Seminario

20 December 2004 | By benty in Senza categoria

La scuola mi ha obbligato a partecipare ad un seminario presso il lugubre Istituto Italiano di Cultura cittadino, intitolato “Lessico mentale”, tenuto dal direttore del dipartimento di italianistica dell’università di Salonicco. Praticamente il proprietario plenipotenziario dell’Italiano da queste parti. Essendo sgattaiolato ad Atene in occasione del seminario del mese precedente la scuola mi ci ha spedito come misura pressochè punitiva. Cinque ore dalle dieci di mattina, unica consolazione un ricco buffet. Oltre a me una cinquantina di persone, tutti insegnanti di italiano.


Alcuni italiani, anzi alcune: tutte signore oltre la quarantina che vivono qua da anni, tutte risatine e ammiccamenti al professorone a cui si rivolgono dandogli del tu ostentatamente, ripetutamente e immotivatamente. Tutto uno sfoggio di lessico forbito, interventi inutili e fastidiosi, mani alzate da prime della classe. Gente che tiene i cellulari accesi durante la lezione, e quando squillano è il tipo di gente che risponde pure. Gente che forma una lobby che gestisce tutti i punti di contatto Italia-Grecia in città (Istituto di Cultura, Camera di Commercio italoellenica in primis). Gente veramente di merda, che ti fa vergognare di essere italiano, come capita purtroppo di sovente. Il resto tutti giovani (o quasi) greci, insegnanti di italiano o aspiranti tali. Mi sono rincuorato scrutando gli appunti della mia vicina che si era segnata “l’imbortansa dei paroli”. Siamo ancora una spanna sopra la concorrenza, se dio vuole. Peraltro anche il succitato padrone dell’italiano ha registrato un’indecente serie di scivoloni sulle preposizioni, su cui vigliaccamente non ho infierito in pubblico, come invece delle vocine in testa mi suggerivano maligne.


Ma la cosa davvero splendida sono stati gli ulitmi 45 minuti, in cui a gruppi venivamo invitati a tracciare le linee guida di una attività didattica di nostra invenzione, in base alle cose che si erano dette durante il seminario. Ci sarebbe anche stato un vincitore. Io venivo dapprima conteso dai vari greci, che mi imploravano di aggregarmi a loro per fare un gruppo. Sceglievo due ragazze di cui la più spigliata era soprattutto dotata di minigonna, tentando così di dare un senso a tutto ciò. Creavamo poi un gioco/attività strepitoso, basato sul glorioso “nomi-cose-città”, di cui abbiamo già depositato il copyright. Infine ogni gruppo era tenuto a presentare la propria creatura davanti agli altri. Ho candidato immediatamente la minigonnata come presentatrice, per accaparrarci i favori del pubblico e del professore, commettendo un grave errore strategico. Abbiamo ascoltato un paio di presentazioni di altri gruppi, attività al limite del paradossale, quando è venuto il turno della nostra, naturalmente destinata alla vittoria. E’ stato allora che le italiane petulanti, ossigenate e inacidite dal sontuoso sculettare della nostra presentatrice, hanno cominciato a fare interventi critici, schierandosi tutte contro di noi. A quel punto abbiamo cercato di difendere la indubbia superiorità della nostra creatura. E già lì gli animi si erano accesi. Poi è stata la volta loro di presentare e la nostra di fare osservazioni al vetriolo. Più che altro le abbiamo derise apertamente, perchè se lo meritavano. Il seminario fin lì noioso e seguito distrattamente si è trasformato in arena, sono volate parole grosse e tutto è festosamente finito fra gli insulti, le urla e le accuse.


Questo è stato il mio debutto in pubblico presso la comunità degli italiani che contano a Salonicco. Non ho potuto che complimentarmi con me stesso. Se ho vinto il premio come blogger più attaccabrighe ci sarà un perchè.

3 Comments on “Seminario”

  1. è un benty irrequieto ( NdFooge)
    daje bro che natale è vicino, e a natale si diventa tutti più buoni 😉

     

  2. ma in cosa consiste esattamente il “nome-cose-città”? elrocco

     

  3. Un mio amico insegnante si lamenta sempre delle sue colleghe, sembra che siano le peggiori donne si possano incontrare…