Italian politics for dummies

06 February 2008 | By benty in Senza categoria

Tragedie Greche, dal privilegiato osservatorio di Salonicco, interpreta per voi profani gli articoli di politica della Repubblica, ne svela i misteri, i sottintesi e i risvolti inattesi. Faccio anche servizio a domicilio per amore, lavoro, salute.

Cominciamo da questo

Il Pd tiene il mazzo. Traduzione spicciola. Ci stanno per fare un mazzo tanto, ma ce lo facciamo fare da soli, senza ammucchiate, che siamo gente tanto per bene noialtri, e crediamo nel bipolarismo tsè. Altri sono i problemi del Pd. A parte il cilicio della Binetti e l’inglese di Rutelli, si intende. A cominciare dalla formazione delle liste. Lo Statuto dice che non possono essere candidati i parlamentari che hanno già fatto tre legislature e che le eventuali deroghe non possono superare il 10 per cento. Ieri sera il programma del PD è stato avvistato presso i cessi del grande loft del Circo Massimo, fra i water e la pila delle riviste. Sopra campeggiava la scritta "Ultrasoffice, quattro veli di tenerezza". 

I mal di pancia della Cosa Rossa Mussi vuole parlare col PD, ma quelli manco gli rispondono al cellulare o al citofono. Diliberto vuole la falce e il martello: ovvero finalmente un partito di gente che guarda avanti, che ha davvero capito i problemi dell’Italia e ha già trovato le giuste soluzioni. Infine il nome: erano in ballottaggio vari nomi, fra cui La Pupa e il secchione, Pierino e la pornoprofessoressa, Mimì e le ragazze della pallavolo. Si è imposto il più sobrio La sinistra e l’arcobaleno.

Craxi, De Michelis (Ps) e Di Pietro (Idv) possibili alleati Avete letto bene. CRAXI, DE MICHELIS E DI PIETRO ALLEATI. Per quanti nutrissero ancora speranze sulla serietà, la nobiltà, la necessità della politica in Italia. Prossime alleanze previste, Superman e la Kryptonite, Cicciolina e le suore di clausura, la Binetti e il Centrosinistra, ops quella c’è già. Aridatece Occhetto.

E i Radicali? Daranno il culo come sempre a chi gli promette la fetta più grossa, non importa se saranno destra, sinistra, confindustria o camorra. Adesso guardano tutti gli altri con gli occhioni teneri, che sono stati tanto bravi a fare la moratoria sulla pena di morte e aspettano l’osso. Stanno già scodinzolando e perdono copiosamente saliva. Adottateli, il loro slogan "Se ci abbandoni il bastardo sei tu!".

L’affollamento nella Cdl Oltre ai quattro cardini principali – Forza Italia, An, Udc e Lega – il Cavaliere ospiterà gli Italiani nel mondo di Sergio De Gregorio, la Dca di Rotondi, l’Mpa di Lombardo (ex Udc), i repubblicani di La Malfa, La Destra di Storace e Santanché, i circoli di Michela Brambilla, il Milan, i Puffi e gli Snorkies, gli zoppi, i Nomadi, il pubblico di Uomini e Donne, i Tennenbaums, i Baustelle, i Simpson, i mostri cattivi di Final Fantasy VII, gli albini, i fidanzati di Paris Hilton nelle ultime due legislature, i milanisti, i vegani, gli orbi, gli spacciatori di Peter Doherty, la nazionale Cantanti, i Cesaroni, i mancini, i Transformers, i Valdesi e i naufraghi di Lost. Parola d’ordine: niente ammucchiate. Rocco Siffredi a questa affermazione ha lasciato la Cdl annunciando che correrà da solo. I vertici hanno deciso, si sta tutti insieme solo se si è d’accordo sul programma, e solo se si riesce a tovare un ‘carro del vincitore’ abbastanza capiente. Accordo presto raggiunto: il programma saranno delle repliche di Drive In sul canale Jimmy, il telecomando però lo tiene Berlusconi, Fini prepara i popcorn e Bossi si siede per terra che sbava, e dopo sporca il divano.

I senza casa: all’Udeur sei seggi? Voci di palazzo dicono che il partito di Mastella sarebbe già in queste ore approdato nella Cdl in cambio di sei posti tra Camera e Senato tra cui uno anche per la moglie Sandra Lonardo, inoltre un’autopista della Polistil, due chili di mozzarella di bufala, 80mila torroncini, una raccolta tarocca di poesie di Neruda e dieci milioni di euro in banconote di piccolo taglio, con numeri di serie non consecutivi, da lasciare in un cassonetto vuoto alle porte di Ceppaloni all’alba del 30 marzo.

La Rosa Bianca. All’improvviso, inaspettata, è diventato l’ultimo simbolo botanico della scena politica italiana. Ce n’era davvero bisogno. Baccini e Tabacci hanno lasciato l’Udc dove avevano un peso del 18 per cento. Mecojoni. "Correremo per conto nostro, senza guardare né a destra né a sinistra". Bravi, continuate così, dritti e al centro e non curatevi dei cartelli che sostengono che siete contromano o delle fastidiose luci dei TIR che si avvicinano. E’ solo propaganda.

7 Comments on “Italian politics for dummies”

  1. hehehe!

    però i mancini no, dai! proporrei di liberare la categoria dando in ostaggio tutti gli acquirenti della raccolta in edicola “i minilibri”

    ma il partito dei pensionati?

     

  2. parlane con la cdl, io non so che farci. alla categoria acquirenti minilibri avevano già proposto un sottosegretariato alla cultura

     

  3. Post eccezionale, chapeau.

    matte

     

  4. C’è sempre la possibilità che DIo decida di risterminare l’umanità con un diluvio peggio del primo.

     

  5. prometti, nero su bianco, ai tuoi fedeli lettori, che non voterai veltroni.

     

  6. mi rimangio in un attimo la mia precedente affermazione. due mesi di berlusconi ovunque, sui giornali, in tv, sui cartelloni, potrebbe causare una tale nausea che alla fin fine meglio il pd. mah. chissà.

     

  7. Vai Valtere. Yes, we can!!

    (il pd farà almeno il 40%)

    kape