Certe notti
18 November 2005 | By benty in Senza categoriaInfilarsi in macchina, di notte. A velocità moderata lasciarsi alle spalle le vie semivuote della città. Recarsi ad appuntamenti che di certo non daranno brividi. Non quei brividi, quelli non si sentono da un bel po’, e va benissimo così. Sentirsi a posto con sè stessi, per aver ridato un senso alla parola casa, fino al pomeriggio pericolosamente vicina all’idea di paesaggio post nucleare. Trovarsi per una volta presentabili, lavati e rasati. Per una volta, cazzo. Avere la strana sensazione di avere almeno il 40% delle cose da fare già fatte, o predisposte per essere risolte a breve. Compiacersi moderatamente con sè stessi. Essere consapevoli dell’arrivo un fine settimana morbido, in parte già iniziato. Considerarsi pienamente soddisfatti del circolo di affetti di cui ci si è circondati negli ultimi mesi e lasciarsi scaldare dall’area condizionata. Considerare che quest’anno pure il Natale farà meno schifo, alla fin fine, senza per questo sentirsi buonisti.
Certe notti la radio passa "Be thankful for what you’ve got" nella splendida versione degli Yo la tengo.
Sinapsi che si rammolliscono, tepore fuori e dentro, immotivati sorrisi. Stavo in macchina, da solo, di notte. Ero grato di ciò che avevo. E stavo bene.
18 November 2005 | Enver Said:
È come un’illogica allegria
di cui non so il motivo
non so che cosa sia.
È come se improvvisamente
mi fossi preso il diritto
di vivere il presente
Io sto bene…
Questa illogica allegria
proprio ora, proprio qui.
Da solo
lungo l’autostrada
alle prime luci del mattino.
(Gaber o i La Crus, a scelta)
19 November 2005 | manuconta Said:
certe notti ti arriva per posta un messaggio pubblicitario della Emi,
http://www.emicatalogue.com/johnpeel/
ci clicchi su e il punk si impadronisce del tuo venerdì.
(in onore alla spilletta sù a sinistra)
20 November 2005 | fio Said:
ecco. ecco. visto? basta poco.
21 November 2005 | utente anonimo Said:
siamo gli artefici della nostra fragile felicità.
J. J. Rousseau
06 December 2005 | utente anonimo Said:
Un comandante C.l, ha ordinato la mia distruzione totale nel 1990, inoltre violentava la mia persona da molti anni per passare questa corruzione che l’ha cancellato come operatore dello stato! Inoltre si batteva con l’intento di usarmi dopo avermi clonato nei panni del cattivo come prevedeva il piano criminale con cui voleva rifare le sue maschere e l’affermare del suo incivile sistema autoritario che, si basava sulla violenza la corruzione, buste di droga, arresti infondati e prove fabbricate come abbiamo visto nel mio caso e tanti altri casi in corso!
vedere web di violenza di stato:
http://www.lemin.blog.kataweb.it