Dopo che

25 September 2008 | By benty in Senza categoria

Non e’ nostalgia, non e’ bisogno di rifugiarsi in un passato comodo, dove tutto – ben distorto dal ricordo – sembrava essere migliore. Non c’entra niente. C’e’ che certe note, certi suoni, certe voci, certi accordi, certi riff, certi giri di basso, certi arpeggi, ti appartengono come le tue braccia, come le tue ossa, ti hanno definito, scolpito a suo tempo. E ti facevano sentire in qualche modo al sicuro, erano la tua complessa coperta di Linus. Poi si cresce e si cambia, mutano gusti e punti di vista. Ci si ammorbidisce, si direbbe. La testa e le orecchie si aprono ad altre musiche, roba che una volta disprezzavi altezzoso, quando credevi pateticamente di essere un incompreso nel giusto, una specie di eletto solo al mondo, e che "chissa’, forse un giorno anche gli altri capiranno". Quando in giornate come questa, in un posto inzuppato di grigio e umidita’, che odora gia’ d’inverno, subisci improvvisamente l’assalto di quelle chitarre, sei senza difese ma non cedi piu’ alla fiacca giustificazione della nostalgia. No. E’ che sei proprio fatto cosi’, e ancora un po’ ti piace.

 

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One Comment on “Dopo che”

  1. dove si firma?

    jc