All Posts from September 5th, 2004

Perchè carine sono tante, tutte simpatiche, ma lei è proprio gnocca

September 5th, 2004 | By benty in Senza categoria | 27 Comments »

(La redazione di Tragedie Greche si dissocia dal titolo sovrastante diramato a blog unificati, ma si vede costretta ad adottarlo per paura di ritorsioni da parte della temibile mafia venetopiemontese)

Arrivo all’Indiependent days verso le quattro di pomeriggio, m’accatto una maglietta con la copertina di Goo dalle bancarelle abusive (bellissima però, me l’ha detto pure Marina P, anche se ancora mi deve una playlist) e punto l’ingresso dell’arena. Caldo fottuto. Già mi sono perso i Julie’s Haircut, ma l’entusiasmo per l’incontro coi miei fratelli di blog e loro compari di viaggio cancella ogni minimo accenno di delusione. La storia si ripete uguale a sè stessa, come a Torino così a Bologna. Veniamo investiti in pieno da una cascata di birre che volendo, con quei soldi avremmo potuto diventare azionisti di maggioranza della Nastro Azzurro. Ci mettiamo all’ombra, lasciando scorrere in sottofondo la musica dei gruppi pomeridiani. C’è giusto il tempo di sdoganare Max Pezzali e subito dopo accordarsi su una sanissima avversione per i revisionismi, in particolare sugli anni 80. Nel frattempo arrivano torme di bloggers: Uliva e C. dove scopro fra le altre cose che Uliva è alta, ha un sorriso bellissimo e non dovrebbe far parte della lobby delle 2 torri, Marinap e Fio che ci raccontano di essere entrambe in partenza per l’estero -beate loro -, Giulia e Colas che vanno in giro con i passerottini in stile Disney a cinguettargli giulivi sopra le capoccette, Brian Jones e la sua cascata di ricci ed Enver che sfoggia spillette labranchiane con nonchalance, dispensa cd, e mi spiega la complessa fenomenologia dello Spritz (lo Spritz al Cynar non me lo sarei mai immaginato), la Fagotta che prima di salutarla ho verificato che ci fosse il tatuaggino come trademark sul pancino e mi stava per vendere delle riviste con Britney Spears e Cristina Aguilera e invece poi mi sono accontentato di alleggerirla di qualche spilletta dei Libertines, Chiarabimbazazie che m’ha addirittura ammollato un suo biglietto da visita, e quindi mo’ mi vedo a costretto a trovarle un lavoro in Grecia, dove notoriamente abbondano posizioni di un certo rilievo per i giornalisti musicali. A un certo punto, quando già surfavamo audaci fra onde anomale di birra, fanno la comparsa Mark Lanegan sul palco con gli inutili Mondo Generator e, soprattutto, l’amaro San Simone, l’unico erede al trono del mai abbastanza osannato Raw Power. Poi abbiamo pure avvistato Valido, da lontano o almeno così il San Simone ci ha lasciato credere.

Quando Lanegan sale sul palco per il suo set veniamo purtroppo distratti dall’arrivo dell’avvenente Ragazza di blogger, (a cui il titolo di questo post fa chiaro riferimento) che grazie all’ausilio dell’amaro San Simone e di spezie orientali ben confezionate, ha il potere di farci dimenticare di tutto ciò che ci accade attorno. Solo più tardi avrò finalmente modo di conoscere A day in the life costretto a fare la radiocronaca del concerto e impossibilitato a mischiarsi alla festosa bolgia, rivedere dopo un anno in tutto il suo splendore il grande Paso, che può vantarsi di non avermi mai visto sobrio, Carlo che confondo con Marco, ma a quel punto avevo seri problemi anche ad articolare i movimenti e le parole. Ne fa le spese la povera second sight, che oltre a doversi sorbire tutta la storia della mia vita, e una dettagliata spegazione del sistema educativo greco, tenta disperatamente di convincermi che lei e secondavisione non sono sono neanche lontani parenti. Ed io insistevo "Si ma quei bellissimi post sul cinema…". Non ha quasi avuto il coraggio di contraddirmi, le devo ancora delle scuse per la figura barbina.

Nel frattempo abbiamo avuto modo di ignorare pressochè totalmente i Libertines (io Vertigo me la sono andata a sentire e ballicchiare e poi sembra che in realtà non siano "omini de panza").

Quando cominciano i Franz Ferdinand siamo già in preda all’euforia più assoluta, con Enzo accenniamo addirittura Born to be alive e Ramaya, ho costretto la Fagotta a ballare fra l’invidia malcelata degli altri bloggers, causandole un giramento di testa e anche il voltastomaco. Divertenti e autorevoli sul palco. Se volete un resoconto sui FF chiedete pure a Mammara: ci ha confessato che per lui è stato un concerto da sogno. Vabbè dai lo ammetto, mi è scattato anche il momento "cellulare" su Take me Out, ma che volete sono un tenerone. Enzo non mi ha rivolto più la parola, a ragione.

Sui Sonic Youth sono andato visibilmente in estasi, del tutto azzerato dal mero evento della loro presenza, vittima di una specie di sindrome di Stendhal, li ho ammirati a bocca aperta, ne ho respirato le aggressioni soniche fino a stordirmi di nuovo. Averli a dieci metri, vedere Moore che armeggia con la chitarra su 100% come farebbe un adolescente in cameretta, lasciandola in mezzo al pubblico, poi scendere dal palco, portarla a passeggio col cavo a mo’ di guinzaglio, lasciarsi inondare la testa dai loro intermezzi stordenti, Kim che volteggia divina e leggera, Drunken Butterfly (c’era eccome se c’era, l’ho realizzato solo stamattina all’altezza di Forlì), O’Rourke in seconda linea e la sua cravattina precisina, Teenage riot e poi un finale maestoso sancito da Rain on tin. Sono ancora totalmente appagato, per me è stata un’esperienza a metà tra l’apparizione ultraterrena e l’iniziazione ai piaceri del sesso tantrico, che anche senza i precedentemente illustrati abusi alcolici non avrebbe potuto sortire su di me nient’altro che quell’effetto devastante. Ho sentito uno che parlava di "scaletta debole", e gli ho risparmiato la vita, pensate.

Ho tentato inutilmente di convincere Fio con l’accento sulla "o" finale, (mi raccomando), a riaprire un blog, ho inutilmente provato a convincere la Fagotta di aver davanti un grandissimo calciatore, ho inutilmente spiegato ad Enzo che non stavo baccagliando nessuna bloggher e poi è stato il momento dei saluti. E pensare che se solo non avessero una vita loro me li sarei messi uno per uno dentro lo zaino ‘sta manica di blogger e me li sarei portati volentieri tutti in gita premio in Grecia. Io li ho invitati tutti, ma tanto non vengono, credo anche perchè atterriti dalla mia sbalorditiva logorrea alcolica, che poi loro non sanno essere del tutto indipendente dall’alcol. In realtà l’alcol mi inibisce e mi fa diventare ancora più timido di quel che sono già.