Nè triste, nè solitario, nè final

25 July 2006 | By benty in Senza categoria

Vedi amore, una volta io avevo un blog. Una di quelle paginette, tipo diario online, non so se hai presente, ecco. Andavano di moda fra il 2003 e il 2006. Scrivevo di cose varie, che riguardavano cavoli miei, tutta robetta abbastanza inutile, ma che a un certo punto radunava ogni giorno fino a una una cinquantina di scansafatiche che lo leggevano. Gente a cui sono affezionato come a dei cugini, ad alcuni perfino come dei fratelli.

Poi d’improvviso sei arrivata tu, come uno tsunami. Tu con i tuoi occhi che si sono presi in ostaggio cervello, cuore, tutto, anche le frattaglie. E i pensieri che mi servivano per mettere in piedi quelle misere due idee settimanali dentro il blog, ti sei presa pure quelli. Tutti per te, come il resto. Che poi non è che sei arrivata e ti sei fermata, come si potrebbe pensare. Così magari qualche forza mi sarebbe rimasta, forse. No no. Sei arrivata, hai stravolto tutto, e poi te ne sei andata. Lo so, mica potevi rimanere di più. Troppo bello, troppo facile, troppo scontato sarebbe risultato l’happy ending, e tutti vissero felici e contenti. No. E tutti sopravvissero a stento invece, pagando col sangue le esose bollette telefoniche, affannandosi dietro email, SMS, lettere, plichi, piccioni viaggiatori e accontentandosi di incontri sempre troppo fugaci. Maledizione.

Te ne sei andata da dove sei venuta, che poi, ironia della sorte, è da dove vengo anch’io, più o meno. Solo che adesso io lì non ci abito più, da quattro anni. Forte, no? Cioè, abbiamo inscenato il capolavoro definitivo che può essere espresso dalla nobile "arte di complicarsi la vita" (usciranno presto i fascicoli mensili con gadget incluso, una palla antistress, a cura di Edizioni Tagedie Greche/De Agostini). Ovvero riuscire ad avere una relazione internazionale a distanza con una che, se non è porprio della tua stessa città d’origine, abita a meno di un’ora di distanza. Forte, troppo forte.

Eppure, sai, l’amore è così, non guarda in faccia a niente e a nessuno: lo dicono i baci Perugina e spesso anche il nostro mentore Paolo Crepet. Semplicemente accade, stravolge, fa più danni di Mastella alla Giustizia, ma in effetti ti fa stare parecchio meglio e meno in tensione. Io per esempio me l’ero scordato che l’amore facesse tali sfracelli, e ancora me ne capacito poco a dire il vero, mica ci ero più abituato. Quello ci mette un niente e da trentatreenne scafato che eri ti spacca esattamente in due, ottenendo due quasi diciassettenni scemi. Non si cura di tragedie che forse un giorno, nemmeno tanto lontano, così greche potrebbero non essere più. Figurati se guarda in faccia a un blog.

Io a questo blog denutrito gli voglio anche bene, lo sai. Però sono arrivato a un punto che non lo riconosco mica più tanto il mio pargolo. Una volta ci scrivevo di sensazioni, storie, pensieri pure se filtrati. Adesso che tutto quello che penso e che sento è diretto verso te, qua dentro ci finiscono gli avanzi, brandelli di racconti, resti di ispirazioncine. Ormai parlare di me, cosa che finora ho fatto nel blog  in vario modo, senza parlare di te, e di quella cosa totalizzante e magnifica che rappresenti nella mia vita, sarebbe come leggere un articolo della Fallaci senza dentro insulti agli arabi, come un’intervista a Emilio Fede che non loda Berlusconi o che non smerda la sinistra. Altamente improbabile, ed evidentemente non sentito fino in fondo. Si corre pure il rischio che il blog mi diventi uno di quelli adolescenziali-amorosi-monotematici, del tipo che quando li apri parte un midi di laura pausini, mio dio che orrore (minuscole intenzionali). Meglio un blog di destra, che adolescenziale. Non se la merita una fine del genere la mia creatura. Che forse era un blog del cacchio, ma almeno due pregi ce li aveva: era sincero e a tratti dignitoso, quello si. Dunque sarebbe meglio staccare la spina che vederlo rantolare così.

Ma non ho cuore di farlo e so che tornerei a vederlo, a parlarci, a tirarlo su di morale. Magari a scriverci anche solo di che tempo fa. E allora facciamo che mi prendo una pausa da lui a tempo indeterminato e torno quando avrò qualcosa di qualche pubblico interesse da dire. Che tanto conoscendomi sarà prima di quello che intendo, sono un debole.

E dunque buona estate a voi che vi ostinate a leggere; io per adesso non ho più forze per il blog, che come diceva la pubblicità dei Pavesini, chi ama brucia.

31 Comments on “Nè triste, nè solitario, nè final”

  1. eh sì, l’amore fa più danni della sinistra metallara. ti prende in ostaggio come la resistenza irachena rapisce i mercenari. ed è più travolgente di tutti gli m-blog e blogbrothers messi insieme…

    però torna presto, eh? 🙂

     

  2. spassatela ma torna presto!

    ale/empty

     

  3. un sentimento che ben conosciamo anche qui. buona vacanza 🙂

     

  4. “Si corre pure il rischio che il blog mi diventi uno di quelli adolescenziali-amorosi-monotematici”…cazzo…spero non ti riferisca al mio! :)…comunque sia, l’amore fa e disfa, va e viene, e la ragazza che mi ha cambiato per un po’ (spero ancora per un po?) la vita, me l’ha fatta conoscere , bene o male, questo dj insegnante marchigiano, che vive dalle parti di salonicco, e quindi ti voglio bene andre. a presto.

    andrea

     

  5. non se ne parla.

    Lei, lo ricodi, ha un contratto capestro che la vincola a 25 anni ininterroti di blog.

    Con tutti i soldi che le abbiamo dato – d’accordo: con tutti i soldi che le daremo (non perda la speranza), mica può lamentarsi.

     

  6. buaaaaaaaaahahahh (e singhiozzi vari)

     

  7. senti, sono appena tornata dalla Spagna (quindi sono entrata nella malinconia post-vacanza che fa spazio a nostalgie e rimpianti), poi ti leggo dei Perturbazione che hanno cantato “portami via di qui, sto male” senza che fossi presente, c’ho dei problemi grossissimi al lavoro.cioè.

    non ti ci mettere pure tu.

    (vabbuò, la faccio finita di fare l’egoista e ti auguro un’intensa estate, “è un mondo difficile…”)

    tua cugina N° 44

     

  8. CHE

    STRACAZZO

    FAI

    ?

    EH?

    EH, EH?

    torna subito al tuo posto!

    devo aggiungere una bestemmia?

    STRONZO.

    ecco.

    mi sento meglio.

    buaaaaaaaaaaaaaaaaaha-ha-ha. (cit., non può mancare la cit.)

    avrei voluto che il funerale al mio lo facessi tu, e invece. il mondo è ingiusto. E poi una volta gli ‘ultimi post’ erano più belli. Fa niente, ne hai scritti di bellissimi e commoventi, davvero. Dai che resti un blog di serie A, per quanto penalizzato…

     

  9. da quando leggo questa paginetta e’gia’ la seconda volta che tenti di rifiutare la tua creatura e di abbandonarla a se’ stessa… spero che non ti riesca di farlo a lungo, come d’altra parte era successo l’altra volta :-))

    per il resto buona estate!

     

  10. uh, ma non ci posso credere, hai contraccambiato il link di syria?

     

  11. anche se mi è appena successa la stessa cosa io la mia creatura non la abbandono, ecco.

    forza Benty!

     

  12. Benty cristo di una madonna non bastava la serie b a mandarmi affanculo l’estate, devi metterti in mezzo te e infierire impietosamente su un uomo già logorato nel profondo, riudotto a larva umana implorante con la lingua che striscia sull’asfalto. grazie eh, a buon rendere

     

  13. Benty, sii gentile. Io ieri ho beccato l’n-esimo rifiuto da parte dell’n-esima tizia. Ogggi vengo qui e leggo questa cosa. Praticamente Tafazzi mi fa una pippa.

    Ti aspetto(iamo) presto, ma non fare cazzate. Un abbraccio, Gig.

     

  14. mi associo e silenzio…

     

  15. Massimo rispetto. Saremo qui ad aspettarti.

     

  16. stasera ero al Festival della Lettera d’Amore (unico in Italia e nel mondo, temo), ha vinto Renato Minore, ma credo proprio che questa paginetta si sarebbe aggiudicata il secondo premio, a pieno titolo, se fosse stata in gara.o magari anche il primo, esageriamo.

     

  17. benty va tutto bene, prendi il tempo necessario che non c’è fretta…poi per proseguire con le pubblicità, la vita è fatta di priorità, quindi va tutto benissimo….apparte che non giochi più a calcetto…FINOCCHIO!!!

    quella donna ti ha fatto ammorbidire le ginocchia!!!!!!!!!!!

    baci e abbracci uomo barbuto

    mig

     

  18. servi della gleba a testa alta

    verso il triangolino che ci esalta

    niente marijuana ne pasticche

    noi si assume solo il due di picche

    servi della gleba in una stanza

    anestetizzati da una stronza

    come dei simbolici bug jim

    schiacci il tasto ed esce lo spaccimme

    e poi lo cantavi a me… allora eri solo invidioso? 😉

    mig

     

  19. Ecco, la vorrei anche io una dichiarazione così.

     

  20. L’amore fa più male che bene, solo il tempo riesce a tenergli testa. Good Luck.

     

  21. era l’unica finestra ancora aperta sulla mia amata salonicco…dai benty, parakalò, ogni tanto, merikès forès, ritorna, e regalaci qualche ventata di vita greca…grecia..quanto vorrei essere ancora lì..

     

  22. Ma come, proprio ora che vivo in grecia anche io… (da 20 giorni per l’esatezza, e forse per semrpe)?!

    Dai, non sparire, almeno dammi un segno di vita, mi piacerebbe anche molto incontrarti personalmente… magari passi tu per Atene? Mi trovi a Pangrati. Spero di leggerti, dannato fabrianese geniale e filoellenico.

     

  23. in bocca al lupo per tutto. un caro saluto, fu-jc.

     

  24. Qui (qui nel senso del lettore X) si continua ad aspettare, senza fretta. Prenditi tutta la pausa che vuoi, ma niente cazzate, please 🙂

     

  25. Benty, ritorna, le colline sono in fiore.

    No, dai, sul serio.

     

  26. Sono arrivata qui per caso e ti lascio un saluto…

     

  27. chiedo venia per lo sfogo in stile elio ‘ servi della gleba’

    anche perchè chi mi conosce sa che la figura retorica del bue che dice cornuto all’ asino si compie perfettamente… ma benty…. dannazione….proprio tu… tu che eri il mio eroe, tu che eri il mio riferimento…. tutte cose chje rimarranno sempre, anche perchè se c’è l’ AMMMMMMMORE

    ….

    poi pure un tuo stretto parente c’è ricascato…e ha detto:’ CI SONO RICADUTO’ poi mi ha raccontato che il padre è rimasto chiuso nell’ autolavaggio…. insomma un casino bello grosso… ma come si sa bene al cuor non si comanda, figurati al cazzo!!!!

    tan te cose

    mig

     

  28. salonicco, mi manchi.

     

  29. hola benty, ti scrissi una mail l’altro giorno. se per caso nei prossimi mesi ti arriva voce che cercano un professore di italiano con una scarsissima conoscenza del greco, ma con una grossa passione per la birra greca, fai un fischio.

     

  30. dai su, l’estate è finita e il bel gioco dura poco. torna a scrivere prima che vengo là a darti gragnolate sulla testa, a chi vuoi darla a bere che stai ancora come stavi… 😀

     

  31. e dunque