All Posts from August 9th, 2003

Splinder killed the blogstars

August 9th, 2003 | By benty in Senza categoria | 3 Comments »

Leonardo è uno dei blogger della prima ora e lo leggo regolarmente.E’ ormai considerato una blog-star, ma prima ancora è un ragazzo che sa scrivere molto bene e lo ha fatto anche in situazioni difficili (come a Genova nel luglio 2001).Qualche giorno fa ha postato le regole da seguire o se vogliamo gli ingredienti da cucinare, perchè un blog abbia successo (ovvero faccia ingressi e ottenga popolarità) come il suo. Riassumendo molto occorre :

  1. essere anticonvenzionali, originali ,creare tormentoni, riassumere le puntate precedenti
  2. non litigare, ma se si deve farlo , allora farlo bene e con bloggers famosi, che così ti linkano e fai ingressi
  3. non tirarsela, ma un po’ anche si, però proprio il giusto

Morale: questo blog non avrà successo. Tenterò di farmene una ragione

Servi della gleba international LTD

August 9th, 2003 | By benty in Senza categoria | Comments Off on Servi della gleba international LTD

Molti pensano che io sia un coglione ad essermi trasferito qui. Io non ho mai risposto "Ehi amico, ti stai sbagliando !". E’ una opinione che rispetto e , devo ammettere, è un pensiero che spesso sfiora pure me. Ora però non si deve ritenere che io sia l’unico coglione che per amore viene ad affrontare una vita senza futuro in Grecia. Ve ne menzionerò altri due, consapevole che in giro ce ne devono essere vari altri.

Chi avesse avuto la malasorte di imbattersi nel mio (finora) unico racconto pubblicato ( per il racconto completo link alla vs destra), dovrebbe ricordarsi del mio fido aiutante tetesco ti Cermania, Dominik. Lavorava (?) con me in quel teatrino di casi umani che era la Autoline. Il folle, che abitava a Berlino, arrivato in Grecia aveva una relazione di 7 anni con una tipa. Ma ha incontrato una greca, che ha fottuto anche lui. Ha mollato la sua tedeschina (con inaspettato contorno di drammoni familiari che non sto qui a dirvi) e , una volta presa la laurea in Germania, se ne è tornato in Grecia. Non chiedetemi a fare che, perchè credo che una risposta non potrebbe darvela nemmeno il diretto interessato. Ciò che posso aggiungere è che tutt’ora non spiccica una parola di greco e che lui, fondamentalmente, odia la Grecia. Suo nonno era un nazista ed in qualche isola della Grecia ha ordinato la fucilazione di parecchi partigiani. Poi , a nazismo concluso, ha passato un periodo in una prigione greca. Secondo Dominik quello fu il periodo più bello della sua vita, e tutt’ora quando ne parla gli brillano gli occhi dalla commozione.Questa parentesi sul nonno non c’entrava una mazza ma ce l’ho messa lo stesso.

Poi c’è Alan, un irlandese. Alan viveva a Londra e lì ha incontrato Maria, amica di Dimitra, ovviamente greca. Alan lavorava a Londra come architetto. Ho ripetuto due voltre Londra ( e con questa tre) non a caso, ma per farvelo rimanere ben impresso. Cioè , se sono coglione io che da Fabriano ci sono venuto a Salonicco , cosa dire di chi viveva a Londra ? Neanche Alan parla una parola di greco. Ad Alan sono stato costretto a mentire sui munifici stipendi elargiti dalle aziende greche, perchè se sapesse quello che prende un impiegato qui se ne tornerebbe in UK di corsa. Alan è venuto qui ed intende trovare lavoro come architetto : la sua ragazza è altrettanto architetto e lavoro l’ha trovato dopo anni di ricerche vane, pagato come part time, anche se in realtà deve lavorare oltre le otto ore al giorno. Alan conta molto su di me, sia per ambientarsi che per farsi coraggio. Non sa ancora che mi hanno licenziatoe non credo che nessuno avrà il coraggio di confessarglielo fino a settembre.

E’ mia ferma intenzione formare una associazione di cittadini europei che hanno in comune la tragedia di essersi innamorati di una greca. La quale, ovviamente, non ne vuol sapere di lasciare ‘o mare e ‘o sole e la feta del suo paese. I tapini sono pertanto costretti, fra mille disagi, a trasferirsi in una paese troppo difficile in cui vivere, dove non c’è neanche un alfabeto normale . Queste infide greche ci hanno raggirato, noi abbiamo il diritto di chiedere un rimborso spese alla comunità europea per il risarcimento dei traumi e dei disagi che siamo costretti a subire. Incredibile a dirsi ma anche la Grecia fa parte della comunità europea, anche se non confina con nessun paese della comunità stessa.

I’ll be there for you

August 9th, 2003 | By benty in Senza categoria | 2 Comments »

La cosa che mi fa abbastanza ridere è che scrivo come se veramente qualcuno lo leggesse ‘sto blog, con le precisazioni e tutto. Roba da matti. Mentre suonava Beck a Urbino, io ero qui, spaparanzato con lei sul nostro divano, che mi sparavo senza ritegno 6 eposodi 6 di Friends on DVD, in lingua originale. In Italia mi sono sempre rifiutato di guardarlo Friends: guardavo Frasier, Mad about you, e Ally McBeal. Qui invece ce lo andiamo ad affittare pure, con scorte di gelato e cocacola o noccioline e birra quando siamo di buonumore. Credo che il fatto di poterlo seguire in lingua originale ne migliori oggettivamente la qualità dei dialoghi (certi giochi di parole non sono facilmente traducibili e adattati spesso non rendono). Poco prima della raffica di Friends è stato il turno di Dare Devil, una mezza cacchiata, degno di essere visto solo perchè c’è lei , Jennifer Garner. Ovviamente nel film fa la greco-americana, e per un attimo (nella versione in lingua originale) si sentono anche un paio di persone che parlano in greco. Una persecuzione, sono addirittura più onnipresenti degli italiani. Il fatto di non avere a disposizione film doppiati lo ritengo assolutamente un punto a favore dei videoclub greci ( e portoghesi e..). Adesso, ogni volta che torno, mi risulta abbastanza strano guardare i film doppiati, con gli attori americani che muovono la bocca da cui escono parole che a stento corrispondono a quei movimenti. Certo che quando i sottotitoli disponibili sono solo in greco non è che la cosa aiuti molto, soprattutto per film non inglesi. Ricordo con orrore l’inizio di un film di Kieslowski (credo) in polacco con sottotitoli in greco. Allora optammo per un paio di birre, senza film. Comunque il fatto che talvolta mi ritrovo a ridere davanti alle peripezie di Joey Tribbiani, mi da sgomento e avalla l’ipotesi che mi sono ormai del tutto rincoglionito. Venite a salvarmi. Anzi no, vengo io, dai.

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