Karina

05 March 2006 | By benty in Senza categoria

Karina insegna portoghese nella mia scuola. E’ nata a Cuba, da padre cubano e madre greca. Ha vissuto la sua adolescenza sull’isola, poi ne è fuggita in maniera non del tutto legale, da quello che ho potuto capire. So che non può tornarci, per adesso, e credo ne soffra. Dopo con i suoi si è trasferita a Lisbona dove ha vissuto per una decina d’anni e si è laureata. Potete capire la mia invidia quando a Pasqua io me ne torno a Fabriano e lei invece se ne va in Portogallo a prendersi una "bica" al miradouro de Santa Caterina, mirando il Tejo. A Natale mi ha portato una lattina di Sagres (che ora fa mostra di sè in soggiorno), commuovendomi quasi alle lacrime. Qualcuno capisce di cosa sto parlando. Dall’anno scorso vive a Salonicco, ha riiniziato una nuova esistenza nel paese che sente suo quanto il Portogallo e quanto Cuba. Lo ha fatto anche per amore di un greco, ma non solo, credo. E’ una creatura fatta di zucchero, ci ha sempre questo sorriso stampato in faccia che ti contagia anche dopo otto ore passate a spiegare passato prossimo e congiuntivo. Adora ballare, dice che a Cuba si balla con qualunque stato d’animo, e non solo per esprimere allegria. Con lo stesso sorriso ci racconta di come, quando finiva la "libreta" , per calmare la fame si davano a degli esperimenti gastronomici spregiudicati, al limite dell’umano (latte in polvere e cocacola, patate crude, robe così) e che ricorda sempre i giorni del martedì e mercoledi come i più duri, perchè le scarse provviste a disposizione della famiglia non bastavano per una settimana. Poi si doveva ricorrere al mercato nero. Karina racconta e ne ride, come se non le avesse vissute sulla sua pelle quelle storie. Una laureata in lettere che parla almeno quattro lingue, di cui tre a livello lingua madre, ha vissuto in paesi meravigliosi, ha passato quel che ha passato, e ancora sorride come una bambina, sarebbe autorizzata a guardare chiunque dall’alto verso il basso, per come la vedo io. Una influenzata tanto dalla saudade portuguesa quanto dalla gioia di vivere cubana però, non può essere che una persona affabile, umile e aperta.

5 Comments on “Karina”

  1. donne straordinarie, esistono.

     

  2. Bellissimo ritratto di una donna davvero unica. Invidio chi ha alle spalle tante storie e tante lingue, e soprattutto continua a vivere con quell’umilta’ e quella gioia di esistere che appartengono solo agli angeli, quelli terreni.

    Ma tu, caro Benty, non svilire troppo le tue radici marchigiane: d’accordo, lei veleggia verso il Tago e le suadenti cadenze lusitane del fado, ma anche tu, nella tua terra, ten vai a degustare salamini e vini squisiti, in una nicchia dell’Appennino tra Umbria e mare.

    (si capisce che sono anch’io marchigiano?)

     

  3. รจ bello essere fatte di zucchero, beate lei ๐Ÿ™‚

     

  4. un giorno posso fare un salto alla tua scuola? per fare un saluto a te…ovvio no?!

    ciao

     

  5. che bella l’espressione:”creatura fatta di zucchero”..chissa’ come ci si sente..sara’ che io mi sento piu’ fatta di ciauscolo..

    nausica