Imprevedibili risvolti dei problemi dell’integrazione razziale: Povia ci fa una sega

22 January 2009 | By benty in Senza categoria

Katerina e’ una delle mie studentesse della mattina che io chiamo le "Desperate housewives" . Fu probabilmente una pasionaria. Comunistissima, insegnante in scuola pubblica, racconta nostalgica dei suoi viaggi in Italia all’inizio degli anni 70, durante gli episodi di violenza dei mesi scorsi si schiera con gli studenti, coi disperati, con gli affamati, plaude il moto d’indignazione, si scaglia feroce contro i politici, a costo di sacrificare qualche amicizia, che non guarda in faccia a nessuno, lei.

Ieri l’hanno scippata, in strada, due in motorino. Una di quelle cose che a Roma commenti con un"Ah beh" e invece qui fa abbastanza scalpore, visto che non succede praticamente mai, men che meno nelle zone dove ci troviamo noi, suburbia benestante della metropoli.

Oggi, sull’onda dell’ira e dello shock, si scagliava altrettanto ferocemente contro gli immigrati, i giovani benestanti (e li’ gia’ mi ero perso), gli affamati, e cosa siamo diventati e dove andremo a finire signora mia. La cosa che mi e’ rimasta piu’ impressa e’ la descrizione di un quartiere (probabilmente ad Atene) a prevalenza pakistana, di cui dice di aver letto su un giornale. In quel posto i coltelli girano che non te ne fai un’idea, la droga per dimenticare il malessere te la tirano addosso (e io li a figurarmi queste oppierie periferiche greche) e inoltre poiche’ sono praticamente tutti uomini, e hanno esigenze sessuali che nemmeno le prostitute vogliono soddisfare, cito testualmente "Stanno diventando pure tutti froci, anche se prima non lo erano".

2 Comments on “Imprevedibili risvolti dei problemi dell’integrazione razziale: Povia ci fa una sega”

  1. Sodoma e Gomorra, in pratica. Tra l’altro la seconda parte del titolo ha anche un ulteriore doppio senso forse non voluto, visto il “passato” di P. e la descrizione del gaudente quartiere ateniese.

     

  2. e dire che mi e’ venuto cosi’, di getto