Sunday bloody sunday

14 December 2004 | By benty in Senza categoria

Improvvisamente, mentre mi dedicavo alla rituale correzione domenicale dei test – fonte di innumerevoli frustrazioni professionali – succede l’inconcepibile. Facendo zapping fra i canali locali la settimana scorsa era stata permiata la mia incorollabile fiducia in questi palinsesti popolati perlopiù da cartomanti, con un commovente stralcio finale di Fantozzi contro tutti. Quindi vale la pena tentare, mi dico. Ed ecco che dal nulla, senza un apparente perchè, sul canale tredici dove è normalmente memorizzata Teleastra, mi appare Mara Venier. Qui, in Grecia, a casa mia. Mi blocco: la visione ha un effetto devastante, non mi permette di proseguire come al solito fino al numero 31, dove è memorizzato il canale con le pubblicità delle chat erotiche e ci sono sempre le donnine che si leccano in cucina. Poi sullo schermo si materializza Oddo che balla con una pensionata orrenda. Io Oddo in faccia non l’avevo neanche mai visto. Penso che potrebbe trattarsi degli effetti allucinogeni di qualche souvlaki andato a male mangiato ieri notte. Invece no. Ovviamente pianto i test e mi incollo al divano. Non è possibile. Faccio il conto, con la differenza di un’ora, fra circa tre ore ci sarà Novantesimo Minuto. A questo punto una lacrima mi solca la guancia destra. Anche le fattezze mostruose di Bisteccone mi sembrano amiche, adesso. Mi sorbisco un gioco crudele, in cui le madri devono far innamorare un povero ritardato delle proprie figlie. Le escluse hanno pianto, il ritardato le ha derise senza ritegno in diretta e mi è pure divenuto simpatico. Poi Paolo Limiti. Dispensa dall’alto del suo parrucchino dei brillanti aneddoti su Gilda, manda in onda due video raccapriccianti di Julio Iglesias, stroncandomi immediatamente l’entusiasmo. Ma devo resistere. Poi Bisteccone intona Se mi lasci non vale, e rischio di restarci secco. Nel seguito riesco a vedere finalmente chi cazzo sono ‘ste Lecciso, e ne desidero blandamente la morte, senza neanche sforzarmi in dettagli riguardo a come impalarle correttamente. Di Limiti no, non mi auguro la morte. Lui è una vecchia drag queen, mi fa ridere e vomitare, quindi mi dà delle emozioni. Pubblicità: arriva Banfi che chiede soldi per l’Unicef, e dopo fa lo stesso anche Limiti, e poi di nuovo la Venier che dice che Domenica In il ventisei sarà proprio dedicato ai bambini. Erode where are thou? Ormai resta poco. Fra un video delle Kesslerr e una riproposizione di Ci Sarà di Romina e Albano, Limiti che accenna passi di conga e una sequela di cantanti sessantenni ossigenati – spacciati per celeberrimi – ormai ci siamo quasi. E’ un delirio psichedelico, mi viene anche da fare dei piani per il futuro. In compagnia di una buona scorta di peyote potrei anche divertirmi la prossima volta. In Italia sono quasi le 17.45, questione di pochi minuti ancora. Invece, come d’incanto, Teleastra torna al suo posto e Domenica In scompare nel nulla. Niente calcio. E’ stato tutto inutile. Sprofondo nel divano con le mani tra i capelli e gli occhi sbarrati urlando ossessivamente a intervalli brevi.


Poi mi rilasso, mi accendo una sigaretta e mi riprendo. In fondo questa domenica italiana qualcosa mi ha lasciato. Oltre ad un pesante olezzo di spazzatura. Un messaggio subliminale di fondo. Una consapevolezza. Quando sarò direttore generale della Rai, raiuno sarà affidata ad Aiki, raidue a Livefast, raitre al Brullonulla. Spero che accetteranno le candidature. Esordio previsto come commentatori ai funerali del Papa. Un mondo migliore è possibile.

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7 Comments on “Sunday bloody sunday”

  1. i miei sono affetti dal duopolio buona domenica in. so cosa provi, insomma.

     

  2. Spero almeno mi lascerai condurre radiodue…….

     

  3. solo a costo di un tasso fisso di bestemmie per ogni ora di programmazione, e che nell’orario di massima audience sia imposto un punk efferato agli ascoltatori. In quel caso ti do radiodue Bop

     

  4. Benty, io una trasmissione come quella la conducevo davvero, si chiamava Funhouse ( c’erano dubbi??), da mezzanotte alle due. Telefonavano sempre i più sciroccati, gente davvero incredibile. poi m’hanno fatto smettere. Figurati se non la rifaccio subito, in tutte le case d’Italia. (per quanto riguarda le bestemmie, beh……sono ancora a lavoro, puoi immaginare cosa ne verrebbe fuori adesso)

     

  5. sconsiderato, e a me niente? manco la radio? o televideo, vah (pagina 100: diop*! in caratteri cubitali)

     

  6. no no, la domenica spetta a me di diritto…

     

  7. caro futuro direttore generale, te lo dico, a me (mi) piacerebbe condurre mezzanooootte e dintorni oppure soooottovoce oppure (nuovo!)telekuntz..:)
    Lou.