato e dopo qualche minuto, cogliendo l’assoluta mancanza di reazioni del pubblico astante, il testimone (lo ricordiamo, uno spagnolo) rivolgendosi alla disorientata platea ha detto "Oh, avete capito tutti, no? Mo sono sposati". Testuale.

8) E’ vero che alla fine della cerimonia, tirate addosso agli sposini della feta e dei souvlaki?

No, fortunatamente si usa il riso anche in Grecia.

9) Ma e’ vero che si balla un sacco durante il pranzo nuziale in Grecia?

Il solito luogo comune. Verissimo. L’orchestrina munita di buzouki e clarinetto e’ pressoche’ immancabile, e costa quanto un rene. Se poi sono particolarmente meritevoli gli invitati danzanti che apprezzano possono infilargli banconote negli strumenti, o nei vestiti, come fossero delle ballerine di lap dance. Alla nostra orchestra da questo punto di vista e’ andata male. Se la band entra nel clima di festa ed e’ dell’umore si alza e suona due o tre pezzi in piedi mentre tutti gli altri ballano in cerchio attorno a loro. Esordiscono gli sposi con un valzer quasi all’inizio (noi siamo riusciti a non calpestarci troppo) e poi si continua per tutta la notte con i famosi balli in cerchio che agli occhi di voi profani sono tutti sirtaky, e invece no. Quasi ci si dimentica del cibo, che si e’ provveduto a pagare con l’altro rene. Nei matrimoni completamente greci ci sono diatribe violentissime fra le famiglie su quali balli vanno eseguiti, quali musiche suonate e con quale ordine i parenti degli sposi devono ballare, le gerarchie sono rigidissime e importantissime. Noi l’abbiamo prestissimo buttata in allegra caciara, all’italiana. Comunque i nostri invitati si sono battuti come leoni, e alla fine mancava poco che gli insegnassimo il saltarello marchigiano, la pizzica e la tarantella ai greci. A un certo punto c’e’ un tipo di ballo piuttosto difficile in cui si deve cimentare lo sposo da solo, mentre tutti gli invitati in cerchio stanno in ginocchio e battono il tempo. Complici i litri di vino me la sono sfangata onorevolmente e senza cadere. La sposa ovviamente non ne ha memoria, era in bagno a piangere disperata perche’ gli avevano appena spiegato di avere sposato me, e non il mio testimone.

10) Come funziona il taglio della torta?

Per farcelo spiegare abbiamo dovuto ingaggiare un consulente della NASA. Un’orgia di imboccamenti incrociati che devono rispettare un’ordine immutabile: una procedura in cui vengono coinvolti anche i malcapitati testimoni, per capire la quale, a causa anche dello sproposito di vino bianco consumato, ci abbiamo messo un’oretta. Quando abbiamo finalmente capito ed eseguito a dovere, gli ospiti se n’erano gia’ andati a casa.

domanda bonus: Meglio un matrimonio in Grecia o in Italia?

Voi che ne dite?

Qui troverete altre cose da non chiedere a un greco

Bentypedia: Pasqua a casa Papadopoulos

April 24th, 2008 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Bentypedia: Pasqua a casa Papadopoulos

Dopo il grande sucesso di Natale a casa Papadopoulos, vi presentiamo il seuqel, sulla Pasqua

  1. In Grecia domenica è Pasqua, la celebrazione religiosa ortodossa più importante dell’anno. La settimana santa si chiama la Grande settimana ( e così anche il venerdì santo etc.). Molta gente osserva una dieta senza carne, olio e latte durante la quaresima. Si rifanno la domenica di Pasqua ingozzandosi di agnello e capretto in quantità industriali.
  2. La Pasqua greca è calcolata sul calendario Giuliano e non Gregoriano, per questo spesso si celebra in date diverse dalla Pasqua cattolica. Io non ho ancora capito come si calcola la Pasqua cattolica, figuratevi quella ortodossa.
  3. Il giovedì santo si dipingono le uova di rosso, perchè per gli ortodossi è il giorno della crocefissione e il rosso simboleggia il sangue di Cristo. E’ una vita che ero convinto che Gesù morisse venerdì. Ma è anche vero che invece che andare a catechismo in genere marinavo per andare a giocare a calcio con gli amichetti.
  4. Il venerdi santo è il giorno della morte e deposizione del Cristo, si lavora mezza giornata. L’espressione "Hai una faccia da venerdì santo" equivale al nostro "una faccia da funerale".
  5. Sabato notte a mezzanotte i Greci aspettano in chiesa l’arrivo della fiamma (non olimpica) che rappresenta lo spirito santo. In teoria dovrebbe arrivare a mezzanotte in tutte le chiese ortodosse. Ogni greco avrà una candela (lampàda) e dalla fiamma che arriva in chiesa da Gerusalemme, si appiccia la lampàda e si propaga la fiamma passandola ai vicini. Quindi poco dopo mezanotte le chiese greche ortodosse sembrano una pubblicità di Natale della Cocacola, con un sacco di gente con la candela accesa in mano. Suggestivo.
  6. Poi i preti salmodiano dagli altoparlanti cose incomprensibili in genere pure per i greci. Dopodichè ci sono i fuochi d’artificio; a Creta sparano in aria come a Napoli a Capodanno.
  7. L’augurio greco per la Pasqua è "Buona resurrezione", che in me suscita sempre un effetto abbastanza comico.
  8. In particolare le Lampàde dei bambini vengono tradizionalmente acquistate dai padrini, costano un botto e ne esistono le versioni più disparate ispirate agli idoli degli infanti e corredate di pupazzeti e immagini di ogni sorta, dai Power Rangers all’Uomo ragno, a quelle delle singole squadre di calcio. Si avverte come una leggera commercializzazione della tradizione.
  9. Poi, per tenersi leggeri in vista dell’abboffata del giorno seguente, si torna a casa a mangiare la Mageiritsa, una zuppa di interiora e verdure e ci si diverte a rompere le uova dipinte di rosso. E’ una specie di competizione, ognuno ha il suo uovo e lo sbatte con quello dell’altro. Chi vince (quello che ha l’uovo che non si rompe) è contento e si prende anche l’uovo dell’altro. Misteri delle tradizioni greche.
  10. Il dolce tipico della Pasqua è il Tsoureki, ma la Colomba nostra gli dà due giri.
  11. La domenica di Pasqua si passa di solito all’aperto,nei villaggi e nelle case di campagna, con le famiglie quanto più allargate possibile. Noi abbiamo "Natale con i tuoi Pasqua con chi vuoi", loro hanno "Natale in città e Pasqua in campagna".
  12. Si cucina il capretto allo spiedo, che richiede una preparazione abbastanza lunga e laboriosa, in genere si comincia di mattina, corroborandosi con bicchierini di ouzo e tsipouro (una specie di grappe all’anice). Arrostire è uno dei pochi lavori casalinghi a cui deputati sono gli uomini. Altro cibo tipico pasquale è il kokoretsi, altra pietanza allo spiedo a base di interiora. Spesso si balla, e visto che di solito cominciano a bere grappe dalla mattina a stomaco vuoto ciò non dovrebbe sorprendere.
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Everything is NOT illuminated

March 6th, 2008 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

"Notizie dal terzo mondo ellenico" o anche "categorie di lavoratori che sanno farsi amare dal popolo"

Per tutta la settimana e fino a mercoledi’ i simpaticissimi lavoratori della DEH (pron. dei’) l’ENEL ellenica, sono in sciopero. E vabbe’, non sono ne’ i primi ne’ gli ultimi, pensi. Come in tutti i paesi non andranno a lavorare, protesteranno, tratteranno, immagino, per il solito rinnovo del contratto collettivo di lavoro, pure se sono un’azienda mezza privata.

Ma qui vige l’antica tradizione dell’interruzione del servizio. Cioe’ questi decidono che, durante tutto l’arco della giornata, varie zone della citta’, l’equivalente di centinaia di migliaia di abitanti per volta, resteranno senza luce per un paio d’ore. Me li immagino che si aggirano nell’ombra maligni come gnomi,  e tirano giu’ gli interruttori elettrici generali sghignazzando, lasciando allo scuro quartieri interi.

Immaginatevi una citta’ da un milione e passa di abitanti che, a sacacchiera, resta immersa nel buio totale per un paio d’ore: niente lampioni, niente insegne, niente semafori, traffico impazzito e colonna sonora di clacson, supermercati che chiudono alle sei, gente che resta allegramente intrappolata negli ascensori con relativi interventi dei pompieri per tirarli fuori. Surreale. La gente per strada un po’ bestemmia un po’ si aggira persa, come dopo un terremoto che tutti si riversano in strada. Immagino che se succedesse in una metropoli americana sarebbe tutto un saccheggiare e devastare. Qui, si borbotta e si ridacchia e si socializza.

Qui a scuola, poiche’ le lezioni si svolgono prevalentemente di sera, siamo ricorsi alle care vecchie candele (ci avevo le Tundra dell’Ikea, quelle blu e azzurre) e l’atmosfera a meta’ fra la confraternita segreta e falo’ in riva al mare, ha visto lezioni piu’ rilassate e divertenti. Quando uno studente troppo disteso, approfittando dell’oscurita’, stava per accendere uno spino, e un paio hanno cominciato a limonare e palpeggiarsi, ho capito che andava restaurato l’ordine con il pugno di ferro. Alle nove e’ tornata la luce ed e’ finita la magia.

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Anche la Grecia (un par de palle)

February 11th, 2008 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

ROMA – Penultimi in Europa. Negli ultimi mesi ci ha superato anche la Grecia e dopo di noi resta solo Malta. In Italia riesce a lavorare solo il 46,3 per cento delle donne; sette milioni in età lavorativa sono fuori dal mercato del lavoro; al sud il tasso di occupazione crolla al 34, 7 per cento. La Repubblica

ATENE – E’ da un pezzo che la diamo nel culo all’Italia, e non se ne fanno una ragione poveracci, si credono ancora che sia una sorpresa quando li superiamo, ‘sti magnaspaghetti capaci di votare Berlusconi, per tre volte. "Anche" la Grecia, tsè.

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