My number one

22 May 2005 | By benty in Senza categoria

E dopo il trionfo all’europeo di calcio, dopo l’impeccabile organizzazione delle Olimpiadi, la Grecia si conferma ancora una volta "nazione pigliatutto", imponendosi per la prima volta anche all‘Eurovision , prestigiosa competizione canora internazionale di cui già parlammo e che l’Italia altezzosamente da anni snobba. Per darvi un’idea di quanto sia sentita da queste parti la manifestazione, vi basti sapere che la finale dell’anno scorso fu seguita in tv dal 90% dei telespettatori, ottenendo uno share maggiore di quello registrato per la finale del campionato europeo di calcio. Ieri ovviamente l’auditel greco ha sballato, facendo registrare il record assoluto d’ascolti di tutti i tempi, culminato al momento della premiazione che ha visto punte del 94,2% di greci incollati al video. La protagonista di tale irresistibile vittoria è stata Elena Paparizou, già in odore di beatificazione, che ha dominato il contest grazie alla sua splendida canzone "My number One", vergata dagli ispirati Dantis e Germanou, di cui riportiamo sotto uno stralcio del toccante ritornello.

Say you love me and you’ll have me
In your arms forever and I won’t forget it
Say you miss me, come and kiss me
Take me up to heaven and you won’t regret it

You are the one
You’re my number one
The only treasure I’ll ever have
You are the one
You’re my number one
Anything for you ’cause you’re the one I love

La serata finale si è tenuta a Kiev in Ucraina, in un’atmosfera non serenissima. Il premio è stato consegnato direttamente dalle mani del presidente ucraino Yushchenko. No, dico sul serio, proprio quello sospettato di brogli alle ultime elezioni, sostenuto apertamente anche dalla seducente pasionaria Ruslana, fino a ieri sera detentrice del titolo Euovision.

Qui potrete trovare i resoconti del cammino verso la conquista della vetta delle musica europea. La bella Paparizou è partita da vere e proprie elezioni primarie qui in Grecia, che ha stravinto con il 66% dei voti. Le voci la davano favorita dai boomakers , proprio com’era successo l’anno scorso quando a rappresentare i greci fu Sakis Rouvas con la sua indimenticabile e sfortunata "Shake it". Che poi fu impietosamente messo in croce dall’opinione pubblica, con dibattiti e polemiche che si protrassero per settimane. La brava Paparizou invece ha concluso il suo percorso la notte scorsa con una strepitosa performance , impreziosita da balletto con accenni tradizionali, giustamente premiata dal popolo europeo. Un vero e proprio plebiscito transazionale sancito con uno tsunami di sms, il temuto voto popolare – altro che giurie mafiose e comitati sanremesi. Una vittoria decisa dai cellulari per una canzone destinata a diventare la suoneria di maggiore successo dell’estate, mica si scherza. La qualità superiore di "My number one" è apparsa subito evidente, nonostante fossero in gara mostri sacri della musica leggera europea fra cui Malta, la Romania e la Lettonia e malgrado il sabotaggio messo in atto da alcuni paesi. Elena figli di emigranti, già protagonista della scena musicale greca con la hit  "Chiamate senza risposta", se li è lasciati tutti alle spalle, staccandosi in vetta con un abisso di punti di differenza. I risultati delle votazioni sono stati comunicati nel finale al cardiopalmo della trasmissione televisiva, paese per paese: ad ogni collegamento un’ovazione che saliva dai salotti e dai bar di tutta l’Ellade, a sottolineare la messe di voti raccolti. La nazione si è stretta come un sol uomo attorno al suo usignolo, pronta a sospingerla laddove ne Sakis, nè Rakintzis  avevano osato arrivare. Come all’indomani della vittoria di calcio ( e i paragoni si sono davvero sprecati) dopo la vittoria è scattato anche il delirio dei festeggiamenti in centro fino alla mattina in tutta la Grecia, con le intramontabili bandiere bianche e azzurre, i caroselli di auto e un’allegria dilagante. Gli attestati di stima, giunti anche dai maggiori esponenti della politica e della chiesa, hanno mantenuto sempre una misura e un contegno, tipiche di questo popolo. Gente non abituata a salire sul carro del vincitore che si è espressa in questi termini "La Grecia ritorna a scrivere la storia" , o come ha sostenuto il ministro della cultura "Quando i greci lavorano uniti non esistono obiettivi che non possiamo raggiungere, per quanto alti essi siano". Oppure il ministro del turismo "Questo è il nostro posto in Europa e nel mondo : number one". Non devo certo starvi a sottolineare l’arguto calembour. Elena, che ieri festeggiava anche il suo onomastico, è una donna integra, che non ha certo voluto ingraziarsi i media. In conferenza stampa si è lasciata tradire dall’emozione, parlando della famiglia lontana che le mancava tanto, che le ha mandato il ciuccio del nipotino e le foto della nonna morta da tre anni, che sicuramente l’assisteva da lassù. Inoltre non ha tralasciatodi dedicare la vittoria a tutti i greci emigrati nel mondo. Quelle che io chiamo opinioni forti di una intellettuale scomoda per l’establishment. Oggi, per tutto il giorno, le televisioni non hanno parlato d’altro, mostrando l’apoteosi della cantante-eroina, con ripetuti collegamenti dal suo paesino pieno di parenti in festa. E domani trasmetteranno in diretta le immagini del suo ritorno da vincitrice, con prevedibile bagno di folla. Non posso esprimere a parole tutta la gioia che mi pervade per il fatto che nelle prossime settimane in radio, in tv, nei bar, per strada, nelle scuole non si farà altro che parlare della vittoria, discutere del trionfo, ascoltare il capolavoro, canticchiare la melodia che ha stregato un continente intero. Una canzone ormai simbolo dello spirito di un popolo che si trova sul tetto d’Europa e che vi invito a godervi scaricandola da qui.

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11 Comments on “My number one”

  1. non ho ancora deciso se il fatto che l’italia fosse praticamente l’unico paese europeo a disertare l’eurofestival sia un ulteriore segnale del declino italiano, o piuttosto un primo piccolo segno di ripresa.

     

  2. non c’entra nulla e me ne scuso. ma. nel caso una volesse scriverle una mail. a che indirizzo dovrebbe spedirla?

    ‘azie.

     

  3. sembra shakira.

    elrocco

     

  4. Delio: non lo so, crogiolarsi a sanremo non ci rende migliori di sicuro. l’anno scorso il pezzo dei turchi all’eurovision non era una schifezza assoluta, una specie di ska. ah ma voi lo ska non lo ascoltate più dal liceo

    rocco: un giorno illustrerò al mondo la fenomenologia del cosiddetto greekpop e delle sue regine wannabe “madonnabritneychershakira”. e comunque shakira le sta una spanna sopra

    ele, mi stai dando del lei o vuoi scrivere alla reginetta del pop europeo? nel secondo caso cerca il link del sito ufficiale fra quelli sparsi nel post, nel primo bentyblog@email.it

     

  5. no no, davo del lei a te. 🙂

     

  6. tre anni (?) fa quando gli inglesi arrivarono ultimi scoppiò un caso nazzzionale

     

  7. ma mi sa che anche st’anno non si sono posizionati benissimo gli inglesi

     

  8. “Bravo Skreeck, fai dell’ironia, d’altronde l’ironia è l’ultima arma che ti rimane di fronte alla morte….”

    Il tuo piccolo wonderbra

     

  9. jorge tomas, uno dei miei miti viventi, è un grande fan dell’eurofestival….

    vedere per credere.

    http://www.geocities.com/jorgetomas2000/

    a bientot,

    dj nepo

     

  10. non c’entra niente, ma un saluto dalla spagna (ti sono piaciute le tre “son de sol”??? non ti devi perdere il fantastico video, popolato da prestanti manzi ispanici)

    Kape e Giulia

     

  11.