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Crederci

January 23rd, 2004 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

Il concerto dei Primal Scream ad Atene cadeva il giorno di San Valentino. Ma tu ci credevi, ci saresti andato comunque, senza farti scrupoli. Quando è venuto fuori il prezzo del biglietto, 40 euri, ci credevi un po’ di meno, ma comunque ci credevi. Quando i tuoi potenziali compagni di viaggio hanno dato forfait, ci hai creduto ancora un po’ di meno, ma non per questo hai mollato l’osso. Ci credevi, altrochè. Quando stamattina sei sceso a comprare il pane, ed hai notato il lunotto posteriore della tua sporchissima Y10 spaccato, e la mancanza delle casse posteriori, ci credevi molto meno di prima. Forse una speranziella. Poi hai pagato il conto del vetro nuovo. Adesso hai davvero smesso di crederci.

Babel nights

January 23rd, 2004 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

Dovreste apprezzare gli sforzi di un uomo che, primo vive all’estero, secondo è ubriaco come una campana (come si dice da queste parti) e terzo sono anche le 4 e un quarto, e poi c’ha il singhiozzo, come gli ubriachi quelli veri. E con il singhiozzo non è un cazzo facile scrivere . La serata di rodaggio alla festa è iniziata così. Fino a mezzanotte solo uomini e anche abbastanza tristi; primo diggei. Poi arrivano delle donne. Poi, molto dopo, tipo dopo 4 birre medie,  parlo col secondo diggei ufficiale e mi dice "Ancora sette-otto pezzi e poi tocca a te" . E comincia il countdown. Patti Smith e uno. Ramones e due. Arriviamo fino ai Beatles e cinque. La gente ballicchia. Io già mi scaldo a bordocampo. E puf. Salta la corrente, tutto d’un tratto. In tutto il quartiere. Per venti interminabili minuti. Poi torna la corrente. Esordisco con i Joy Division, i Cure, Iggy Pop, e degli U2 d’annata. Dopo un’ora abbondante dobbiamo andare, col gestore del posto che viene di continuo ad abbassarmi il volume. Su Seven nation army , ciò non si fa. Passo ai Mano Negra e ai Negresse Vertes, un minimo di New order, e già tocca davvero andare. Tutto ciò mi è valso un ingaggio, da domani, al Casablanca, ogni giovedì. Va bene, va bene, va bene. Va bene così. Adesso a nanna, che domani, c’è la riunione degli insegnangti. Hic.

p.s. so benissimo che il mio successo è dovuto soltanto al fatto che indossavo la maglietta di Loser che ha letteralmente fatto furore, dalla scuola, fino al bar dove ho suonato. Rendiamo grazie al demiurgo.

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