All Posts from January 3rd, 2008

To shoot or not to shoot the dj, that is the question

January 3rd, 2008 | By benty in Senza categoria | 16 Comments »

A mente fredda, oggidì tre gennaio, possiamo tornare con  la memoria sul solito dramma capodannesco. Si ritorna nei lidi di gioventù, ci si accoda a decisioni pressochè prese da altri, cenone esoso ma anche delizioso, e da lì il baratro. Il dopo. Chè lo sai benissimo, l’alternativa è una sola. Non hai nè l’età, nè la possibilità, nè la voglia, nè il tasso alcolico abbastanza alto da formulare soluzioni alternative/avventurose che ti portino lontano, a finire l’anno degnamente, almeno divertendoti. No.

L’unica soluzione è la "discoteca" del borgo natìo, che visitare una volta l’anno è ormai divenuta tradizione che odora di revival, e quindi, affrontata col giusto grado alcolico potrebbe essere pure , in certa qual misura, divertente. Almeno speri. E per questo ti dai un tono semi-vivace mentre chi ti circonda è già in preda al pessimismo cosmico nella sua peggiore versione capodannesca.

Poi invece arrivi. Li vedi. Richiami alla mente tutti i perchè. Sono tantissimi, accalcati, accaldati, ingellati, dolcegabbanati, rissosi, ubriachi, socievolissimi, sconosciuti eppure familiarissimi, orrendi nel loro dilagante entusiasmo. Nè più giovani nè più vecchi di te. Solo orrendi.

Non sai se fargliene una colpa, o meno. Sai solo che quando, come tutti gli stracazzo di capodanni, parte il discosamba, loro fanno il trenino, che si snoda felice attorno a tutto il locale. A te, che vieni dopotutto da lì, vengono i brividi. Ero come loro? SONO come loro?

Sai che dopo i Ricchi e poveri il dj, peraltro tuo amico, metterà Raffaella Carrà, e dopo ancora Lorella Cuccarini. Lo sai tu, e lo sanno quelli attorno a te, partiti da tempo e per le feste tornati al borgo natìo, che smadonnano amareggiatissimi. Tu invece hai deciso che per quella sera canticchi. Sarebbe un ripetersi inutile smoccolare (di nuovo) per qualcosa che non è destinato a cambiare, smoccolare come fai tutti gli anni. Abbiamo resistito un’ora scarsa là dentro, il tempo di un paio di consumazioni veloci.

La stessa domanda si pone ogni anno. Perchè in quel posto, e per esteso in quella cittadina, continua ad esserci, da sempre, la stessa invariabile musica di merda? E’ colpa del dj che non si azzarda a proporre niente di nuovo da 10 anni ( e lui è un dj relativamente giovane) o è colpa della gente che a ben vedere tutti gli anni reagisce entusiasta alla stessa immutabile scaletta? Ha ragione De Luca che dice che il dj che fa ballare il dancefloor ( e avreste dovuto vedere con quale trasporto) ha sempre e comunque ragione, che il dj è pure psicologo e forse anche un po’ sociologo, sa e deve interpretare e soddisfare le esigenze di chi gli si pone davanti? O ha ragione Kape ("Il dj è insostenibile, ha veramente rotto i coglioni, non è colpa della gente") e anche Enver (io come dj metto il cazzo che voglio, se non vi va bene andatevene in culo)? O è possibile una sintesi fra le due posizioni ovvero il dj dovrebbe andare un po’ incontro alla folla danzante (non avrebbe senso mettere i Fugazi a capodanno, immagino) ma pure mantenere un suo stile, una sua "personalità" sempre ammesso che ne abbia una?

Ce ne siamo andati mentre tutta la discoteca cantava, con le braccia in alto, un tamarrissimo remix di 7 Nation Army. Tutto molto amaro.