Record Stor(i)e Day

12 April 2011 | By benty in Senza categoria

Dice che il sedici aprile si festeggia il Record Store Day, il giorno dei negozi di dischi e quindi si glorificano soprattutto i vinili. La prima cosa che mi viene da chiedervi sarebbe cosa vi hanno fatto di male le (audio)cassette, formato di gran lunga protagonista della mia infanzia e adolescenza e supporto primigenio della pirateria fatta in casa? Ma va bene, stavolta parliamo dei vinili. Tagliamo corto: io di vinili ne ho pochi e quasi tutti di merda. Intendiamoci: il mio amore per il vinile è stato grande. Talmente grande da superare il pur ragionevole desiderio di perdita della verginità. E' una storia per niente lunga: la scelta di fronte alla quale mi trovavo nell'estate dei miei 17 anni era strettamente economica. Con la somma di cui disponevo (racimolata fra regali e lavoretti di basso cabotaggio) non potevo certo scialare. O me ne andavo in campeggio all'estero con gli amici che ci erano già andati l'anno prima tornando a raccontarci mirabolanti gesta erotiche (che per essere delle "prime volte" uno a sentirli ci restava secco) o realizzavo il sogno di un'adolescenza passata sbavando alle spalle dei dj in consolle, ovvero comprarmi un mixer, due giradischi e i primi vinili di orrenda musica commerciale anni 90 (poche storie, se volevi imparare a mixare nel 1990 quella era la musica). Quindi mi fregio (wtf?) di essere fra i pochi casi mondiali in cui il vinile, per l'esattezza il desiderio di imparare a maneggiare vinile, prevalse persino su degli ormoni imbizzarriti da diciassettenne di provincia. Da lì in poi è la solita vecchia storia. Tutte le scarsissime finanze di cui disponevo venivano riversate inusitatamente nell'acquisto di vinile, mix in particolare. Le ore del tempo libero venivano impiegate a vaschettare forsennatamente, ascoltare con attenzione, e provavo a scovare nuovi negozi di dischi –  in particolare quelli specializzati for djs only – in ogni città che mi capitava di visitare (visto che al paisello c'era un solo sfornitissimo negozio). Quello che avvenne poi è che con quella musica smisi, e iniziai a comprare sempre più cd e sempre meno vinili e oggi non posso certo vantare un discoteca invidiabile, a meno che non siate amanti degli Usura, Mephisto e robaccia del genere. Ci ho pure cose tipo il doppio con il best of dei Doors, ma capisco che questa potrebbe addirittura essere considerata un'aggravante, quindi mi fermo qui.

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