La meglio gioventù

21 June 2003 | By benty in Senza categoria

Abbiamo passato la serata di ieri in quell’enorme squat-campeggio iperaffollato che è diventata la città universitaria. Là dentro è tutto un fiorire di concerti , dj set , esibizioni di artisti di strada , dibattiti , incontri , documentari ,proiezioni,workshops e mille altre iniziative.La radio del campus alterna i Dead Kennedyes e Neil Young alle testimonianze sui fatti di Porto Carras e alle iniziative programmate per la manifestazione di sabato,quella grossa.Inoltre ,sia dentro che fuori dai locali universitari ,si possono esercitare tutte le più classiche attività da camping , quali gli infiniti assoli per djembè e joints ,la gente in cerchio che canta e limona felice mentre uno sfigato suona la chitarra, il sesso libero outdoor nel poco spazio rimasto fra tende e sacchiapelo, ed infine il caro vecchio alcolismo a basso costo,che sa sempre regalare le sue belle soddisfazioni.

A me , dalla facoltà di economia di Ancona , se restavo oltre le 20.00 – e per studiare – mi cacciavano a calci gli inservienti.Qui invece i punkabbestia possono anche salire in cattedra: letteralmente, nel senso che ci dormono sopra insieme ai cani e alle bocce di birra.

Per sentirmi ancora più dentro il movimento ieri,ho optato per una scelta radicale : mangiare allo stand allestito da indymedia .Anche i più affamati, avvistata la disgustosa sbobba da lontano desistevano.Anche i più temerari una volta arrivavati fino ad inalare i venefici miasmi da distanze ravvicinate, poi crollavano.Ma io no.L’amore per la verità e la determinazione a fornirvi una testimonianza di prima mano, mi hanno spinto oltre i miei limiti.Dopo una breve coda ho potuto finalmente degustare degli spaghetti ,serviti da compagni francesi,direttamente su scodelle per la minestra , perchè più che scotti erano liquefatti.Mangiarli con il solo ausilio del coltello non mi ha aiutato particolarmente,sarebe stata più utile una cannuccia.Ma ce l’ho fatta,ne sono fiero e son qui a raccontarvela.

A poche centinaia di metri il centro della città risulta pesantemente militarizzato e si trovano capannelli di pulotti ad ogni angolo di strada. La polizia non può , per legge , entrare nel perimetro delle università , se non per gravissimi motivi e su autorizzazione del rettore : lo spazio dell’università diviene quindi vero e proprio asilo politico,scene come la spedizione punitiva alla scuola Diaz a Genova non dovrebbero ripetersi.

Ogni organizzazione ha occupato la sua bella facoltà dentro il campus e tutti gli "antagonisti" convivono in completo pisenlove anche un po’ flauerpauer : non so com’era il 68 ma se era una cosa simile a questa non doveva essere affatto male. Il fatto è che mi sono perso nell’arcipelago dei mille gruppi gruppetti e gruppettini presenti ,e non ci capisco già più una mazza. Indymedia ha preso l’edificio di legge,gli antiauthoritarian fanno base a teologia,Salonika Action 2003 ad architettura,il social forum a matematica,i black block a filosofia.Per entrare ed uscire dall’edificio dei black block si viene perquisiti : cioè i black block hanno istituito un servizio d’ordine fiscalissimo.Non ci sono più i black block di una volta,verrebbe da dire.

Vuoi per l’ambiente internazionale ,vuoi per il clima un po’ alticcio e rilassato , si riusciva a socializzare con estrema naturalezza e facilità.Dovendo forzatamente rinunciare a socializzare con esponenti del gentil sesso alternativo,causa presenza consorte , ho ripiegato su un meno affascinante radical leftish from London,George.Lui per prima cosa si è assicurato i miei favori incondizionati con una frase ad effetto ("I would really like to see Berlusconi dead") e poi ci ha raccontato di Evian e della situazione in Inghilterra e del suo pessimismo/ottimismo a riguardo,del supporto dei musulmani agli antiwar in UK e poi , purtroppo , abbiamo dovuto abbatterlo,anche se davvero a malincuore, perchè non se la smetteva più. Io capisco il clima di socievelezza e ammmmore , però George adesso basta dai,che dobbiamo pure andare a casa.

Dalla testimonianza diretta di George vi riporto come sono andate le cose a Porto Carras,dove il vertice EU si è tenuto.
Ci sono state due marce separate : comunisti/social forum da una parte e anarchici/antiautoritharian/salonika 2003 e blackblocks dall’altra,in tutto circa 5000 persone.Il fatto è che i poliziotti si erano schierati su un fronte largo centinaia di metri ed hanno fatto si che il contatto con i gruppi di manifestanti avvenisse dove a loro sarebbe stato più comodo fronteggiarli,una specie di valletta in cui convogliare tutta la dimostrazione.Per questo -ci spiega George – con due cortei separati sarebbe stato più difficile organizzarsi per i pulotti,avendo due fronti aperti e non uno solo e pure comodo per loro.

I primi ad entrare in contatto con le forze dell’ordine sono stati i comunisti,non attaccando ,ma tentando di proseguire la marcia oltre lo schieramento di polizia,in maniera – ci dice George – civile e passiva.La polizia ha subito optato per la guerra chimica , sparando quantitativi di lacrimogeni intollerabili appena il corteo era a pochi metri,allorchè dalle retrovie si sono uniti gli anarchici che hanno iniziato a bersagliare la polizia con i sassi.Chi si trovava in mezzo,fra questi sfigati anche George,non se l’è passata tanto bene :schiacciati dalla folla che non riesciva a fuggire dalla valletta o che cercava di avanzare per scontrarsi , pressato dai pulotti che infierivano con pioggie di manganellate,in mezzo a una coltre di gas lacrimogeno,e le pietre dei blackclock che volavano da dietro.Tutto è finito abbastanza presto e le formazioni si sono ritrovate nei torpedoni,per tornare a Salonicco.George riportava un vistosa garza sul polpaccio, ferita-souvenir della polizia greca. Meglio un posacenere dipinto da portare alla mamma,dico io.

Da quello che ci ha raccontato George inoltre , i "ragazzi" non vedono l’ora di scontrarsi con la polizia.Sembra che tutto sia molto più organizzato di quello che ,da fuori,potrebbe apparire : scontri, vetrine spaccate ,lanci di sassi quasi ogni cosa sembra essere pianificata prima.La guerriglia di Evian è stata ottima,secondo George che ovviamente c’era , perchè i target erano prefissati, i soliti simboli del capitalismo inequivocabili ,come pompe di benzina BP e vetrine Rolex,e venivano colpiti da miniformazioni anche 4 o 5 volte.Chiamiamola violenza ,certo , ma ricordiamo anche che è focalizzata su obiettivi disabitati e su soggetti in tenuta antisommossa, mica contro scuole piene di ricamatrici indifese.

Oggi c’è la manifestazione grande che dovrebbe essere unitaria.Alle ore 17 in centro città ci si raduna , anche se le varie formazioni partiranno probabilmente da punti diversi e si riuniranno in seguito.Dovrebbe partecipare molta più gente di giovedì scorso le voci parlano dai 30.000 ai 100.000.Che praticamente non vuol dire un cazzo,me ne rendo conto da solo.

A Salonicco nel frattempo continuano ad arrivare pullman carichi di manifestanti da tutta Europa.Molti sono stati gli arrivi dalla Germania si dice, di temutissime formazioni anarchiche.Non bastavano quelli di Hannover,venuti giù in bicicletta e dunque divenuti delle vere leggende umane ,che in realtà nessuno ha mai visto .Ma si dice siano pronti a sferrare l’attacco chimico lanciando i calzini utilizzati nell’eroica pedalata contro le forze dell’ordine.Poi certo che quelli reagiscono male.

Il vostro Pino Scaccia dei poveri vi saluta , passa e per adesso chiude

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/20-Giugno-2003/art30.html

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/19-Giugno-2003/art37.html

 

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