The violence of the lambs

28 February 2006 | By benty in Senza categoria

Manuel Agnelli degli Afterhours si fa giustizia da solo, al Fillmore. Sempre preferito i Marlene qui. Via Kay

10 Comments on “The violence of the lambs”

  1. vorrei vedere te essere continuamente insultato a livello personale e familiare, applicarti a suonare e ricevere palle di carta oppure oggetti in continuazione. Non capisco che cazzo paghino un biglietto a fare, se entrano solo per fare intemperanze. sto con Manuel, perché quando uno si rompe i coglioni, se li rompe e basta. Il concerto poi era annunciato per la presentazione del disco in inglese, quindi non capisco che cazzo la gente si lamenti.

     

  2. E’ bellissimo fiondarsi giù dal palco per picchiare qualcuno, possibilmente col basso in mano brandito tipo clava. Io lo facevo spesso. Poi finiva che non mi pagavano, però era spettacolare.

    Bop.

     

  3. Aggiungo che gli Afterhours mi hanno sempre provocato una inappellabile vivacità intestinale.

     

  4. sono pienamente d’accordo a metà con te Enver. la soluzione di buttarsi dal palco a picchiare un cretino ti mette sul suo stesso piano. se fai musica a quei livelli (e non) rischi di prendere fischi, di non essere apprezzato, di essere deriso e insultato, fa parte del gioco. e non è generalmente quello che succede ad Agnelli, al contrario adorato dal suo pubblico. da come la metti tu pare che appena gli Afterhours salgono sul palco vengano costantemente maltrattati. è successo adesso (forse per la prima volta da parecchio tempo) e Manuel ha reagito, secondo me, in una maniera molto da rocker, ma abbastanza da coglione. per il resto, come tu sai, si allarga il pubblico e spesso peggiora.

     

  5. sì, ma perché pagare un biglietto per rompere i coglioni? neanche uno di quei papponi solitamente accreditati sempre (e non è il mio caso, purtroppo, come la trista vicenda DCFC prova) può averne il diritto. Io ho detto basta agli After dopo quasi venti concerti, a Bassano lo scorso maggio, quando fece dieci canzoni -benissimo e in italiano- e se ne tornò sfatto in camerino con Dulli e gli altri, nervoso perché la gente non lo invocava a gran voce. In un locale di m. dove i concerti iniziano tardi e si sta pigiati come non so cosa. Però è ormai prassi comune che ogni live degli After sia tempestato di provocatori, di gente che insulta o getta cose sul palco, fischi e anche bottigliate di plastica. Capisco che Agnelli o anche gli altri della band (sentirò al proposito Enrico Gabrielli quanto prima) si possano anche imbestialire, oltre le tradizionali matronimie che Manuel non lesina a chi gli urla qualcosa dal parterre.

     

  6. a me sebrano tutte sceneggiate.

     

  7. Solo un coglione spende 15€ per prendersi un cartone in faccia.

    Fab

     

  8. Sono d’accordo con enver.

    Una volta Agnelli a Barcellona P.d.G. interruppe il concerto dopo 25 minuti perché stava accordando la chitarra e un truzzo gli urló insulti irripetibili.

    C’ero, e buttai 10 euro al vento.

    Ma gli diedi perfettamente ragione.

     

  9. Ero JP

     

  10. gli after in grecia??

    manuel…manuel…se continua con un tour così o cade in depressione o gli viene un infarto in diretta…