01 June 2006 | By Enver in Senza categoria
Mi ricordo di discorsi belli tondi e ragionevoli, la tribù degli indiani cicorioni e degli indie per caso. Io di mestiere faccio l’obiettore non obiettivo, e già in sede di preparazione a Coverciano dissi a Elrocco che sì, insomma, si poteva trovare titolo migliore. Per quanto lo schema coi due mediani davanti la difesa a tre mi aiuterebbe, so per certo che anche lo zio Aldo avrebbe preferito giocare a quattro dietro. Poi, con tutta la prosopopea di colombiani fedifraghi, ravelli ravioli ed ecatombi dell’83 (Cipro-Italia 1 a 1, per chi avesse dimenticato), insomma la scelta poteva essere più cool. Come avere un gruppo svedese e non chiamarlo Suburban Kids With Biblical Name From Barcelona Say Yeah.
Ma non divaghiamo. Anche perché altrimenti ci sarebbe da parlare del template…

Un frame per ogni mondiale visto. Nel 78 so che c’era Cabrini, ma anche Cuccureddu, e altri sette gagliardi della bonipertiana Galleria San Federico, uno coi capelli bianchi l’hanno poi messo a fare il prestafaccia in sede e magari le colpe ricadono anche su di lui che, con ogni evidenza, non ha mai deciso niente in vita sua, neanche il colore dela carta da parati. E a cui solo uno stramaledetto terzino dell’Anderlecht ha scippato un mondiale vinto senza alcun merito dall’allenatore del Cervia.

82 è la linea che -Turismosessuale saprà- collega San Marco e Rialto con la terraferma o la stazione, sei euro per voi macchinati, uno solo per noi privilegés. Ma anche l’anno in cui un quarto di finale fu più importante e storico e memorato di una finale, e in cui uno sceicco scese in campo per fermare Francia-Kuwait.

86 significa Beppe Baresi su Platini. Ancora oggi ho gli incubi, roba che Zoff sarebbe stato cacciato a forza. Romerito, l’armata Lobanovskij depredata, la Danish Dynamite ai posti d’onore.

90 è tutto quello che sapete, il mondiale della nostra fottuta generazione, che non sapeva chi tifare fra Inghilterra e Camerun a Napoli, fra Stojkovic e Diego a Firenze, fra Platt e Scifo a Bologna, Waddle o Littbarski a Torino.

94 non è che avessimo tanta voglia, nè noi di guardarli a certe ore, nè loro di giocare a 50° a mezzogiorno. Lalas è troppo scontato, il marocchino Ahmed Bahja invece? per me è il più grandemente farlocco giocatore di sempre, un Overmars più menefreghista e tarantolato. Rest forever here in my heart, con Tomas Brolin

98 vabbè Salas sopra Cannavaro, la Croazia che ci crede, Phil Masinga che non ne becca una, le giamaicane in tribuna seminude. (indico solo cose indie, che a dire Ronaldo che si caga addosso in finale siamo buoni tutti)

2002 è ieri. gli ambulanti senegalesi con la maglia di Diouf (meteora poi alcoolizzatosi), la magra figura dei lisboetas contro gli ammericani, la fine della Nigeria, un calcio che già non mi piace più

One Comment on “”

  1. “nostra fottuta generazione, che non sapeva chi tifare fra Inghilterra e Camerun a Napoli”

    que viva roger milla e omam biyik. lineker bastardo.