Il mondiale è diviso in (parte 2 di 3).

05 June 2006 | By turismosessuale in Senza categoria
Seconda parte di un gioco che sta appassionando grandi e piccini. Dai creatori del Sudoku e di Ercolino Sempreinpiedi, la SuddivisionedellesquadrediGermania2006 in gruppi strambi con linguaggio giovane e accattivante.
 
Gli eterni delusi
 
Spagna. E chi, se no? Una categoria che sembra fatta su misura per lei. Gli spagnoli dominano da sempre le competizioni europee, sfornano fior di giocatori ed offrono un signor calcio. Però niente, oh, ‘sta nazionale non ne vuole sapere di funzionare. Sarà il loro anno? No. Però un po’ spiace, in fondo.
Inghilterra. Almeno loro un mondiale se lo sono organizzato e vinto. Tolta quella pittoresca parentesi, però, non gli resta molto. Questa volta hanno un centrocampo da favola, una difesa impenetrabile e un attacco mediocre. Sarà il loro anno? No. Alla faccia di chi "non tifo Italia, tifo Inghilterra". Fighetti del cazzo. L’indie non esiste.
 
I sarannofamosi
 
USA. "Ah, aspettate solo che gli americani imparino a giocare a pallone!". 
Costa d’Avorio. "Ah, prima o poi una squadra africana lo vince, il mondiale!".
Giappone. "Ah, il calcio in Giappone sta crescendo enormemente, vedrete che mondiale che farà".
Iran. "Ah, per me si imbottiscono con una bomba e si fanno saltare in aria. Vedrai se non ho ragione."
 
Gli assatanati
 
Repubblica Ceca. Nedved, Poborsky, Koller e compagnia calciante sono all’ultima chiamata della loro eccellente carriera, e il ricambio generazionale non sembra all’altezza. La squadra che da ormai dieci anni si presenta al mondo col miglior calcio (trapezisti e funamboli brasiliani permettendo), è alfine giunta al capolinea: o la va o la spacca. Ora o mai più. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Furia ceca. Ciao mamma.
Serbia e Montenegro. Anzi, Serbia o Montenegro. Meglio ancora, Serbia e non Montenegro. Eliminato diplomaticamente Vucinic, l’unico montenegrino della squadra, si può tranquillamente eliminare la seconda parte, anche per evitarci, almeno questa volta, i doppi sensi sul nome. E fortuna che non si è qualificata la Macedonia. Comunque, dicevamo: la categoria "assatanati" non può fare a meno di una buona dose di slavità, di slaveria e/o di slavamento.
Croazia. Comunque, dicevamo: la categoria "assatanati" non può fare a meno di una buona dose di slavità, di slaveria e/o di slavamento. Davvero, non ho altro da dire sulla Croazia. Scusate.
 
I rivoluzionari
 
Argentina. No no, fermi, il tizio con la faccia sulle magliette di quelli che girano coi cani e le sigarette della droga stavolta non c’entra. L’Argentina è rivoluzionaria per colpa di un demente travestito da allenatore capace di lasciare a casa pedine del calibro di J. Zanetti, Samuel, Demichelis e Veron, il tutto nel nome dell’armonia nello spogliatoio. Giusto convocare, in loro vece, le loro riserve (o ex tali) nei rispettivi club d’origine. Burdisso e Cufrè, giusto per citarne due a caso, non mancheranno di deliziare le platee coi lanci millimetrici in direzione dell’omino delle bibite (ciao Dietnam) e con dribbling in grado di ubriacare perfino la più tenace delle zolle di terra. Un’agenzia ANSA dell’ultimo minuto ci informa che hanno trovato un vaccino contro l’aviaria, ma che la scienza è ancora impotente di fronte a Sorin.
Olanda. Caso analogo. Non dirò che l’Olanda è rivoluzionaria per colpa di un demente travestito da allenatore per rispetto nei confronti del di lui passato. Mi limiterò a pensarlo. Marco Van Basten, forse il più meraviglioso esemplare di puntero ad aver mai calcato un terreno di gioco, ci tiene a farci sapere che non è detto che perchè uno è stato grande sul campo lo sia automaticamente anche in panchina. Almeno, questo è quanto si legge tra le righe dando una rapida occhiata alla lista dei giocatori lasciati a casa, da Seedorf a Huntelaar, e a quella dei convocati, dove a farla da padrone è il temibile AZ, un dentifricio a forma di squadra di calcio che non ha mai disputato un match di Champions League dall’alba dei tempi ad oggi. Come se, chessò, l’Italia convocasse 4-5 giocatori del Palermo. Ma per favore.

8 Comments on “Il mondiale è diviso in (parte 2 di 3).”

  1. Sorin esiste ancora? E per la panchina chi ha convocato, Dertycia?

     

  2. questi sono i post che noi abbiamo voluto, questi sono i post che noi abbiamo votato.

    però la Spagna vince

     

  3. E ti dirò di più, amico del 79, ne è pure il capitàno. Cose che càpitano, nel pazzo pazzo mondo del calcio. Ho dimenticato di scrivere che Argentina e Olanda escono subito.

     

  4. la spagna non esiste. manca lamalgama. non l’hanno convocato.

     

  5. Beh, perlomeno la Croazia ha il piccolo merito di aver chiuso in testa il proprio girone di qualificazione. Aveva contro solo la Svezia e qualche squadra di ectoplasmi, d’accordo, ma pur sempre prima. Almeno quello.

     

  6. l’Argentina va avanti ché la Serbiaslavia non è all’altezza del suo miglior passato. Nel 90 aveva una squadra paura: Ivkovic; Vulic, Spasic, Hadzibegic (captain), Jozic, Sabanadzovic; Savicevic, Boban, Prosinecki, Stojkovic; Vujovic

     

  7. Si è piazzata davanti alla Spagna nel suo gironcillo. E ha una difesa monumentale (occhio a Vidic).

     

  8. Nemanja Vidic, doveva andare alla fiorentina a Gennaio, poi l’ha spuntata il Man UTD.