Io sto bene, io sto male

10 April 2008 | By benty in Senza categoria

Ho gia’ votato, lo sapete. E da allora soffro di maldipancia. Perche’ ho votato contro natura, turandomi il naso, con mano incerta, in pieno disaccordo con me stesso e con le poche cose in cui credo di credere. Faccio outing completo: ho votato PD. Mo l’ho detto. Non e’ solo una questione di ripetersi all’infinito l’infantile refrain "Non mi sento rappresentato da nessuno di questi pagliacci", it’s democrazia rappresentativa baby. Quando mai qualcuno si e’ sentito rapprsentato ?

Ho votato proprio per evitarlo il maldipancia, e invece rieccolo qui sotto forma diversa. Ho votato perche’ mi ricordo come si sta poi, ad aspettare lo spoglio delle schede, col fiato sospeso, a farsi pena da soli facendo il tifo per D’Alemarutelliprodi, basta che non vinca di nuovo il nano, tipregotipregotiprego, con le dita incrociate fino allo spoglio dell’ultima scheda a sperare che l’exit poll sbagli. E magari mi sentivo in colpa che il voto non glial’avevo dato.

Me lo ricordo quel lunedi’ mattina del 94 davanti alla stazione di Perugia sfogliando Cuore che non mi veniva nemmeno un sorriso amaro davanti a uno dei titoli piu’ geniali di sempre (se il gioco si fa duro i duri consultano l’orario dei treni, e foto della redazione di Cuore che salutava su sfondo parigino). Mi viene la tachicardia, a me che non me ne dovrebbe fregare un cazzo alla fin fine, ad aspettare i titoli dei giornali del giorno dopo (L’ITALIA VA A DESTRA, profetizzo da ora quelli del 16 aprile) e poi mi assale un invincibile magone a vedere le facce gongolanti di Berlusconi e Fini che stappano champagne, Bondi che sbava di gioia, i padani che urlano (vabbe’, quelli urlano sempre), le bandiere azzurre in giro, la faccia di Fassino che annaspa pure se vince, figuriamoci se perde.

L’ho letta la Casta, lo leggevo il blog di Grillo, e anche per questo e nonostante questo, ho votato. Lo so delle pensioni vergognose di Di Pietro e Veltroni, lo so che tutti insieme appassionatamente si sono aumentati anche stavolta i rimborsi elettorali, che "e’ tutto un magnamagna", lo so da sempre. E invece rieccomi li’ a sperare che forse magari qualcosa cambi. E quella stupida speranza non riesco a ucciderla. Non ce la faccio a fare il finto cinico, quello che "tanto non cambia niente", e ognun per se’. Prevale il periodo ipotetico: magari se li voto stavolta …

Non ce la faccio a non votare, anche se stavolta ci sono andato per la prima volta davvero vicino. Perche’ Walter mi puo’ stare pure simpatico a pelle, e gli posso pure dare un minimo di fiducia (da quello che ho capito, chi vive a Roma gliene darebbe gia’ molta meno), ma se poi mi ti circondi di Madie e Caleari, Binetti e Colaninni, mi si ripropone Rutelli (biutiful cauntrisaid!) come il peperone maldigerito a cena, se ci hai i candidati in Sicilia in forte odore di mafia, se dici largo ai giovani e poi a parte De Mita stanno ancora tutti la’, giovani come Veronesi, loro e i loro parenti, se Bassolino ancora stara’ dove sta, e come tutti i democristiani spendespande alla faccia della monnezza, allora vuol dire che mi state sfidando, davvero. Vuol dire che sarete pure il meno peggio fra i due mali, ma fate comunque schifo al cazzo. Vi ho votato nonostante il programma vago, nonostante la spocchia intollerabile di certi vostri militanti (ciao Suz!)  e malgrado la stigmata dell’ineluttabile sconfitta che sa conferire solo uno come Scalfarotto (uno dei mejo alla fin fine) al progetto finto nuovo del PD, malgrado le obamate di certi radicalchic, malgrado Jovanotti canti il vostro inno, malgrado non sono, ne’ mi sentiro’ mai uno dei vostri.

Mi sono detto mille volte, "Ma sai a me che me ne frega", mi ributto sugli "ideali idioti" come da giovane, cientrosocialoccupat’, estrema sinistra, almeno sto con la coscienza a posto, ammesso e non concesso che votare Diliberto possa pacificare la coscienza di alcunchi’. Casta per Casta avrei votato incurante di disperdere la mia preferenza verso inutili estremisti , tanto un voto per chi conta, se non per me, per tentare di definirmi politicamente?

E invece no. Stavolta sento che se vince la destra si sprofonda in un baratro da cui non ci riprenderemo piu’. Stavolta secondo me c’e’ davvero da averci paura. Allora, come si dice in giro, voto utile e per quanto mi riguarda stoico ed eroico, quasi a destra. E dunque accompagnato da fortissimi mal di pancia. Se vince la sinistra e continua a fare schifo (come spero) o vince la destra (come temo), si ritorna tranquillamente a votare la sinistra estrema, oppure si prova per una volta nella vita l’ebbrezza dell’astensione.

La vignetta di Altan e’ solo un gesto scaramantico, la pubblicai anche prima delle ultime elezioni politiche

19 Comments on “Io sto bene, io sto male”

  1. come ben sai il punto e’ (all’estero circoscrizione europa, senato) che solo i partiti del PD e PDL hanno possibilita’ di avere eletti. e tra PD e PDL temo sia tuttora meglio PD… ahime’ in questa circoscrizione non ci sono scuse. fjo

     

  2. figurati io sono scesa in sicilia apposta quasi solo per votare a nazionali+regionali, nonostante alle regionali vincera’ il peggio, nonostante i candidati del pd in sicilia non mi piacciono.. mi sa che al massimo l’alternativa e’ la lista di di pietro… mah, come si voti si voti mi sa che il mal di pancia e’ garantito…

     

  3. pero’ grazie a nome di chi si fa il viaggio per votare come me a chiunque voti…dovrebbero permettere anche a me lontanta dal luogo di residenza di votare senza spostarmi… e invece… sigh…

     

  4. nessun problema, fratello. Scenderò a Salonicco coi priori delle abbazie marchijane, ze villigis, a darti il giusto rientro nell’alveo di Santa Madre Chiesa Romana Cattolica e Apostolica, verrai ribattezzato Andrea Cristiano Bentivoglio e ti verrà donato un cilicio su misura assieme al santino di Kalearo, martire dell’odio di classe. Un giorno penserai a quando votavi a sinistra con un senso di vomito incipiente come quando bevi troppi sfinnakia nella consolle del Kika, e dirai: ora sì che sono un democristiano reborn! viva marx, viva lenin, via bas-so-lino, viva il dipietrismo e la castità. Abortirai con gran dolore, comunque, eh.

    ps seriamente: la sinistra come la vorrei io non sta nè all’Arcobaleno nè da Boselli. Forse da Zapatero, più probabilmente è nel tempo, al 1989 di Occhetto, agli anni Settanta di Palme e agli Ottanta di Mitterrand, alla Bad Godesberg dei socialdemocratici tedeschi. Casa e lavoro per tutti, diritti civili estesi, partecipazione alla cultura del paese. e mille altre cose che sappiamo. Ecco, io sono là. E se voterò sarà un voto utile a mandare la sinistra (le due di cui sopra lo sono, comunque) in parlamento, rispettivamente al senato e alla camera. Non è possibile che scompaia questa parola e il suo senso, con tutto quello che ha voluto dire, con le persone che sono morte e con quelle che non arrivano alla fine del mese ma se hanno un pezzo di pane lo dividono per due. Il PD non è manco più centrosinistra, è centro e basta: te non stai in Kalearoland, io sì. Bòn, spero che questo affettuoso commento sia come il peperone che sai. E’ la prima volta che mi espongo così tanto in questa insulsa campagna, e molto probabilmente l’ultima. Da martedì prossimo la mia condizione non cambierà certo, chiunque governi. E manco la tua, che sei andato a fare l’esule come Craxi o l’imboscato come George W.Bush 🙂 ti bacio là dove solo la tua pretendente può arrivare

     

  5. oh ma alla fine vieni o no in dis biutiful sisaid?

     

  6. Un dubbio però: all’estero non era schiacciante il predominio delle destre l’altra volta (che persero quasi tutti i seggi perché si presentarono divise – ma a questo giro hanno capito come funziona la legge che *hanno fatto loro*)? Non mi sono informato molto, non essendo un elettore dall’estero. In quel caso però il tuo voto al Pd potrebbe essere utile quanto il voto ancora indefinito ma sicuramente di protesta che darò io qua…

     

  7. La cosa che ti dovrebbe rammaricare di più è che il tuo simpatico fratellino è proprio come quella gente che descrivi : “Non mi sento rappresentato da nessuno di questi pagliacci”/ “e’ tutto un magnamagna”,/ “Non ce la faccio a fare il finto cinico, quello che “tanto non cambia niente”, e ognun per se'”. Sono proprio le banalità che penso e che mi hanno già costretto a decidere che non andrò a votare!

    ….e la sinistra arcobaleno me fa veramente ride…ma come cazzo se fa a chiamasse sin. arcobaleno?? ve prego spiegatemelo!

     

  8. wonda, il travaglio (non il giornalista) mi ha comunque portato al voto. che ti sia di monito e insegnamento. dagli il voto a Uolter, senno’ te becchi Silvio, la revisione dei libri di storia, Mangano supermaxieroe. e poi so’ cazzi. almeno proviamoci

     

  9. voi esiliati rifugiati che state in panciolle vicino al biutiful sisaid e vi permettete pure di sindacare! basta con il voto ai vili espatriati!

     

  10. lei, miic, che col suo tentennare (MA ANCHE col suo cuore veltroniano dentro) e’ stato uno dei responsabili dell’atroce parto di questo post, come si permette? (per inciso ha ragione, me lo toglierei pure io il voto, anche se, ricordo al gentile pubblico, il voto estero vi salvo’ il culo alle precedenti elezioni)

     

  11. vediamo se ce la faccio coi soldi. ci avevano promesso gli arretrati adesso, invece nicchiano ancora, e fra poco sarà di nuovo sciopero (coi redattori, sto giro, forse)

    bella che hai infilato il parto in una risposta a miic… 🙂

     

  12. io non andrò a votare.

    prima volta in vita mia.

    siamo l’argentina del 2001, tocca prepararsi al baratro.

    spero di sbagliarmi.

    se va male, tutti a salonicco.

     

  13. partorirò un veltronino, è questo che volete dirmi, vero? 🙁

     

  14. miic, poteva andare peggio. pensa a un dilibertino, o a un bosellino.

     

  15. l’ alternativa c’è, l’ articolo 104 stabilisce che è possibile non esprimere preferenze se non ci si sente rappresentati… io faccio così

    http://www.riforme.net/2008/rass08-019.htm

     

  16. si miggy, pero’ l’unica conseguenza di esercitare questo tuo sacrosanto diritto, date le circostanze saranno 5 anni di Berlusconi. e’ cio’ che vogliono, poi ve lo sorbite voi, non vi venite a lamentare con me , a farmi gli esiliati politici, che in Grecia facciamo pure chiudere le frontiere se ci gira. tse’

     

  17. quello che accadrà è solo che non voto nessuno perchè non mi sento rappresentato, è l’ unico modo che ho par far pesare il mio voto, ed esprimo quel che sento ( cose che non mi capitava da….. mai capitata). poi con il cuore leggero accetterò tutto quel che ne consegue… tanto un posto letto per un paio di settimane dovrei averlo in grecia 🙂

     

  18. con tutti i paesi in cui fuggire (gli altri, quelli che l’hanno sempre detto e non sono fuggiti mai ma sono rimasti qua a mangiarsi le briciole) proprio la grecia mi pare all’ultimo posto o quasi…

     

  19. enver, lo so che ti tira il culo, ma – si dice parecchio in giro – la Grecia, dopo la Spagna è il prossimo paese che sorpasserà l’Italia su vari livelli. eh lo so, fa brutto, fa paura, ma occorre che ti ci rassegni. e non perchè la Grecia stessa sia in crescita, anzi. fatti due conti. la grecia è uno dei vari paesi più desiderabili dell’Italia governata per altri cinque anni da Berlusconi. qui c’è la destra che governa da 5 anni, eppure il primo ministro (laureato ad Harvard, peraltro) di dare dei matti ai magistrati o al centravanti del paok salonicco non se lo sogna neanche