almeno ci si conosce, ovvero il mio primo Mundiàl

05 June 2006 | By TheHighwind in Senza categoria

il primo mondiale che ricordo, anagrafe docet, è l’ovvio Italia ’90. non è che poi avessi capito bene che cosa stesse succedendo, avevo 16 anni in meno, un paio di occhiali rossi che potrei fare concorrenza al signor Sparks e una panzetta invidiabile, ma è così che è cominciato.

penso di essermi accorto dei mondiali alla semifinale (ma era semifinale? il mio interesse ondivago per il calcio si andava delineando già random) con l’Argentina (ma era l’Argentina? ma che avete fatto a prendermi a bordo?!?)

il ricordo fulminante mi infila a casa di amici dei genitori, quelle case del centro vista-Mole, con tanto di bandiera appresso (io, non la Mole), cena e partita (nel senso di "si mangia davanti alla partita e arrivederci buoneducazione") con sbandierìo sostenuto in salotto stando attenti alle suppellettili. la partita comincia e si consuma il dramma.

il figlio degli amici paterni ZAC aveva appeso la sua bandiera gigante formato sindone al balcone (poi, dico io, che cazzo appendi il bandierone sul balcone alla torinese, quello che dà verso il cortiletto interno, quando è palese che va esposto fuori? il tempo mi avrebbe dato ragione sulla scarsa sanità mentale del personaggio) e non riusciva a staccarla. e giù lacrime. il sottoscritto, che presentava una pietas non comune (di lì a poco sfociata in un cuore granata grande accussì), fece per prestargli la sua, ma lui no, lui piangeva, lui si disperava, lui voleva sbandierare il suo iperbandierone sborone. fatto è che l’Italia uscì, e fu allora che si consumò il dramma.

vedevo negli occhi del povero Marco, lo chiameremo per nome, una tristezza assurda (cit.). voleva sbandierare come un ossesso e sentiva di aver tradito la sua Italia, la prima di cui avrebbe avuto memoria (l’anagrafe ci aveva piazzati abbastanza vicini), e io non potevo farci niente. da lì, mi sono ripromesso che il calcio non era roba per me, che quel senso di delusione e frustrazione lo avrei lasciato il più possibile fuori dalla porta.

infatti ora tifo Toro. non sono mai stato tanto intelligente…

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