Chi non c’è, è troppo out

29 November 2004 | By benty in Senza categoria

Facciamo un piccolo prologo superfluo. Perchè tanto su questo blog, essendosi fieramente autoescluso da ogni tipo di aggregator eccetto quello di Gecco, non si capita per caso, siete sempre voi quattro splendidi gatti, e mi va benissimo così, figuriamoci. Dunque, lo sapete che qui di musica se ne mastica davvero poca. Qui intendo in questo blog, non in Grecia. Si vabbè pure in Grecia ma adesso non fuorviamo. C’è sempre grande interesse e vivace curiosità a riguardo, ma si arriva sempre col cosiddetto “treno della breccia” (i convogli che trasportavano breccia erano sempre gli ultimi a transitare dalle parti mie). Quello che per gli altri è il tema musicale del momento, da commentare, ascoltare, analizzare da noi diverrà attuale nella migliore delle ipotesi tra qualche mese. Anche per pigrizia mentale. Ma non solo. Ci sono notevoli barriere architettoniche/elettroniche da superare. Fino alla settimana scorsa avevo una connessioncina a 56 (nominali) che però non l’ho mai vista oltrepassare i 44, ma proprio quando prendeva la linea in discesa e col vento a favore.


Che poi, oltre l’esasperante lentezza e la congenita instabilità, ti occupa la linea del telefono, e se non vivi da solo questo può creare delle incomprensioni all’interno del nucleo familiare moderno [esempio]:


Lei – sono due giorni che l’idraulico prova a chiamare, che cacchio ci fa il computer attaccato a internet, siamo senza riscaldamenti, lo sai?


Lui – [sguardo implorante pietà] : eh ma, sai ci sono questi Arcade fire di cui tutti parlano che volevo provare a scar…


Lei : ma vaffanculo va.


Lui: [capo chino] Si, adesso vado.


Quindi, mio malgrado, ho finora dovuto ignorare il nuovo fenomeno che sta impazzando ultimamente nel mondo dei blog musicali, ovvero l’M-blog.


[Adesso mi verrebbe anche da spiegare da spiegare cosa sono ‘sti M blog, ma quelli che mi leggono già lo sanno da cinque mesi, o addirittura ne hanno uno, e forse adesso che ne scrivo io è addirittura già passato di moda. Tutti lo sanno. Tranne forse mia madre, che ho scoperto da ieri essere una assidua mia lettrice (ieri al telefono mi fa “ma che sei andato a sbattere qualche settimana fa?” e io “e tu come lo sai?” e lei “Tu scrivi e io leggo!”. Quindi da oggi fine dei post alcolici ragazzi, che poi mamma mi si preoccupa. Ciao mamma, si la mangio sempre la frutta e anche la verdura)].


Ma io sono un ometto di un certo livello, non dimentichiamolo. Fra le gesta per cui immagino di passare alla storia, oltre alle mie indimenticate performances in playback, posso annoverare da tre giorni anche l’epica impresa di essere riuscito a farmi istallare l’ADSL in poco più di un mese, che così adesso ce l’abbiamo circa in cinque in tutto il paese. Pioniere come sempre.


E allora mi son detto, tuffiamoci nel mare magno dell’m blogging, che c’è un sacco di tempo da recuperare. Parto in quinta dall’adorato blogbrother domenicale e da quello venetolusitano, navigo fra le proposte dei panda tristi, inizio a costruire una gerarchia di m bloggers stranieri, ragazzi dal cuore largo, musiche per robot, e amenità di settore, rimbalzo come una trottola da un link all’altro, mi destreggio fra i pop up, assimilo al volo l’etica dell’m bloggers (i dischi poi comprateli – stronzo, non scaricare più di tot pezzi, non fornicare pensando a Styrifoam, onora la scena svedese e quella canadese, non rubare il link d’altri, linka il blog e non solo l’mp3 etc…). Ma è un lavoraccio. E’ estenuante. Il link, magari accompagnato da una recensione di Pitchfork, ti fa venire l’acquolina in bocca (i nuovi Strokes, ma come se suonassero canzoni di Cristina D’avena dopo un’impepata di cozze !!! Ascolta !) adesso che la connessione fila come un treno è tempo di raccolto, pensi, clicchi lussuriosamente, ma ops… il link non c’è già più.


Eh si, perchè per essere un vero m blogger bisogna essere anche rapidi e felini come giaguari, pronti a scattare nella savana internettiana per ghermire gli mp3 prima che si esauriscano i 25 download disponibili o che passi una settimana e il link vada a farsi fottere per sempre. Bisogna essere agili come scoiattoli, per districarsi nella giungla di robaccia e trovare per primi delle vere gemme sepolte nel sottobosco degli indie blog o delle e-zine. Bisogna avere la vista del falco, per cogliere b-sides nascoste, bootleg introvabili, cover misteriose e poi planare rapaci e divulgarle al mondo. Dice, ma questo fine-settimana devo andare a trovare i parenti. Peccato hai appena perso un duetto imperdibile di Francis Black con Frank Sinatra, e il maestro augusto Martelli al moog, remixato da Ignazio la Russa. Riprova la prossima. E’ un universo duro, spietato, incredibilmente selettivo quello degli m bloggers. Sono i nuovi indiana Jones della blogosfera, vivono pericolosamente.


E dunque sono giunto alla conclusione, che no, davvero, non fa per me. Non ho il fisico adatto per fare l’m blogger. Già mi affatico a fare il blogger normale, figuriamoci se alla mia età ce la faccio a mettermi a rincorrere mp3 volatili, dalla qualità audio discutibile, o dei remix pallosissimi di mezz’ora, o se posso permettermi di perdere il sonno per l’ultima sensazione finlandese. No grazie. Volpe? Uva? Cosa?


Update: quando un blog non ti basta più, perchè evidentemente ti stai sbracando. E’ nata ‘na criatura. L’antica arte dell’Mp3 blogging : prospettive di sopravvivenza: una settimana sarebbe già un miracolo.

8 Comments on “Chi non c’è, è troppo out”

  1. benty non me ne parlare, la banda larga è come una droga.
    signora, si fa per parlare, è una metafora.
    io? sono un amico di suo figlio passo sempre da qui dopo la merenda.
    un saluto.
    elrocco

     

  2. uva, uva. come sempre. noi l’uva la mangiamo, mrs. Bentyvoglio, non ne beviamo certo il succo!

    anche mia madre legge il mio blog. e i forum dove partecipo. lascio che faccia. commentasse, sarebbe fico.

    comunque oggi è il secondo post in cui mi imbatto che parla di me. che ve siete inscemiti?

     

  3. Maledetto Benty, e tu come li hai scoperti i Valderrama5? La mia migliore amica è appena diventata la loro groupie virtuale preferita..

     

  4. antonio, noi m blogger siamo un po’ così: arriviamo prima, finiamo prima ( e di solito non puliamo il water – citazione pubblicitaria che coglieranno in tre, a dir tanto)

     

  5. mmmh!! mmh!! quando il sole spacca in 4 a chattaluga blog io vado da benty per sapere di musica!!
    benty, per me numero uno!

    mi vergogno a firmarmi.

    tremo al pensiero di un gruppo intitolato a escobar o a tele santana. adesso vado a scaricarmi i valderamma5

     

  6. però!

     

  7. (è inutile dire che io faccio parte di quei tre che la ricordo, ahimè, noi della generazione nata con clementina ed il piccolo mugnaio bianco)

     

  8. (le scatolette delle sorprese)