09 June 2006 | By TheGoblin in Senza categoria
No, sul serio, ma che cazzo mi avete chiamato a fare?
Che dovrei scrivere io qui, io che il calcio lo guardo solo se gioca il Messina (a questo punto ci starebbe bene una tuonante bestemmia, ma soprassiedo) e voi, voi invece sapete il minuto dell’azione ininfluente dell’eliminatoria del mondiale nell’anno bisestile e sa il cazzo che altro.
Che posso dirvi, che nel 1982 avevo nove anni e la maglia di Bruno Conti perché mio per mio padre non esisteva all’epoca altro giocatore di pallone che non fosse Garrincha (e che quella vittoria non so per quale motivo continuo ad associare con la raccapricciante Eyes In The Sky di Alan Parson Project, roba che farei la felicità di Jung)? O che Italia Francia del 1998 l’ho trascorsa ad insultare una che aveva la madre francese e che non so di chi cazzo fosse amica e come fosse capitata in casa mia, alla quale ho augurato le peggio sventure che pure Hitler  si sarebbe vergognato?
Capirete quindi il mio dilemma.
Che cosa potrei raccontarvi di minimamente significativo?
Che quando, nel 1990, in quell’Italia Austria, proprio quella, entra Schillaci e in un paio di minuti prende a calci in culi i due centrali asburgici ho gridato tanto da non avere più voce letteralmente per due giorni, che mio cugino ha iniziato a tirare sedie dalla finestra, che di venti che eravamo in una stanza non ce n’era uno che non piangesse a dirotto? Che quando Baggio nel 1994 ha ucciso un avvoltoio che casualmente sorvolava Pasadena con un rigore del cazzo come raramente se ne sono visti, ho mormorato uno schifato “”Ma vaffanculo, va”, ho inforcato la vespa e sono andato ad ubriacarmi sulla spiaggia ed a fare il bagno nudo (e pure a scopare all’aperto, se non ricordo male)? Che Italia Argentina del 1990 è coincisa con un fottuto blackout che inspiegabilmente ha coinvolto tutta la provincia di Messina (col contorno surreale delle luci aldilà dello Stretto e noi al buio come i cavernicoli) e che è finita con centomila macchine in piazza con le autoradio sintonizzate sulla partita, una cosa veramente lisergica, che noi che a motore avevamo solo le vespe gironzolavamo a piedi e sentivamo queste telecronache leggermente sfasate, galleggianti, in mezzo ai fari, alle luci di posizione, alle lampade a gas, non scherzo, era una cosa che sembrava uscita da un film di Gus Van Sant e che poi si è conclusa come peggio non poteva, altro che occhio non vede cuore non duole? Che dei mondiali del 1986 non ricordo un beato cazzo, tranne che in porta mi pare che ci fosse Galli, che mi pare non è che fosse proprio un Zamora, ecco? Che quelli del 2002 li ho vissuti più che altro oniricamente per questioni di cuore e di fica che saperli spiegare sarebbe pretendere troppo, e che comunque i cinque gol annullati in tre partite sono comunque un degno coronamento ad un periodo che in questo momento non saprei se identificare come di merda o di diamante?
Ecco.
Che cazzo volete che vi racconti?
Niente.
Praticamente niente.
Infatti.
Però, forse forse…..
Ma no, dai, non ha niente a che fare coi mondiali.
Ma……….sempre pallone è, no?
No?
Boh?
Ma si, va…….
Essì, dai.
Io una cosa che nessuno di voi conosce l’ho vista.
Cazzo, io ho visto una cosa che nessuno di voi può mai aver visto.
Si.
Io ho visto Totò Schillaci con i capelli lunghi.
Capelli suoi, voglio dire.
E per lunghi intendo alla Fulvio Collocati prima metà anni ’80.
Solo più lunghi.
E ricci.
Aveva i capelli ricci, e neri come il peccato.
Minchia se era brutto………

7 Comments on “”

  1. Non dimenticherò mai una vacanza in Irlanda, qualche anno fa: nel lurido B&B in cui alloggiavamo, un paio di perdigiorno di mezza età inauguravano il primo mattino con biliardo, birra &whiskey a volontà. Appena ci riconobbero come italiani, fu tutto un profluvio di complimenti e ricordi entusiastici “ITALIANI!!! SCHILLACCI,TOTO’ SCHILLACCCI” (seguì descrizioni di sue azioni del ’90 che noi mica più ricordavamo).

    Che tenerezza… (altri tempi, in cui ancora all’estero non accoglievano subito gli italiani con una infamata su berlusconi…).

     

  2. Noi in Irlanda siamo stati accolti con “robertobagìo” 😉

     

  3. Rilancio: il primo giorno sempre di quella vacanza, una (probabile) battona ci abbordò per strada con un “my favourite player is Pòlomaldini” 😀

     

  4. Maldini, Nesta, Marquez, Figo ok. Ma Trifon Ivanov è inarrivabile.

     

  5. Maledetto….Ivanov te l’ho suggerito io….

     

  6. si’, ma me lo ricordavo 😉 dovrei avere anche una foto sull’hard disk, pensa a che livelli siamo.:D

     

  7. (anche Lechkov non male)

    Alessio, che grande uomo sei