I titoli della Repubblica di oggi

16 January 2005 | By benty in Senza categoria

 Berlusconi: con la sinistra miseria, terrore, morte.

Non riesco nenche più a dargli torto al Nano, credo che ormai abbia vinto. Guardateli in faccia i sinistri sinistrati, i Boselli, i Rutelli, i Bertinotti, i Pecorari Scanii, i Prodi i Fassini, i D’Alemi. Voglia di fare festa o anche solo di sorridere ne viene davvero poca a me, non so a voi. Se questo è il futuro della sinistra almeno. Chi è che diceva che demonizzare l’avversario ci ha fatto perdere le elezioni del 94? Questi termini concilianti, rassicuranti e distensivi utilizzati dal Nano invece come mai lo fanno stare al governo da una immensità di tempo? E fra le righe si può comunque leggere che la prossima campagna elettorale di Forza Italia sarà incentrata sulla promessa dell’opposto del trittico che accompagnerebbe la sinistra al governo. Ovvero ricchezza (carta già giocata con poco successo), fiducia (in Previti?!), e soprattutto la carta vincente e definitiva, l’immortalità. Non si è a caso Unti del Signore.

Prodi pace fatta con Rutelli "Ma usiamo le nostre parole".

Appunto: terrore miseria e morte, o per lo meno voglia di morire. O voglia di ucciderli, latentemente. Chissà se avranno anche usato formule come "Mannaggia al diavoletto che ci ha fatto litigar oilì oilà, pesce fritto e baccalà" cantalenando a mignoli congiunti e dondolanti. Probabilmente e bastato a Rutelli restituire il Big Jim safari che aveva sottratto a Prodi mentre era a fare merenda a casa di Veltroni con del buon panenutella, per tornare a dialogare. Intanto c’è gente che si sorprende se abbiamo la destra al governo. E riguardo alle parole, ne avrei pure io un paio mie, da usare nei loro confronti. Ma ho già avuto problemi per oltraggio a pubblico ufficiale, e dunque mi astengo. Per ora.

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7 Comments on “I titoli della Repubblica di oggi”

  1. il peggio è che rutelli pare abbia detto che anche lui vuole le tre I: Italia (?), identità (che dovrebbero essere la stessa cosa) e innovazione.

    anch’io voglio le tre I per rutelli: isolamento, inedia, intimidazione.

     

  2. Come siete ingiusti. Io stamattina mi ero proprio alzato pensando: ah, come avrei voglia di un bel dibattito sulla parola “socialdemocrazia”.

     

  3. miic già che ci siamo, io volevo parlarti della frustrazione che provo ogni volta che tento di commentare un tuo post su livejournal. dove ci si deve laureare per capire come si fa? considera che mi funziona un neurone alla volta, ma questo dovresti averlo già intuito

     

  4. fratello ellenico, bisogna cliccare su “change my mood” (dalla pagina principale) o su “post a new comment” (dalla pagina dove ci sono gli altri commenti). poi clicchi sul pallino “anonymous” (senza mettere il tuo nome nella username) e scrivi. se invece vuoi commentare un commento specifico clicchi su “reply to this”. Ma forse non riesci a postare perché lj ha bloccato l’IP del tuo provider greco, perché da lì provenivano spam. Lo fa anche con fastweb in Italia. Annoso problema, che si può aggirare iscrivendosi a lj, ma ovviamente non me la sento di chiederti tanto.

     

  5. Ma vaffanculo Benty. Non mi risulta che l’Italia sia stata sempre governata dalla sinistra fino a che non sono arrivati i D’alemi, i Prodi, i Fassini che hanno sputtanato tutto facendo vincere Berlusconi. In Italia dal dopoguerra c’è stato un solo governo di “sinistra”. Quello di Prodi, fatto cadere da Bertinotti. A sinistra dei Ds c’è potenzialmente un15% dell’elettorato. I DS anche a metterci le facce più belle del mondo non supereranno mai il 20/25%. quindi sinistra più sinistra diessina 3540% nella migliore delle ipotesi da qui all’eternità. Alle ultime europeee si stava, boselli incluso, sotto al 30%.

    Perciò non è questione di politici, ma di italiani. Senza centro ti tieni il nano e continui a farti bello dicendo io non c’entro, senza nano ti tieni il centro democristanoide e i ds che mangiano la merda anche per gli altri. se non vuoi nè nano nè sinistra sporcata dal centro, tanto vale che nemmeno ci pensi alla politica e pensi solo alla vecchia cara. l’ultima ipotesi è che vorresti governare col 15%, ma allora non saresti meglio di chi odi. Kape

     

  6. un commento che comincia con vaffanculo Benty non può trovarmi che d’accordo per principio.Darti ragione su tutta la linea però non è da me. Il post era un discorso fisiognomico fondamentalmente e di disillusione per un mancato ricambio generazionale a sinistra. D’alema le ha prese, Rutelli le ha prese, Prodi le ha prese (da destra? da sinistra? ok, il nano perchè non le prende mai e è riuscito a mettere a cuccia pure quegli squilibrati della lega? dove sono quelli di sinistra che dovrebbero – metaforicamente – suonargliele?) forse sarebbe ora di vedere qualche faccia nuova, gente che portasse idee fresche, e non manichini che devono far pace pubblicamente per dare credibilità ad un progetto inesistente di sinistra che si rifà a mille sigle e parte già sconfitto. il dramma è questo. come si batte la destra con gente che a sinistra prende solo batoste ma non si toglie dai coglioni. e poi: le sigle ci sono fed, gad, ulivi, margherite etc.. ma le idee per batterli dovrebbero venire da gente che ha già visto le sue idee bocciate, o non sostenute da una coalizione abbastanza ampia da reggere un tempo decente per fare qualcosa di concreto, ingresso nell’euro escluso. del governo d’alema mi ricordo solo le bombe nella ex yugoslavia, lo scandalo arcobaleno e i finanziamenti aumentati alle scuole private cattoliche, in anticipo sulla moratti. Bertinotti è ora che si tolga pure lui, dai retta. E, come dicevi tu, io non c’entro, sono cazzi vostri. però voto, questo è il problema.

     

  7. io non c’entro era una citazione dello slogan di un manifesto elettorale di rifondazione sotto la faccia di d’alema. Non alludevo al fatto che tu stai in grecia.

    In fondo hai ragione anche tu. Però forse non sono così merde come li dipingiamo, forse l’hanno capito anche loro che la gente si chiede perchè non se ne vanno, se davvero percorreranno la linea delle primarie.. perchè proprio qui sta il problema, nel maggioritario. Ti danno un nome e tu lo devi votare. e non votarlo finora a portato più male che bene.