Tragedie greche

"Secondo te, che cosa abbiamo costruito in un anno?", ti chiedevo ieri in spiaggia, con aria molto stronza, coronando una giornata totalmente stronza con una domanda piuttosto stronza, a cui hai giustamente dato una risposta altrettanto stronza.

Piu’ che costruire io direi che abbiamo camminato sulla corda tesa, come gli equilibristi del circo. Abbiamo superato il vuoto senza guardare di sotto, tirando dritti ed eleganti come si confa’ a delle personcine a modo quali siamo, tentennando il minimo indispensabile. Siamo stati un sacco bravi e coraggiosi, soprattutto tu. Se fossi un uomo ci avresti due palle cosi’, guarda. Io oltre ad ammirarti vorrei solo proteggerti un po’ da tutto (da me stesso in primis), una cosa a meta’ fra Superman e il Battiato della Cura : perche’ sei un essere speciale ed io avro’ cura di te. Intanto pero’ l’affitto di luglio bisogna che lo paghi tu.