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Benty vs indietronica

July 14th, 2004 | By benty in Senza categoria | 24 Comments »

Il colpo d’occhio di piazza della Repubblica, ieri sera a Jesi, gelava il sangue. Mi succede sempre quando vado a vedere un concerto all’aperto in estate e ci trovo le sedie, con i vecchietti che mangiano il gelato e allora "tanto vale sedersi a vedere il concerto che è gratis". Facciamo una premessa doverosa: i Telefon Tel Aviv li avevo più che altro sentiti nominare, scaricati e ascoltati forse un paio di volte. Facciamo un’altra premessa, doverosa quanto inutile ai miei più fedeli lettori: nella vasta ignoranza musicale che da sempre mi contraddistingue, brillano alcune lacune di cui vado particolarmente fiero. Ad esempio la musica elettronica. Non mi venite a parlare di Warp, e abbastanza poco anche di Morr. Orizzonti limitati, lo so. E dire che ci ho anche provato, ma proprio niente, non riesco a far finta di gradire questo genere musicale, fatte le dovute eccezioni (frase salvaculo). A me, perlomeno dal vivo, datemi basso, batteria e chitarra, meglio se distorta. Non sono un metallaro, nè un punk. Però è così. A questo punto mi spezzo da solo una lancia a favore sulla schiena, perchè, pur ammettendo le mie lacune e le mie idiosincrasie, ieri mi sono fatto 40 km per andare a vedere da solo ‘sto concerto. Se volessi conquistare i cuori di pulzelle indie e ancor meglio indietroniche, potrei parlarvi di un concerto di atmosfere rarefatte, di psichedelia del nuovo millennio, di musica a tratti cinematografica, musica tecnologica sensibile, musica dei giorni nostri, in grado di galleggiare fra certo ambient (mai sentito l’ambient) e le cose migliori paragonabili a degli Zero 7 in salsa di glitch e droni (qualcuno mi vuole spiegare una volta per tutte che cazzo sono ‘sti droni, che su google non me ne va di cercare ?). Ma come voi saprete una donna ce l’ho, e quindi non mi resta che dirvi la verità. Mi ha lasciato totalmente indifferente vedere quei due seduti, o al massimo in piedi, immobili, davanti ai loro stracazzo di laptop della Apple, fighettissimi, neanche sudati un minimo sindacale, neanche parlavano, neanche smanettavano. Ho passato i 40 minuti del concerto a fare ipotesi su cosa stessero facendo in realtà. Eccovi i risultati

a) scaricare porno ed eccitarsi davanti al pubblico (ecco perchè ogni tanto si alzavano in piedi)

b) finire la fatturazione del trimestre aziendale (in realtà sono due ragionieri ed hanno suonato degli mp3 scaricati su soulseek mentre lavoravano alacremente)

c) sfidarsi ad Age of empires in rete, fine partita = fine concerto (ci è andata bene).

Se avessi pagato un biglietto mi sa proprio che mi sarei incazzato a vedere un set del genere, talmente privo di passione e apparentemente di sforzo. Forse c’era eleganza, ma l’ho scambiata per freddezza artica. Anche se posso ammettere che, prima di abbioccarmi, un paio di pezzi li ho trovati addirittura decenti. Però dopo un po’, tutto ‘sto glitch straccia i maroni, non ce n’è. Un po’ meglio Dani Siciliano, che voci informate mi hanno spacciato per la vocalist di Herbert, uno di quelli che , anche se fa musica elettronica, quasi lo tollero. I veri motivi di gaudio nel presenziare un concerto del genere sono stati rivedere due che conosco da prima che i blog ci fossero, una che organizza concerti fichissimi, l‘altro che sorseggia estathè. E adesso ci ho pure la maglietta più indie del mondo, altro che indietronica live.