30 August 2004 | By benty in Senza categoria

No pasaran


Il simpatico governo del Bandana nega i finanziamenti per la celebrazione del sessantesimo anniversario dell’ANPI (ce l’avete presente vero la Resistenza?) e al contempo, grazie alla solita proposta dei post(?)fascisti di AN cerca di riabilitare i repubblichini. Benedetti ragazzi, non si stancano proprio mai di combinare delle bricconcellate. Intanto leggete qui. Adesso indignatevi e al limite bestemmiate. Poi diffondete ovunque e in ogni modo perchè dubito che in televisione ne parleranno: per quanto limitati non ci restano che i blog. Non vedo l’ora di staccare le braccia a morsi a quelli che ricominceranno con la solfa del “basta con le vecchie trite divisioni”. I partigiani non si toccano e venitemi ad accusare di visione unilaterale della storia, che le braccette le stacco pure a voi.


Grazie a Daniela per la segnalazione.

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16 Comments on “”

  1. sottoscrivo.
    cat

     

  2. e a proposito, probabilmente vado anche all’indipendent days, ma non ci conosciamo quindi non importa.

    piacere, comunque.
    cAt

     

  3. “ma non ci conosciamo quindi non importa.” Lo scopo della giornata è anche che uno va lì e ci si conosce, non è che ci voglia tanto eh 🙂

     

  4. lo dico? ok, lo dico. a me della Resistenza non me ne frega un cazzo. anzi la scrivo pure resistenza, con la minuscola. nemmeno della repubblica sociale mi frega una cippa. sul serio. mi interessano in quanto patrimonio dell’umanità, categorie del pensiero, se vuoi. un po’ come la metafisica di aristotele o la rivoluzione industriale. dal 1990 ho snmesso di utilizzarle come sistemi di appartenenza, cose verso le quali si può essere contro o a favore. sono semplicemente cose. fini non è l’erede di mussolini e bertinotti non è l’erede di gramsci. loro più che eredi sono “de cuius”, quelli che l’eredità la lasciano, e sostanziosa. mi pare fino ozioso rimestare ancora ‘ste cose. ma perdinci, dal ’45 ad oggi non è successo più nulla? sono le parole della politica a tenere l’italia attaccata ai vecchi schemi o sono i vecchi schemi nella testa della gente a generare parole così insulse nella politica? è ora di cambio. è ora già da dieci anni almeno. è ora. c’mon.

     

  5. Benzina, le tue sono sante parole ma il 99% della gente ragiona per compartimenti stagni, e le categorie di appartenenza fanno sempre comodo e semplificano la vita. La gente non capisce una cippa della politica odierna (guarda il berlusca, che per allettare la gente promette tagli alle tasse e null’altro, perchè tanto non capirebbero). Figurati se poi gli togli le vecchie categorie di appartenenza…

     

  6. Ah, prima che Benty mi stacchi le braccia a morsi: io sono FAVOREVOLE alle vecchie divisioni, anche solo per non avere nulla in comune con quelli che riabilitano i repubblichini. Ok, i morti sono morti e sono tutti uguali, ma la riabilitazione, con questi modi e questi tempi, è perlomeno imbarazzante… E poi vivo in una regione che nel proprio statuto ha praticamente rinnegato le radici cattoliche per rivendicare un passato “resistente” e partigiano!

     

  7. ti ho mandato una mail 🙂

     

  8. magari poi ci scrivo un post per conto mio, però l’argomento mi interessa e ci tengo ad aggiungere un paio di chiose. la prima: siamo sicuri che la gente sia davvero così stupida? davvero bastano un bandana e una promessa di tagli alle tasse (contraddetti dai fatti) a far vincere le elezioni? io dico di no, io dico che il populismo – anzi il banalismo – delle forze politiche italiane, di tutte le forze politiche italiane, è destinato a perderle. La seconda chiosa è questa: davvero la Reubblica Italiana è fondata sui valori dell resistenza? Quali erano questi valori? Non certo quelli della formazioni democratiche di Giustizia e Libertà he contavano come il due di coppe quando c’è sotto denari. I valori della Resistenza erano – di massima – Sol dell’Avvenire e l’imminente Rivoluzione. Nulla di cui al giorno d’oggi si debba avere rimpianto, dico io.
    Poi figuriamoci, tutto fa brodo se si tratta di mostrare che il Re è nudo e pure stronzo, ma questo blaterare a sinistra di Valori della Resistenza assomiglia molto al blaterare di Valori Cristiani che va tanto di moda a destra. Parole vuote di significato, comodi e triti appoggi verbali da rifilare alle masse ignoranti per perseguire i propri bassi scopi politici. Tutti lì a far finta di crederci, di incazzarsi per davvero. Ma basta no? Nons iete stanchi anche voi? CAMBIO, è ora di CAMBIO!

     

  9. Klaudio: immagino tu sia toscano, o emiliano, quindi ti faccio una domanda: nella tua regione c’erano più fascisti nl ’39 o più partigiani nel ’43? sarebbe valsa la pena di ricordare anche le radici fasciste in quello statuto, ed anche quelle granducali e quelle etrusche, perché no?

     

  10. Querido Livefast. Ti rispondo stasera, con calma approfonditamente, via email, come avevo già intenzione di fare dopo il tuo primo commento.
    Roby, l’email non è ancora arrivata, l’indirizzo è bentyblog@email.it

     

  11. Benzina: non sono toscano o emiliano, ma romagnolo (tanto per ribadire le divisioni)! Scherzi a parte, sicuramente anche qui c’erano più fascisti. Ma era sicuramente anche più facile e sicuro essere fascisti nel 39 che partigiani nel 43 (del resto Predappio è a due passi da casa mia). Le radici partigiane sono state comunque importanti, perchè 60 anni fa, in un periodo storico di totale sbandamente delle istituzioni, la gente ha avuto qualcosa in cui riconoscersi e credere. Che poi gli ideali partigiani fossero giusti o sbagliati è arbitrario, ma in quel momento ed in quel luogo la gente ha incanalato tutta la sua voglia di cambiamento proprio in quegli ideali. Magari qualcosa di molto simile alla voglia di cambiamento che ora tu esprimi…
    Ovviamente non dico che ora bisogna imbracciare le armi e rifugiarsi sulle montagne per combattere l’attuale pensiero dominante. Tuttavia mi risulta molto più accessibile e vicino questo modo di pensare, questo orgoglio di perpetuare un modo di pensare che probabilmente oggi è anacronistico ma forse più credibile della morale cattolica e religiosa assolutamente ipocrita che oggi invade e pervade ogni questione della vita pubblica, anche quelle in cui non avrebbe diritto ad entrare.

     

  12. Riguardo alla gente, spero anch’io che le cose stiano come dici tu. Tuttavia non posso fare meno di constatare come, per ogni persona intelligente ed “illuminata” come te, ne incontro altrettante dall’encefalogramma terribilmente piatto, che fondamentalmente si bevono ogni cosa detta alla tv. Ed alcuni che addirittura credono che una bandana ed un trapianto di capelli rendano un politico più credibile e degno di fiducia.

    Ah, e la Repubblica italiana non è fondata sui principi della Resistenza, ma sul lavoro. E sull’antifascismo, se non ricordo male.

     

  13. io sto con benzina. tranne per quel CAMBIO in maiuscolo che è troppo travolgente e tozza con la mia voglia di stare un altro po’ sul divano

     

  14. che poi era il parlamento e non il governo, manco a correggermi siete buoni, capre !!!

     

  15. (off topic, poi cancella pure)
    hai perso, benty. ci si vede lo stesso all’indipendent?

     

  16. oh yes, ci sarò, la prendo sportivamente