All Posts from April, 2005

Strange days

April 7th, 2005 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

Il sole scintillava in cielo e la sera prima ero riuscito nella improba missione di non ubriacarmi, quindi per una volta ho scelto di vivere la mattina. Con un impeto di inusitata iperattività, prendo il toro per le corna, e  decido di recarmi all’OAED(*), di nuovo. Lo faccio, sicuro che passare dieci minuti lì dentro a farmi maltrattare, ribilancerà questo eccesso di buonumore, dovuto in larga misura al bel tempo. Si entra all’OAED e se ne esce pronti a effettuare delle carneficine, o ben che vada con l’ego assolutamente destrutturato. Andare all’OAED è come ascoltare quelle canzoni che sai che ti devasteranno la giornata di tristezza. Ma le ascolti lo stesso, perchè a volte, semplicemente, senti che devi.

Entro e mi accorgo che allo sportello a cui mi devo rivolgere non c’è fila. Mi guardo attorno smarrito e diffidente. Arrivo al suddetto sportello, dove come sempre non c’è nessuno e devi attendere parecchio prima che qualcuno, sbuffando, decida di alzarsi dalla sua comoda postazione e rivolgerti la parola di malavoglia. Invece stavolta no. Una signora si alza immediatamente e si dirige verso di me con un sorriso. Indietreggio istintivamente: cosa sta succedendo? L’OAED è il mio incubo divenuto ufficio pubbblico, lì tutti odiano tutti, e soprattutto me.

"Posso aiutarla?", mi dice. Spiego il mio problema, so che mi riderà in faccia. Inceve no. Appena finisco di esporre si getta alla ricerca disperata del documento che mi serve, fra pile impolverate di scatoloni. Non capisco. Impiegati pubblici greci che fanno il loro dovere? Gentilezza? Qui? Forse è una trappola, al meglio una candid camera. Inizio a guardarmi attorno circospetto alla ricerca di telecamere nascoste, pronto a urlare "Venite fuori stronzi, non mi fate ridere, nè paura". Ma in realtà tremo. Perchè mentre la prima donna mi ha chiesto il cognome, altre due signore si sono avvicinate. Una ha cominciato a fare commenti su quanto suonasse bene il mio cognome, ripetendolo a voce alta tre o quattro volte. L’altra ha iniziato a disquisire su quanto fossero affascinanti gli italiani. Probabilmente è un linguaggio in codice, e hanno appena stabilito di sopprimermi.

Il documento non è ancora arrivato, la prima signora è decisamente dispiaciuta a riguardo, ma mi rassicura in modo materno. La seconda sta scrivendo, sua sponte, il numero telefonico dell’ufficio "Così non c’è bisogno che vieni inutilemente". Sgrano gli occhi incredulo. L’ultima volta mi avevano congedato dicendo: non far vedere il tuo brutto muso da queste parti per qualche mese, fottuto mangiaspaghetti. Oggi mi assicurano che si interesseranno della pratica in no-time. La terza signora a un minimo accenno di richiesta di delucidazioni mi fa un quadro esauriente, senza smettere di sorridere.

Esco completamente disorientato.

(*) L’OAED è una cosa a metà fra la previdenza sociale e l’ufficio di disoccupazione, in genere un labirinto burocratico insolubile, condito dalla assoluta meschinità degli impiegati pubblici più scortesi d’Europa. Vedi precendenti post nella categoria With a little less conversation.

Cerco conferme

April 4th, 2005 | By benty in Senza categoria | 10 Comments »

Alle 17.20 circa ora greca, ovvero le 16.20 circa italiane gli exit poll sugli esiti delle elezioni regionali erano già fuori. Enverino mi manda un messaggio per aggiornarmi della lieta novella. Non per fomentare sterili e anacronistici antagonismi ( che alla fin fine non sono elezioni politiche, e poi siamo tutti italiani e tutti sulla stessa barca, e la politica è tutto un magnamagna, si sa) ma sembra proprio che gli abbiamo sfondato il culo a quei bastardi. Si, ho un debole per i francesismi, lo sapete. Comunico immediatamente la notizia al mio capo, italiano e sinistrato nè più ne meno del sottoscritto, che si fionda al piano superiore della scuola per cercare conferma dalle reti nazionali italiane, via satellite. Scende cinque minuti dopo con un sorriso luminoso, credevo che avesse avuto ulteriori notizie direttamente dai tg. Mi dice invece "Su canalecinque danno un telefilm, su retequattro una telenovela, su italiauno credo dei cartoni animati; per ora ne sta parlando solo raitre". Risulta pure a voi dal Belpaese? Non poteva esserci conferma più rumorosa di quell’assordante silenzio televisivo. Continuerei con il solito guizzo di umorismo intelligente, strada già tragicamente imboccata in uno dei post precedenti: la sinistra vince ogni morte di Papa. Applausi. E concluderei con un accorato appello, dettato dall’innegabile affetto che nutro per l’istrionico personaggio: nano e coniglio di merda, sono le 1.30 in Italia, quando esci fuori a farci vedere la tua faccia da cazzo e a dirci che HAI PERSO? (si è vero, la sinistra a volte è livorosa e porta morte, miseria e distruzione. O vorrebbe portarne. Ad Arcore possibilmente)

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Senza parole

April 3rd, 2005 | By benty in Senza categoria | 10 Comments »

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Era meglio quando c’erano gli Squallor

April 2nd, 2005 | By benty in Senza categoria | 1 Comment »

A me l’infoiamento/accanimento mediatico per la morte del polacco fa venire in mente uno dei migliori titoli dei leggendari Squallor. Tutto il morto, minuto per minuto.

Illuminante update: per la serie gente che ha davvero l’esatta percezione di ciò che gli avviene attorno. Il lucido messagio di addio lasciato da un prode papaboy  "Te ne stai volando via… in silenzio" . Già, per fortuna sta morendo senza grossi clamori, in effetti. E comunque non sono sicurissimo che dopo lo tsunami il calcio si fosse fermato.

Illuminante update.2 Bush: "Era uomo di pace contro la guerra, lo capivo"

Ed infine furono i blog:

http://ratzingerpapa.splinder.com/

http://popelover.leonardo.it/blog

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Ogni morte di Papa

April 1st, 2005 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

Solo martedì si è saputo, direttamente dai manifesti, che sarebbero venuti i Raveonettes. Ma il concerto è sabato e proprio non ce la faccio a farcela. In compenso, dopo Atene, i Blonde Redhead si fermeranno anche a Salonicco, il 16 aprile, risparmiandoci una trasferta infrasettimanale che avrebbe compromesso qualunque carriera lavorativa fin qui intrapresa. Poi in ordine sparso: faranno tappa qui gli Einstuerzende Neubauten di Blixa Bargeld, torneranno i norvegesi Madrugada, gli Archive, e i Franz Ferdinand (ma solo a fine luglio).

La Grecia si trasformerà a fine giugno nel paradiso dei metallari di ogni specie, presso Malakasas per il rituale Rockwave. Laddove l’anno scorso ci si era emozionati davanti ai Pixies, si era sudato con i Black Rebel Motorcycle club,  ci si era lasciati cullare e molestare dai Mogwai, quest’anno si presenta il seguente cast : Marilyn Manson, Black Sabbath, Anthrax, Slayer, Velvet Revolver, Black label Society, Dio, Iron Maiden, e parecchie altre cose truculente t.b.a. Per i poveri indiefighetti nisba, ma per i mainstream oriented invece hanno confermato headliner nientepopodimeno che mr Vodafone, Moby. Avevano bisbigliato anche Bloc Party, ma la sostanza cambia poco. Sembra invece già confermata la presenza dei Chemical Bros ad Atene, per un festival da tenersi i primi di giugno (si vociferava pure Killers e altra robetta che ora non mi sovviene) e credo proprio che ce ne andremo giù a fare quattro salti. Inoltre si sussurra incrociando le dita che fooooooorse a settembre torneranno i Pixies, e non solo in vacanza.

Fra i concerti a cui ho rinunciato per varie ragioni in queste settimane, i trascurabilissimi (ma qui misteriosamente di gran successo) Chumbawamba, i Pink Martini e i due dj set: uno di Peter Hook (ma avevo già dato l’anno scorso) e uno di mr Creation, Alan Mc Gee. Presenti per vedere all’opera quest’ultimo circa trenta persone. Dichiarazione appena risentita del Mc Gee a fine set  "In Grecia siete indietro di 100 anni". Probabilmente sbaglia per difetto. Però trenta euri per vedere McGee che mischia i dischi, boh.

Nel frattempo mi sono perso dentro il formidabile Socialismo tascabile degli Offlaga, che mi è stato recapitato poche settimane orsono da una ragazza dolce, alta e bella, assieme a Bianco Sporco dei Marlene Kuntz. Disco bellissimo quest’ultimo, di cui nessuno ha fatto menzione, perchè i MK non sono più indie da un po’, a detta di molti. Whatever. A me l’ultimo lavoro pare un altro capitolo ottimamente riuscito, ulteriore conferma nella ultradecennale storia di coerenza kuntzica (musicale, e non solo). Coerenza seppure nel cambiamento, avrebbero detto i democristiani. Un’evoluzione che in Italia pochissimi possono vantare, gente che non sbaglia un colpo dal primo, sparato nel 1994. Che i detrattori si facciano pure sotto.

Oggi l’oroscopo mi ha detto che potrei ricevere importanti offerte per la carriera, in grado di cambiarmi abbastanza la vita. Ma fate conto che è il primo aprile.

Vorrei inoltre completare l’opera di raffinato umorismo e indiscutibile buongusto intrapresa sin dal titolo, per chi si chiedeva "Chi potrà mai essere così banale e scontato da intitolare un post ‘ogni morte di Papa’ ?".  Vorrei aggiungere a riguardo di non preoccuparvi, che tanto morto un papa se ne fa un altro.