All Posts from October, 2003

Segaiolo e me ne vanto

October 18th, 2003 | By benty in Senza categoria | 7 Comments »

La signora Guia Soncini si permette per ben due volte di darmi (in modo indiretto, in quanto indegnamente appartenengo alla categoria dei blogger) del segaiolo. Si sono letti post polemici a non finire, figuratevi se mi perdevo una tale rissa. A parte che la predica arriva da una che si fa pagare per scrivere articoli sul suo primo pompino, come è già stato ampiamente argomentato. Quelle che elargiscono blowjobs a pagamento sappiamo come le chiamano. Quelle che si fanno pagare per raccontarli ? Chiusa la polemica becera. Aperta la polemica dietrologica : perchè i giornalisti continuano a parlare male dei blog ? Paura ? Chiusa la polemica dietrologica. Aperta la polemica semantica. E le donne blogger, di cui la Soncini nega l’esistenza, non potendo essere incluse nella categoria delle "segaiole" come le definiamo ? Chiusa la polemica semantica, che però resta un po’ aperta. Apro ora la parentesi della fiera rivendicazione. Lei forse signora Soncini credeva di insultarmi, apostrofandomi come segaiolo. Ma io invece orgogliosamente le replico che si, fui, sono e sarò un segaiolo. A voler essere precisi occorrerebbe fare una distinzione all’interno della categoria. Militai con convinta dedizione, in una giovinezza neanche troppo lontana, fra le fila dei segaioli materiali-libidinosi : quelli dei calli alle mani, delle occhiaie Samsonite e della atavica paura di una incombente cecità, con la quale sarebbe stato punito da Dio il peccato di autoinfliggerci del sano piacere sessuale. Ora , per limiti fisici e di età sopraggiunti, senza affato rinnegare la mia prima militanza, sento di appartenere maggiormente alla categoria dei segaioli mentali. La pippa mentale è la benzina di questo blog e da quello che leggo anche di vari altri. E’ il volo pindarico, è la riflessione fuffosa, lontana parente dell’otium dei latini. L’importante è che "sia fatta bene, che non si sa mai ". Non me ne vergogno signora Soncini, ed anzi, piuttosto che ammorbarci dalle pagine di un giornale su quanto vorrebbe scoparsi George Clooney, farebbe bene ad aprirsi un bel blog anche lei. Così i fattacci suoi ce li racconta gratis e non dal quotidiano che è di Berlusconi, ma è sovvenzionato dai contribuenti. Persino dai blogger, si figuri. Allora avremo persino piacere di leggerla, perchè – non lo nego – lei è dotata di una scrittura frizzante, che davvero in un bel blog non sfigurerebbe. Per un giornale non va bene, troppo autoreferenziale. Magari con un bel blog riuscirebbe a raggiungere quei trenta ingressi al giorno che oggi nella blogosfera non si negano a nessuno , se si dà da fare. Non con la bocca : intendevo a scrivere di cose che interessino i lettori. Qualcuno che viene a leggere il suo blog lo trova di sicuro, non si preoccupi. Leggono persino me. Dovessero mancarle lettori faccia un fischio e costituiremo un comitato di lettura delle sue mirabolanti imprese. Con immutata indifferenza.

Respinto al mittente (a me tanto non la manda)

October 16th, 2003 | By benty in Senza categoria | 7 Comments »

(apparso su vari blog :diffondetelo e appendetelo )

Nei prossimi giorni le famiglie italiane riceveranno la lettera firmata dal Presidente del Consiglio Berlusconi in cui il premier spiegherà le ragioni, i particolari e tutto ciò che riguarda la finanziaria appena varata e la riforma delle pensioni.
Oltre 18 milioni di capi famiglia riceveranno la lettera per una spesa che supererà i 7 milioni di euro, a carico del ministero del Tesoro e quindi di tutti i contribuenti. Chiaramente le ragioni della spedizione di questa lettera sono ben altre di quelle ufficiali. In vista delle mobilitazioni dei lavoratori del 24 ottobre e delle elezioni europee e amministrative delle prossima primavera e visti i sondaggi che indicano un calo notevole delle preferenze accordate a questo governo, il premier intende continuare nella sua operazione tutta politica e mediatica iniziata con il vergognoso comunicato a reti unificate delle scorse settimane. Insomma è l’ennesimo scempio che questo governo si accinge a compiere.
Quello che invitiamo a fare e respingere al mittente la lettera che riceverete, nel momento in cui il postino ve la consegna o portandola successivamente all’ufficio postale.
E’ sufficiente barrare con due righe in diagonale l’indirizzo del destinatario e scrivere RESPINTO AL MITTENTE.
Un’iniziativa civile per esprimere il nostro dissenso.

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Sbloggati

October 16th, 2003 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Sbloggati

E’ finalmente partito il blog dei Perturbazione

Jimi e Bartolo

October 15th, 2003 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

Ieri sulla terza rete pubblica hanno trasmesso verso mezzanottemmezzo un documentario, o meglio un concerto integrale " Jimi Hendrix at Atlanta Pop Festival". Jimi drogatissimo, coloratissimo, Jimi con quella fender che in mano a lui si trasforma in un oggetto magico, da cui caccia suoni e addirittura voci impossibli, Jimi che massacra l’inno americano, come a Woodstock, Jimi che rincorre note appese da qualche parte in cielo (o all’inferno) e lo fa sempre ad occhi chiusi e a bocca aperta, Jimi che (guardalo !) suona con i denti. Eccetera,eccetera. Che vi sto a parlare io di Hendrix, che quando è morto non ero neanche nato ?! Però Jimi è stato una parte importante della mia vita. Ci è entrato tardi, come un sacco di buona musica, di libri e di persone che ancora ritengo fondamentali. Jimi fu una delle mie grandi scoperte a Bartolo. Una di quelle tante scoperte (musicali e non) che devo al Capo. Era l’ottobre del 94, il cadavere del povero Kurt era ancora tiepido, nell’unico lettore cd di Bartolo giravano senza sosta cose nuove e vecchie, esattamente come vini novelli e whiskey invecchiati , si alternavano in grande quantità e con nostra grande soddisfazione Hendrix e i Marlene, i Led Zeppelin e i Soundgarden, gli Who, i Massimo Volume, De Andrè, i Velvet Underground, i C.C.C.P, i C.S.I., Iggy e i Doors soprattutto, si spacciavano cassette, si registravano complilation (ah, la nobile arte del nastrone !), altro che masterizzatori. Internet forse c’era, ma da noi sicuramente ancora no. La Salamandra, nostra coinquilina, ogni tanto faceva capolino da qualche crepa nel soffitto. Berlusconi era già il nemico pubblico numero uno, nostro e dell’Artista, nostro padrone di casa candidatosi per il comune con i Verdi e trombato. C’era Cuore tutte le settimane in edicola e il Manifesto tutte le mattine a colazione, insieme a Tuttosport (prevalenza Juventina) , e in TV c’erano Tunnel (o Avanzi o neanche mi ricordo più) e ci registravamo blob e la Gialappa’s, la Champions League era ancora in chiaro. Guardavamo i Monthy Python, e riuscivamo ancora a ridere con le cassette bootleg di Magnotta. C’era "er Canaro", un gatto di una diffidenza e di una puntualità soprannaturali ( gli davamo da mangiare tutti i giorni ma non credo che nessuno fu mai in grado di carezzarlo, per mangiare aspettava che ci allontanassimo). Non c’erano cellulari, se ben ricordo. C’erano le feste all’aula polifunzionale di Ingegneria, ma le migliori erano proprio quelle di Bartolo, così belle da guadagnarci il nome di Animal House. Feste che cominciavano il pomeriggio e si fermavano solo davanti all’evidenza che ci eravamo scolati tutto. Spesso neanche davanti a quella e si andava a continuare da chiunque avesse anche un tavernello aperto in frigo. Il vicinato , composto da famiglie di pensionati – Ancona è una città di zombies – ci era giustamente ostile, sostenevano che attorno a casa nostra avessero rinvenuto siringhe usate e ogni tanto ci mandavano la polizia ad intimare il silenzio. C’era Robby che faceva almeno un compleanno al mese, e gli portavano pure i regali. C’era Tony, già laureato, ma al tempo precario e ancora risoluto a dedicarsi agli ultimi divertimenti, altro che viaggi di lavoro in Giappone e L.A. come adesso. C’era Maicol che continuava a macinare esami con la media del trenta, non si sa come dentro quel bordello. Anzi si, studiava. Poi c’era una nutritissima fauna di personaggi che a stento ricordo, sono solo facce che affiorano dai ricordi annaffiati di vino rosso : Mimmo e i fanesi, Ndunell, gli alternativi, la porno infermiera, la contorsionista, l’isignificante, Idris, le Mimose, Joe Galullo , il negro (era un tedesco bianchissimo di carnagione), gli spagnoli e la perniz, e altri che forse mi hanno solo raccontato. Si perchè di Bartolo io ho vissuto solo la parabola discendente, ovvero, il suo acme e la sua caduta. Questo scritto qua sotto fu il mio primo impatto (forse addirittura nel 93) con Bartolo, il primo giorno che vi misi piede.

" Il giovane Benty fa il suo ingresso a Bartolo un anonimo pomeriggio di marzo e si trova davanti alla seguente scena : alle pareti infiniti manifesti di film, foto e cartine geografiche. Sui mobili si trovano bottiglie di Southern Comfort e Jack Daniels riempite d’acqua a mo’ di vasi per rose ormai avvizzite. Le serrande sono abbassate nonostante sia giorno pieno, una luce fioca viene da una tv che trasmette il film The Doors e c’è Riding on the Storm di sottofondo, ma arriva sfalsata, da uno stereo. Due carismatici individui siedono ad un tavolo dove campeggia irrisolta una bottiglia di vino rosso, hanno occhiali neri e confabulano serafici, fra il filosofico e l’alticcio. Questi 2 maestri di vita rispondono ai nomi di Robby e Il Capo. Come avrebbe potuto il giovane Benty restare impassibile di fronte a tanto fascino decadente ? Come non subire impotenti la tremenda fascinazione di Bartolo? Semplice : di li a poco si presentò Guido, in mutande. Bartolo era tutto questo e molto, molto altro ancora."

Bartolo nel suo fulgore

Ora Bartolo non esiste più : come tutte le cose belle ci hanno costruito sopra un supermercato. Quando l’hanno demolita ci siamo aggirati di notte, ubriachi a cercare tracce del nostro passato fra le macerie. Poi abbiamo sancito il nostro addio a quella parte della nosrta vita con una gran pisciata collettiva, votata all’unanimità, sulle sue rovine e sui suoi muri pieni di storie.

A Bartolo, isola felice, circondata dalla merda.

Google save the queen

October 14th, 2003 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

So che un blogger integerrimo oltre a non parlare di blog non pubblica i referrers. Sono solo modi di tirare fuori un post dal nulla che ci circonda, come principio concordo (si può fare di più) ma fondamentalmente me ne fotto e parlo di ciò che più mi aggrada. Però, scusate, c’è uno che è arrivato in questo blog cercando dio (minuscolo) su Google. Lungi da me ogni delirio di onnipotenza, giova soltanto sottolineare che davvero, ormai non c’è più religione.

Dear Catastrophe Teacher

October 13th, 2003 | By benty in Senza categoria | 5 Comments »

Signore e signori si comincia a fare sul serio. Finora erano state solo lezioni di supporto ad altri insegnanti o lezioni private con uno studente al massimo. Da stasera si scende in campo davvero. Giornata tiepida e ventilata, spalti gremiti : avrò una classe di ben dieci elementi. Ma le cose sono cambiate in gran fretta. Altro che ritmi greci. Solo ieri ho saputo dai miei datori di lavoro che non dovrò affrontare una classe di livello italiano intermedio (come ero stato inizialmente informato), con cui almeno mi sarei potuto esprimere in Italiano dall’inizio. Eh no . Troppo facile. Invece stasera inizierò ad insegnare in un corso elementare. Non vi dico la gioia. Soprattutto visto che non mi ero affatto preparato ad una tale evenienza, non essendomi stati neanche forniti i libri per vedere che cacchio devo insegnare a gente per cui l’Italiano è come l’arabo. Molto bene. Mi rimangono cinque ore per inventarmi una lezione di livello basico e , come hanno sottolineato, per pensare qualcosa in modo da riuscire simpatico ai ragazzi. E invece ritengo più costruttivo venir qui, in piazzetta a spiattellare tutto a voi, fedeli e voraci lettori. Se ritenete che ne valga la pena fatemi gli auguri. Io dico che sarebbero sprecati, comunque.

Alan

October 11th, 2003 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

Alan è irlandese, ed è qui in Grecia per il mio stesso motivo : una donna. E’ un ragazzo tranquillo e sufficientemente divertente. Inoltre ci troviamo a meraviglia davanti ad una serie di birre medie chiare, di numero non inferiore a cinque, con il costante rimpianto che non siano Guinness, più comprensibile da parte sua a dire il vero. Sin da prima del suo sbarco a Salonicco contava molto sulla mia presenza seppure ci fossimo visti una volta solamente in precedenza. A quel tempo la ragazza di Alan, Maria, mi aveva implorato di non rivelagli quello che prendevo di stipendio con i fantastici lavori che avevo trovato qui. Lui lavorava a Londra, da tre anni come architetto, che era proprio quello per cui aveva studiato e guadagnava quello che guadagnano gli architetti a Londra, corrispondente a circa otto volte quello che guadagna un laureato italiano in economia in Grecia, nel mio caso. Poi ad un certo punto Alan, di Londra e del suo casino si era stufato, ed aveva deciso di seguire Maria e trasferirsi a Salonicco, che non è proprio un’oasi di serenità, con il suo milione (e mezzo ?) di abitanti. Greci per giunta, il che significa che anche per dirsi “Buon giorno come sta?” sembra sempre che stiano lì lì per menarsi e che guidano come se avessero un codice della strada autonomo, ognuno il suo. Da quando Alan è arrivato a Salonicco è scattata di nuovo la drammatica operazione “Inserimento greco-sociale di uno straniero” . Rivedo in Maria, lo stesso tipo di disperazione ed ansia che leggevo l’anno scorso nel volto sconsolato della mia ragazza dopo l’ennesima giornata di merda, che la porta compulsivamente a chiedergli “Alan ti diverti ? Alan ti piace qui ? Non è bello ? Eh Alan ?”. Che poi almeno io lavoravo, perché un minimo di comprensione del greco ce l’avevo e mi sono abbassato ad accettare lavori di ogni tipo, ritrovandomi in situazioni che adesso non vi sto a dire, ma che se proprio ve ne va potete leggervi anche qui. Alan non è così coglione. Si rifiuta sistematicamente di accettare qualunque tipo di lavoro che si discosti un minimo dalla professione di architetto. Lui quello sa fare e quello intende fare, e per me fa benissimo. A tal proposito ha già declinato un paio di offerte che la povera Maria si era prodigata di procurargli, sguinzagliando familiari e conoscenti. Cosa non da poco per la Grecia, trovare lavoro. Le amiche di Maria le dicono “Alan non può farti questo ! Andrea non faceva mica così lo schizzinoso!”. Andrea sarei io. Alan mi ha confessato che i soldi che aveva messo da parte prima di venire in Grecia stanno inesorabilmente diminuendo,e che forse non avrà neanche quelli necessari per tornare in Irlanda a Natale. Per me Alan a mangiare il panettone non ci arriva, e non solo perché qui il panettone non c’è .

Sondaggione di servizio

October 9th, 2003 | By benty in Senza categoria | 7 Comments »

Questo è un blog pluralista si era già detto. Pluralista e democratico, allarghiamoci. Ed è per questo che metaforicamente vi apro il mio pannello di controllo e vi invito a decidere : è già ora di togliere tutte le "pecette" alla vostra destra ? Tutte ? Una ? Quali ? Volete che sparisca il bottoncino arancione ? Volete venga tolto il frappè che fa tanto Mikonos ? Il Nano vi manda la digestione di traverso ? Siate spietati, fuori la verità. Votate votate votate !!! Tragedie Greche sei tu, chi può darti di più ?

Domanda (perchè io con l’html mi ci taglio 2)

October 8th, 2003 | By benty in Senza categoria | 4 Comments »

A tutti gli splinderiani : sapreste spiegarmi perchè, solo a me, Splinder rifiuta da un paio di mesi di aggiornare i link che raggruppano i post di un mese ? Perchè "Ottobre" non compare nella lista di link in fondo a sinistra ? Riformulo meglio la domanda : che danni potrei aver mai causato al mio squallido template ?

Lezione di storia ( e di stile)

October 7th, 2003 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

Segnalo questo bellissimo post dal blog del giornalista di Repubblica, Leonardo Coen. Per non dimenticare.