Velleità critiche, fra Fegiz e la Lewinski

20 February 2006 | By benty in Senza categoria

1) Esce il sette aprile "Dovessi mai svegliarmi" il secondo disco dei Numero 6, duo genovese che, se proprio dobbiamo far finta di essere dei critici musicali, potremmo definire orientati verso un rock melodico di matrice indipendente. Neanche Luzzato fegiz, sarebbe arrivato a tanto, lo so. Disponibile per il download il brano Verso Casa . Non facciamo i furbetti e ci atteniamo a questo che finora è l’unico pezzo del nuovo disco che abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare. Se mi permettete di riluzzatofegizzarmi si distinguono sonorità screziate di elettronica e testi sospesi a metà fra scanzonata attitudine e riflessione esistenziale. Un estratto per darvi una idea

…la mia pazienza non ha vita lunga,
ne ho abbastanza di
‘sti trenta stronzi che si osservano fra loro
senza mai rivolgere uno sguardo
a chi per sbaglio questa sera sta
sudando sopra il palco…

Noi non vogliamo essere come i trenta stronzi sotto il palco che non rivolgono sguardi, ma vogliamo rivolgere attenzioni ad una inziativa meritevolissima che sceglie i blog come mezzo di difusione primario, e che includerà anche lavori inediti di scrittori italiani fra cui Marco Mancassola, Paolo Nori, Gianluca Morozzi, Marco Missiroli, Valeria Parrella. Per un giudizio complessivo e definitivo attendiamo ovviamente l’uscita dell’album. Se tanto mi dà tanto vale la pena aspettare quella che potrebbe essere la nuova sorpresa dell’indie italiano per il 2006. Voi potreste dirmi ma che te ne frega a te che te ne stai in Grecia al sole (si, c’è il sole qui) delle produzioni italiane, ascoltati il sirtaki che è meglio. Io vi dico: zitti delinquenti, scaricate la canzone e ringraziate mio fratello che si sbatte per i nuovi dioscuri (cfr Gianni Brera) dell’indie italiota (che poi magari tifano Genoa e quindi a ‘sto punto mi vogliono uccidere)

2) Parte un nuovo mailorder iperspecializzato ispirato all’etica do it yourself, This is our diet . Garantiscono e gestiscono con entusiasmo Jukka e Corrado dei Giardini di Mirò . La nobile iniziativa si pone l’obiettivo di rendere raggiungibili in Italia materiali sonori altrimenti di difficile reperibilità. Voi direte, ma a te che te ne stai in Grecia che cacchio te ne frega? Comprati i cd di Theodorakis e non ci scocciare, penserete. Io vi dico: muti malfattori, e buttateci un occhio che ci sono già parecchie cose appetitose da accaparrarsi, tipo Pillow, Tellaro e golosi sette pollici dei GdM stessi.

3) Salvatore non demorde. Aveva provato ad aggregare i blog musicali italiani sotto i colori uniti di music blog aggregator, che purtroppo non ebbe le giusta fortuna che una tale inziativa meritava. Ma senza cambiare altro che il titolo, ora torna alla carica, e si propone di raggiungere le stesse finalità con i I am rock. Il sito vuole raccogliere recensioni musicali, punti di vista utili più che mai nell’orgia di musica in cui si affoga in questi giorni. Riprendo dalla home del sito. "Benvenuto su I-am-rock.com, il punto di contatto della comunità di siti di contenuto musicale. Se hai un sito internet e delle opinioni su dei dischi, regìstrati e comunica: è un modo per accrescere la tua e la nostra conoscenza." Dateci una letta, nonostante rischiate prima o poi di imbattervi anche in qualche cavolata scritta dal sottoscritto, non vi scoraggiate. Potreste dirmi, ma perchè non te la smetti di infestare la rete con le tue zozzerie e te ne vai a mangiare Moussakà. Intanto siete degli ignoranti, perchè si fa con le melanzane e non è stagione. E poi vi dico zitti ribaldi, e supportate.

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3 Comments on “Velleità critiche, fra Fegiz e la Lewinski”

  1. bella frate’ (cit.), ti mando il disco in Ellade

    il Mezzala in effetti mi è grifone, mi. Ma davanti al paragone con Rivera mi scoglierei pure io (non è refuso, ma alto calembourismo creativo, briccone)

    tuo Bill

     

  2. …è vero ti leggo la mattina, al cesso..

    ma sapessi il valore che ha

    ..

     

  3. dopo rivera e mazzola dioscuri furono detti Vialli e Mancio ai tempi della Samp da scudetto, lì voleva andare a parare la citazione breriana