Ammazza, mica costa poco! 1) è un prezoz di ingresos medio greco, 2) sono molto famosi i GdM, 3) sono famosi gli altri gruppi greci, oppure 4) è il solito effetto “se un gruppo è estero la gente paga volentieri di più”?
non costa poco no, ma credevo di essermi dilungato abbastanza nei vari altri post-recensione (45 euri 4 anni fa per i white stripes!) sui prezzi astronomici dei concerti in Grecia. Altri esempi: la settimana scorsa ho saltato i Calexico (30 euri) dovrei farmi a febbraio Mogwai e Tindersticks (altri 30 euri a biglietto, e adesso siamo in due). I 2 gruppi greci sono delle giovani speranze del post rock, da quello che ho capito. mai visti, ne’ sentiti, ma forse mea culpa. I giardini e’ la terza volta che vengono, la seconda da quando sono qui, la prima che ce li becco. hanno un buon seguito, e’ un nome che circola. considera che i mogwai fecero sold out 6 anni fa, il “genere” tira. peccato suonino in un posto che non conosco e da quello che ho sentito non promette bene per l’acustica. vedremo
Allora sono in linea con i prezzi locali, sì. Io tra l’altro apprezzo questa cosa di far pagare MENO la prevendita, che secondo me favorisce l’afflusso (=io potenziale spettatore evito di traccheggiarmi nell’indecisione fino all’ultimo, con la possibilità di gettare la spugna per pigrizia, e mi organizzo per tempo, invogliato dal risparmio). Sopratutto quando invece sui biglietti alti la cifra da sborsare IN PIU’ è notevole. Immagino sia dovuto al fatto che è un posto piccolo che fa la prevendita in proprio.
il meccanismo della prevendita e’ sempre cosi’, ed e’ molto funzionale alla logica greca. il greco e’ fatalista. solo in rari casi si mette il biglietto in tasca settimane/giorni prima, dicono “eh, da qui a una settimana chissa’ quante ne possono succedere”. quindi i locali fanno prevendite scarse, da qui i prezzi minori per invogliare all’acquisto, e la sera del concerto c’e’ la fila ai botteghini di gente che ha deciso di venire all’ultimo momento. solo per nomi grossi le prevendite vanno forte (cave, depeche …)
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06 February 2009 | Dis0rder Said:
Ammazza, mica costa poco! 1) è un prezoz di ingresos medio greco, 2) sono molto famosi i GdM, 3) sono famosi gli altri gruppi greci, oppure 4) è il solito effetto “se un gruppo è estero la gente paga volentieri di più”?
06 February 2009 | Dis0rder Said:
(ps. non vuol dire che i GdM + altri due gruppi non valgano la cifra, eh. e se compri prima risparmi 😉 )
06 February 2009 | benty Said:
non costa poco no, ma credevo di essermi dilungato abbastanza nei vari altri post-recensione (45 euri 4 anni fa per i white stripes!) sui prezzi astronomici dei concerti in Grecia. Altri esempi: la settimana scorsa ho saltato i Calexico (30 euri) dovrei farmi a febbraio Mogwai e Tindersticks (altri 30 euri a biglietto, e adesso siamo in due). I 2 gruppi greci sono delle giovani speranze del post rock, da quello che ho capito. mai visti, ne’ sentiti, ma forse mea culpa. I giardini e’ la terza volta che vengono, la seconda da quando sono qui, la prima che ce li becco. hanno un buon seguito, e’ un nome che circola. considera che i mogwai fecero sold out 6 anni fa, il “genere” tira. peccato suonino in un posto che non conosco e da quello che ho sentito non promette bene per l’acustica. vedremo
06 February 2009 | Dis0rder Said:
Allora sono in linea con i prezzi locali, sì. Io tra l’altro apprezzo questa cosa di far pagare MENO la prevendita, che secondo me favorisce l’afflusso (=io potenziale spettatore evito di traccheggiarmi nell’indecisione fino all’ultimo, con la possibilità di gettare la spugna per pigrizia, e mi organizzo per tempo, invogliato dal risparmio). Sopratutto quando invece sui biglietti alti la cifra da sborsare IN PIU’ è notevole. Immagino sia dovuto al fatto che è un posto piccolo che fa la prevendita in proprio.
06 February 2009 | utente anonimo Said:
in Spagna funziona uguale: prima compri, piú risparmi…piú logico e funzionale…=)
06 February 2009 | benty Said:
il meccanismo della prevendita e’ sempre cosi’, ed e’ molto funzionale alla logica greca. il greco e’ fatalista. solo in rari casi si mette il biglietto in tasca settimane/giorni prima, dicono “eh, da qui a una settimana chissa’ quante ne possono succedere”. quindi i locali fanno prevendite scarse, da qui i prezzi minori per invogliare all’acquisto, e la sera del concerto c’e’ la fila ai botteghini di gente che ha deciso di venire all’ultimo momento. solo per nomi grossi le prevendite vanno forte (cave, depeche …)
06 February 2009 | manuconta Said:
giardini di mirò + serotonina
mi sembra una miscela letale 😉