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Chiuso per ferie (o anche

July 30th, 2004 | By benty in Senza categoria | 6 Comments »

Stasera c’è ‘sto chiacchierato Toga party, che sancirà il mio trionfale (?!) rientro nelle scene mondane del paisello, ad un mese di distanza dal ritorno alla chetichella in terra marchisciana. Parecchi amici miei non sanno neanche che sono qui, per dirvi del livello di popolarità attuale vissuta dal sottoscritto. Dopodichè Tragedie Greche se ne rimarrà chiuso fino al tardo agosto, perchè il richiamo dell’Iberia si fa sempre più forte, e dunque "andiamo , è tempo di migrare" come diceva quello. Mi inquieta la scarsa corrispondenza dei miei stati d’animo. Il "com’è" rispetto al "come dovrebbe essere" (aka "com’era"), che mi porta, fra l’altro, a generare post involuti e illeggibili come questo. Non fa niente, posso sempre incolparne il caldo, o i comunisti che va abbastanza di moda. Crediateci o meno non c’ho nenanche voglia di bere – e guardate che alla festa di stasera non sono previsti neanche salatini o noccioline, bensì SOLO spropositati quantitativi di superalcolici. Non me ne va di fumarmi le solite mille sigarette e di tornare a casa a brandelli. Non me ne va di traslocare in mia assenza (ma che frase è questa?). Non me ne va per niente neanche di mettermi in toga. Non me ne va di rispondere a duecento persone che mi chiederanno "come ti trovi in Grecia?", che in genere io non mi trovo più, mi sono perso – probabilmente nascosto da qualche parte. Non me ne va di dover assecondare richieste musicali improponibili, e lo so che se stasera quei bastardi vestiti in toga non mi ballano i Joy Division (che quando li metto al Casablanca la gente fa la ola) allora il pezzo successivo sarà l’Ombelico del mondo oppure i Mogwai per punizione (ve lo meritate Jovanotti, tra l’altro – che Marina P abbia pietà di me). E c’è anche un’altra serie di cose che non mi va di fare, ma non starò qui a menarvela tanto a lungo. E quindi, carissimi i miei amici immaginari di internet, passatevi una buona estate e staccatevi da quei cacchio computer se potete, che fuori c’è il sole.